Emanuele Scagliusi
  • home
  • mi presento
  • attività
  • eventi
  • news
  • trasporti
  • osce
  • tirendiconto

categoria >


Trovato l’accordo tra il Ministero dei Trasporti, il Ministero dello Sviluppo economico e quello dell’Economia e delle Finanze per la ripartizione dei fondi per il finanziamento del Piano Strategico nazionale della Mobilità Sostenibile. Stanziati 100 milioni di euro per il 2019 e 150 milioni di euro annui dal 2020 al 2033 che consentiranno a Regioni e Comuni italiani di acquistare nuovi veicoli per il trasporto pubblico locale e relative infrastrutture, aumentando la presenza di autobus ecologici sulle strade.

Alla Puglia sono destinati 5,4 milioni di euro per il 2019 e ben 8,1 milioni di euro per ogni anno successivo sino al 2033 per un totale di 119,4 milioni di euro. Alla Basilicata, invece, spettano 2,4 milioni per l’anno in corso e 3,6 milioni di euro per gli anni a venire per una cifra complessiva pari a 52,6 milioni.

Si tratta di un intervento necessario per ridurre l’età media del parco circolante di bus e treni e contemporaneamente diminuire le emissioni e migliorare la qualità del servizio di trasporto pubblica. La nostra idea di futuro prevede una riduzione generale dei mezzi privati e la sostituzione di quelli più inquinanti con altri ad alimentazione alternativa: per fare questo bisogna investire risorse nel trasporto pubblico e nello specifico in mezzi sostenibili e più efficienti. In questo modo sarà più facile favorire i cittadini nella scelta di lasciare la propria auto e usare modalità alternative. Ecco perché anche nella Legge di Bilancio abbiamo previsto l’obbligo, dal 1° gennaio 2020, per tutti gli Enti Pubblici che devono rinnovare il parco autobus di acquistare o noleggiare almeno il 50% di nuovi veicoli ad energia elettrica o ibrida, o alimentati a idrogeno.
Share on:

Nelle prossime ore, la Legge di Bilancio 2020 sarà approvata anche dalla Camera divenendo definitiva e chiudendo i lavori parlamentari del 2019. Cosa è stato previsto all’interno della Manovra sui temi inerenti la tua Commissione? 


Innanzitutto puntiamo ad un modello urbano della città intelligente, inclusiva e sostenibile ovvero la cosiddetta Smart City. Per questo dotiamo di un fondo pari a 853,81 milioni di euro per gli anni dal 2020 al 2033 il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare.

A proposito di Comuni, quali misure sono dedicate loro?

Per i Comuni, dal 2020 al 2024, abbiamo previsto massimo 500 milioni di euro annui per investimenti destinati ad opere pubbliche in materia di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile. Abbiamo incrementato da 4,9 a 8,8 miliardi di euro le risorse per la realizzazione di opere pubbliche per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio e abbiamo dotato di 400 milioni di euro un fondo per investimenti (per ogni anno dal 2025 al 2034) nei settori dell'edilizia pubblica, della manutenzione della rete viaria, del dissesto idrogeologico, della prevenzione del rischio sismico e della valorizzazione dei beni culturali e ambientali. Inoltre, abbiamo destinato fino a 2,78 miliardi di euro per gli anni dal 2020 al 2034 come contributi alla spesa per interventi di messa in sicurezza del territorio, di edifici pubblici e di strade, ponti e viadotti.

Un’attenzione speciale ha giustamente meritato la Città di Genova.

Per una realtà martoriata dagli ultimi avvenimenti come Genova abbiamo previsto che il programma straordinario di investimenti urgenti per la ripresa e lo sviluppo del porto e delle relative infrastrutture di accessibilità si estenda anche ai lavori di messa in sicurezza e adeguamento idraulico del rio Molinassi e del rio Cantarena. Inoltre, prevediamo la razionalizzazione dell'accessibilità dell'area portuale industriale di Sestri Ponente (480 milioni di euro per gli anni 2020-2024).

Per le province e le città metropolitane?

In Legge di Bilancio stanziamento contributi aggiuntivi, per un importo complessivo di 6,1 miliardi di euro per il periodo 2020-2034, finalizzato ad interventi straordinari di manutenzione della rete viaria, messa in sicurezza delle strade e manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico delle scuole.

Per quanto concerne il trasporto pubblico invece?

Per il trasporto pubblico locale prevediamo il finanziamento della linea 2 della metropolitana di Torino per complessivi 828 milioni di euro; l’equiparazione dei monopattini elettrici ai velocipedi; l’istituzione di un fondo di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024 finalizzato a finanziare la realizzazione di nuove piste ciclabili urbane.
Mentre sul capitolo “intermodalità” si prevede un finanziamento di 20 milioni di euro per l'anno 2021 per il miglioramento della catena intermodale e il decongestionamento della rete viaria (marebonus) nonché 14 milioni di euro per l'anno 2020 e di 5 milioni di euro per l'anno 2021 per lo sviluppo del sistema di trasporto intermodale (ferrobonus).

L’importante campagna di assunzioni degli Enti pubblici coinvolge anche il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Assumiamo, infatti, fino a 50 unità di personale a tempo indeterminato di livello dirigenziale in aggiunta alle assunzioni già previste nell’anno 2020.

Infine gli eventi sportivi.

Un miliardo di euro per il periodo 2020-2026, per la realizzazione di interventi, nei territori delle Regioni Lombardia e Veneto, e delle province di Trento e Bolzano, e 15 milioni di euro per gli anni 2020-2021 per il completamento del polo metropolitano M1 – M5 di Cinisello - Monza Bettola, in connessione allo svolgimento delle Olimpiadi invernali 2026; 50 milioni di euro per il periodo 2020-2022, per la realizzazione di interventi nel territorio della Regione Lazio, connessi allo svolgimento della Ryder Cup 2020.

Una “menzione speciale” meritano gli interventi previsti a favore delle imprese del Sud Italia.
Proroghiamo il “Bonus Sud”, il credito di imposta a favore dei titolari di reddito di impresa che acquisiscono beni strumentali nuovi destinati a strutture situate in Puglia. Nasce “Cresci al Sud”, un fondo a sostegno della competitività e della crescita dimensionale delle piccole e medie imprese, aventi sede legale e attività produttiva in Puglia e nelle altre regioni meridionali: il fondo avrà durata 12 anni e sarà dotato di un finanziamento pari a 250 milioni di euro, ripartiti in una tranche da 150 milioni di euro per l’anno 2020 e 100 milioni di euro per il 2021. Infine, il “Bonus Investimenti Sud”: credito d’imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo effettuati nelle regioni del Mezzogiorno pari al 50% della spesa incrementale.

Quali altre misure per le imprese italiane?
La Legge di Bilancio prevede Impresa 4.0, ovvero il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali, rivolto alle imprese che effettuano investimenti in beni materiali strumentali nuovi alle quali viene riconosciuto un credito d’imposta utilizzabile in compensazione.

Il Credito d’imposta è previsto anche per investimenti in ricerca, innovazione tecnologica e altre attività innovative per la competitività delle imprese, finalizzato ad accrescere la competitività del sistema produttivo attraverso incentivi che favoriscono l’innovazione delle imprese tramite gli investimenti in ricerca e sviluppo, in innovazione tecnologica ed altre attività innovative.

Proroghiamo la disciplina del credito d’imposta formazione 4.0: formazione del personale dipendente per acquisire competenze rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale prevista dal “Piano Nazionale Impresa 4.0”, applicabile soprattutto alle piccole imprese.

Infine, a favore dell’economia circolare, un credito di imposta green del 10%: per gli anni dal 2020 al 2022 per le imprese che hanno investito a partire dal 1 gennaio 2017 in macchinari e software, facenti parte di un progetto di trasformazione tecnologica con un determinato obiettivo ambientale.


Share on:

Proprio in queste ore si sta votando il Team del Futuro e tu sei candidato nella squadra del Facilitatore Agostino Santillo. Parlaci di questa riorganizzazione interna del MoVimento 5 Stelle.
La nostra squadra si propone di guidare il M5s verso il futuro nell’area dei trasporti e delle infrastrutture. Tutti i portavoce vantano ampia esperienza nel settore, sia a livello politico che professionale, ed è completata da cinque esperti di elevatissimo profilo.

Il Facilitatore è Agostino Santillo, capogruppo M5S in Commissione Infrastrutture, Trasporti e Comunicazioni e Vicepresidente del Gruppo Parlamentare M5S al Senato. Ingegnere, si occuperà direttamente delle tematiche attinenti settori in cui ha maturato esperienza professionale e parlamentare come Lavori Pubblici, infrastrutture idriche, difesa del suolo, porti, intermodalità.

Portavoce Regionale è Simone Verni, consigliere lombardo da marzo 2018. Nella scorsa legislatura ha ricoperto l’incarico di Rappresentante dei Viaggiatori alla Conferenza regionale TPL. Laureato in scienze politiche comparate e cultura europea.

Portavoce Comunale è Roberto Malanca, consigliere della Città di Torino da giugno 2016, presidente della commissione trasporti e viabilità dal 2019, già presidente della Commissione Speciale sui Servizi Pubblici Locali nonché membro della Commissione Servizi Pubblici Locali del’ANCI. Dal 2008 imprenditore nel settore del commercio al dettaglio.

Il team esperti è composto, invece, dalla prof.ssa Cristina Pronello, esperta in organizzazione e pianificazione dei trasporti e delle infrastrutture, professore ordinario del Politecnico di Torino e della Sorbonne Universités – Utc dove è titolare della cattedra di “Sistemi di trasporto intelligenti e dinamiche territoriali”. Già presidente dell’Autorità Regionale dei Trasporti della Regione Piemonte e ora membro del CdA di Ferrovie dello Stato Italiane SpA. Da Patrizia Terzoni, esperta di problematiche di interferenza delle infrastrutture sul territorio e nell'edilizia pubblica. Laureata in Ingegneria Ambiente e Territorio. Portavoce alla Camera dei Deputati. Da Alessandra Manzin, esperta nel sistema legislativo di competenza del Ministero delle Infrastrutture e trasporti, già legislativo del gruppo M5S della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati. Docente a chiamata su norme per la trasparenza della Pubblica Amministrazione e anticorruzione. Consulente per enti locali sui temi del miglioramento organizzativo. Dal prof. Fulvio Simonelli, docente di ingegneria dei Trasporti presso l'Università degli Studi Federico II di Napoli, autore di oltre 60 pubblicazioni per la quasi totalità internazionali, molte delle quali sulle più prestigiose riviste di settore. Infine, Ugo Vestri, laurea in Scienze Economico-Marittime, sperto in trasporto marittimo Ex-Ufficiale del Corpo delle Capitanerie di Porto presso la Capitaneria di Porto di Napoli, attualmente Dirigente dell’Ufficio Security, safety ed ordinarie della Autorità di Sistema Portuale del Mare Tirreno Centrale.

Attendiamo il verdetto degli Attivisti iscritti sulla piattaforma Rousseau.


Con il Decreto Sisma si è assistito al più grande taglio avvenuto a Montecitorio. Di cosa si tratta? 


Ben 100 milioni di euro di tagli alla Camera dei Deputati sono stati destinati per le aree terremotate: si tratta della più grande restituzione che Montecitorio abbia mai fatto. Questi fondi, risparmiati grazie agli uffici della Camera e all’impegno di tutte le forze politiche, andranno all’area del sisma del Centro Italia 2016: 50 milioni alla cabina di regia per rilanciare lo sviluppo socio-economico e produttivo dell’area del cratere; circa 26 milioni ai Comuni con meno di 30mila abitanti per progetti immediatamente cantierabili fino a 200mila euro; il resto a disposizione del Commissario straordinario per ricostruire le aree danneggiate.
Alla Camera è stato approvato il Decreto Istruzione. Quali le novità? 


Questo provvedimento getta le basi per un sistema scolastico, universitario e di ricerca più giusto ed efficiente, in grado di andare nella direzione della qualità e dell’innovazione. Migliaia di docenti e ricercatori saranno assunti con contratti stabili. E questo vuol dire più qualità della didattica e un sistema più capace di attrarre i migliori. Ma le misure introdotte dal testo che ora passa al vaglio del Senato sono tante.

Tra queste: due concorsi per assumere in totale 48.000 insegnanti; abilitazione all’insegnamento per coloro che, pur non superando il concorso, avranno ottenuto un punteggio di 7 su 10; 9.000 posti di lavoro in più liberati da Quota 100; call veloce per tutti i vincitori, idonei e iscritti alle Graduatorie a esaurimento, che potranno insegnare in un’altra Regione; Stabilizzazione dei ricercatori, indipendentemente dall’Ente con cui hanno lavorato; estensione da 6 a 9 anni dell’abilitazione scientifica nazionale per 30.000 aspiranti professori universitari; abolizione dell’obbligo di rivolgersi al Mepa per l’acquisto di strumenti utili alla ricerca pubblica.


È stato approvato anche il Decreto Fiscale. Cosa prevede? 


Tra le tante misure previste con questo provvedimento troviamo la lotta all’evasione, premiando chi utilizza la moneta elettronica con la cosiddetta “lotteria della befana” e aumentando le confische per i grandi evasori. Abbassiamo l’IVA per i prodotti dell’igiene femminile sostenibili e per l’acquisto di auto elettriche/ibride per le persone con disabilità; abbassiamo il costo dell’assicurazione auto consentendo il trasferimento della fascia tra i veicoli posseduti in un’unica famiglia; mettiamo un tetto agli interessi di mora e agli altri interessi applicati dalla Pubblica Amministrazione.

Inoltre, contrastiamo le cooperative spurie e le false imprese che ora non potranno evadere i contributi dei loro dipendenti nonché attenuiamo l’applicazione dell’IVA sulle autoscuole e facciamo in modo che non ci sia la retroattività. In più sosteniamo l’edilizia scolastica attraverso un fondo specifico da 10 milioni di euro istituito presso la Presidenza del Consiglio, paghiamo gli straordinari dei Vigili del Fuoco, facciamo pagare l’IMU finalmente anche alle piattaforme petrolifere sinora esenti.

Infine, abbiamo approvato l’emendamento per l’ok alla moratoria fino al 6 marzo 2020 per chi non ha installato i seggiolini anti-abbandono in auto. Lo stanziamento previsto nel 2020 per le agevolazioni sotto forma di credito di imposta sale da 1 a 5 milioni di euro. La misura sui seggiolini anti-abbandono è importante per la sicurezza dei piccoli, ma rappresenta anche un costo per le famiglie. Fondamentale dunque dare a tutti la possibilità di acquistare i dispostivi.


Bari ha ospitato per la prima volta il MECSPE. 


Con la collega Francesca Galizia e la consigliera regionale Antonella Laricchia (M5S) ho partecipato a questo evento fieristico, un’occasione per scoprire l’eccellenza di tutta la filiera per una fabbrica intelligente attraverso percorsi dedicati ai temi chiave dell’innovazione e della trasformazione digitale. Le imprese italiane diventano, giorno dopo giorno, sempre più digitali e interconnesse. La quarta rivoluzione industriale è già iniziata anche in Italia e le aziende che riescono a coglierne le opportunità, riescono a ridurre gli sprechi, migliorare la qualità del lavoro, la produttività e i ricavi della propria attività.

Testimonianza ne è il fatto che, proprio nell’ambito dell’evento fieristico e grazie all’iniziativa di Sinergitaly, abbiamo riconosciuto a tante aziende un attestato di benemerenza per gli ottimi risultati raggiunti nel loro settore. Il percorso di digitalizzazione del nostro Paese è ancora lungo ma è già iniziato. Con il Piano nazionale Impresa 4.0 sono state potenziate e indirizzate, in una logica 4.0, tutte le misure che si sono rilevate efficaci e ne sono state previste di nuove.


L’Italia però sconta un grave ritardo in tema di digitalizzazione. 


Un ritardo che continua a penalizzarci fortemente purtroppo. L’indice di digitalizzazione dell’economia e della società 2019, mette in luce questo ritardo mettendo il nostro Paese al numero 24 della classifica fra i 28 Stati membri dell’Ue. Tutto questo impone una forte accelerazione dei lavori di quest’opera strategica che coinvolge circa 7.450 comuni.

Dopo aver ascoltato in commissione Open Fiber e Infratel per capire le ragioni di questo ritardo sui lavori per la fibra nei Comuni previsti dal piano BUL, relativo alle aree bianche, ci siamo adoperati per imprimere una svolta ulteriore alla fibra ultraveloce nel Paese.

In vista della prima riunione del Comitato Banda Ultra Larga (Cobul) presieduto dalla Ministra Pisano, che si terrà il prossimo 19 dicembre per rilanciare i lavori nelle aree bianche e sbloccare i fondi per le aree grigie del Paese e i voucher per la connettività di cittadini e piccole e medie imprese, in commissione Trasporti abbiamo agito in questa direzione.

Infatti, con una risoluzione di maggioranza a mia prima firma, il governo si impegna a dare l’impulso necessario sulla copertura in fibra sull’intero territorio italiano, a introdurre tutte le misure (inclusi i voucher) che si ritengono più idonee e performanti per sostenere i clienti finali nell’acquisto dei servizi di connessione alla rete internet che siano ad almeno 100Mbps in download.
Si impegna anche a prevedere che le misure incentivanti siano fruibili per i cittadini, per le piccole e medie imprese, per gli istituti scolastici pubblici statali e per i centri per l’impiego attualmente, che attualmente sono privi di collegamento a banda ultralarga. Inoltre, nel rispetto del principio della neutralità tecnologica, queste misure saranno variabili in funzione della tecnologia impiegata e dei costi effettivamente sostenuti per l’attivazione dei servizi di connessione.

Non possiamo più permettere che nel nostro Paese ci siano ancora comuni e regioni con velocità diverse, o completamente privi di copertura in fibra e questo per noi è un altro passo verso la digitalizzazione del Paese.


Continuano, infine, gli scandali su Autostrade.. 


Lavori fatti in modo pessimo, certificazioni fasulle, collaudi inesistenti. E mazzette, per dare continuità ad una mangiatoia senza fine. Il programma tv Report ha raccontato un altro sconcertante scenario in merito ad Autostrade per l’Italia.

Su alcuni appalti si allunga l’ombra lunga della Camorra. La controllata dei Benetton si è costituita parte lesa nel processo che inizierà a giorni ma resta che, giorno dopo giorno, emergono scenari torbidi e inaccettabili sulla gestione delle nostre autostrade. Un sistema che va cambiato da capo a piedi, al più presto!

Share on:

Garanzie sia sull'incremento dei collegamenti fra Puglia e Roma con treni maggiormente efficaci e veloci, sia sulla sostituzione dei “FrecciArgento” con vagoni più confortevoli, più affidabili ed adeguati alle esigenze dei cittadini. È quanto emerso, in estrema sintesi, dall'audizione dell'amministratore delegato di Trenitalia Spa, Oronzo Iacono, tenutasi in Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati.

Proprio in riferimento alle iniziative che l'azienda intende intraprendere per il Meridione, il manager è stato sollecitato dai parlamentari pugliesi Emanuele Scagliusi (capogruppo M5S in Commissione) e Rosalba De Giorgi a fornire chiarimenti sulla possibile soppressione per questioni economiche del “FrecciaRossa” Taranto-Milano, che parte dal capoluogo ionico alle ore 05:50.

In particolare, la deputata De Giorgi ha chiesto di capire come mai Taranto, ritenuta strategica a livello nazionale soprattutto dal punto di vista industriale, stia subendo da anni una sorta di “isolamento ferroviario” che sarebbe ulteriormente aggravato qualora il “FrecciaRossa” in questione dovesse veder modificata la sua stazione di partenza e di arrivo (diverrebbe quella di Metaponto). A giudizio della De Giorgi, si sarebbe di fronte ad una vera e propria penalizzazione che un territorio come quello tarantino non merita assolutamente di dover patire.

Nel replicare alla domanda e precisando che in questo caso Trenitalia è per adesso solo “spettatrice interessata”, l'ad Iacono ha sostenuto che “si è in attesa dell'esito della trattativa fra Regione Basilicata e Regione Puglia affinché ci sia la conferma anche per il prossimo anno del “FrecciaRossa” Taranto-Milano”.

“Stiamo aspettando – ha proseguito il manager di Trenitalia – che la Basilicata ci formalizzi la richiesta di sottoscrivere il contratto per la sola tratta Salerno-Metaponto-Taranto, che avverrà nel momento in cui le due Regioni condivideranno le risorse disponibili confermando di nuovo l'estensione del servizio da Metaponto a Taranto”.

Un chiarimento che però non ha soddisfatto completamente i due deputati del MoVimento 5 Stelle e che, soprattutto, non risolve un problema che pare essere esclusivamente legato ad un accordo regionale il cui esito, al momento, nessuno è in grado di prevedere. In ogni caso, Scagliusi e De Giorgi auspicano che la Basilicata e la Puglia raggiungano prima possibile un'intesa sulla questione in modo tale da non penalizzare i cittadini di Taranto.
Share on:

Grazie ad un emendamento al Dl Fiscale, approvato oggi a Montecitorio, si dà il via libera alla moratoria fino al 6 marzo 2020 per chi non ha installato i dispositivi anti-abbandono per i seggiolini nelle autovetture. Lo stanziamento previsto nel 2020 per le agevolazioni sotto forma di credito di imposta sale, inoltre, da 1 a 5 milioni di euro.

La misura sui seggiolini anti-abbandono è importante per la sicurezza dei più piccoli ma rappresenta, ovviamente, anche un costo per le famiglie. Diviene fondamentale, pertanto, dare a tutti la possibilità di acquistare i dispositivi. Dopo aver lavorato lungamente in Commissione Trasporti siamo riusciti nell’obiettivo di trasformare le istanze raccolte dai cittadini in provvedimenti utili alla collettività, evitando sanzioni e incentivando l’innovazione tecnologica.

Share on:

Quali novità dai lavori della Commissione Trasporti della Camera?

C’è stata l’informativa del ministro dello Sviluppo economico Patuanelli sulle crisi aziendali, ad iniziare dall’ex ILVA e Alitalia. Abbiamo dato il nostro parere alla proposta di legge Brunetta sulle Disposizioni per la valorizzazione della produzione enologica e gastronomica italiana.

Nell’ambito dell’esame della proposta di legge, approvata dal Senato, recante disposizioni per la sostituzione di automezzi e attrezzature azionati da motori endotermici con automezzi e attrezzature ad alimentazione elettrica, ibrida o ad idrogeno negli aeroporti abbiamo audito Assaeroporti Associazione Italiana Gestori Aeroportuali, Assohandlers - Associazione Nazionale Operatori Servizi Aeroportuali di Handling nonché l’Amministratore delegato di ADR-Aeroporti di Roma, ingegner Ugo De Carolis.


Con quest’ultimo abbiamo anche parlato della sperimentazione nell’aeroporto di Fiumicino della nuova tecnologia di riconoscimento facciale dei passeggeri.

Prosegue, inoltre, la discussione sulle risoluzioni relative ad iniziative sulla sicurezza stradale e sull’introduzione di incentivi per l’attivazione di servizi di connessione alla rete Internet ad alta velocità.


La banda ultralarga di Open Fiber procede a rilento, come intendete agire?

I dati pubblicati da Infratel ad inizio Novembre, e riportati qualche giorno fa dal Sole 24 Ore, sull’avanzamento nel Paese del progetto di rete pubblica di telecomunicazioni a banda ultralarga disegnano uno scenario in chiaroscuro. Dopo aver introdotto molti strumenti normativi necessari a sbloccare questa opera strategica che coinvolge circa 7.450 comuni, risulta che la rete sia collaudata e operativa in soli 5 Comuni.

Chiameremo immediatamente in audizione in commissione Trasporti e Telecomunicazioni alla Camera i responsabili di Open Fiber per conoscere le ragioni di questo ritardo e comprendere come imprimere un’accelerazione ulteriore e portare la cosiddetta fibra ultraveloce in tutto il Paese.

Audiremo anche Infratel chiedendo una puntuale verifica del rispetto delle condizioni dei bandi aggiudicati dal concessionario. In ballo c'è lo sviluppo economico e sociale dei nostri territori, e anche il rischio di perdere i fondi europei che cofinanziano l'infrastruttura.



Il Decreto Clima è stato definitivamente approvato dal Senato. Quali le novità?

Grazie al Decreto Clima riduciamo la plastica usa e getta e ripuliamo le nostre strade. Con questa legge, la prima in Italia che spinge l’acceleratore sulla questione ambientale, stanziamo 27 milioni di euro per i Comuni che dovranno dotarsi delle nuove macchinette “mangia-plastica”, le apparecchiature che offrono bonus in cambio delle bottiglia di plastica. Lo scopo, ovviamente, è quello di raccogliere e riciclare quanta più plastica possibile! L’Italia diventa, così, un Paese virtuoso e all’avanguardia sul piano internazionale.

Il Decreto Clima prevede, inoltre, 20 milioni di euro per l’acquisto di autobus ecologici; 255 milioni di euro per rottamare vetture inquinanti e incentivare la mobilità sostenibile; il rifacimento delle corsie preferenziali per facilitare il trasporto pubblico; 30 milioni di euro per la creazione di foreste urbane; 40 milioni di euro ai commercianti per realizzare i green corner e promuovere la vendita di prodotti sfusi a scapito degli imballaggi usa e getta; la creazione di un portale web per rendere trasparenti e accessibili a tutti i dati ambientali dei soggetti pubblici e dei concessionari dei servizi pubblici.



Continua imperterrita la battaglia su Autostrade e le concessioni ai Benetton.

Per Autostrade è arrivato il momento di abbassare i pedaggi e maneggiare con rispetto i soldi dei cittadini. Esaminando i bilanci di Atlantia, la società dei Benetton che gestisce Autostrade, risulta che in 13 anni di vita si è portata a casa 10 miliardi di euro secchi, per la gioia di tutti i suoi azionisti. Una montagna di soldi spesi per fare shopping all’estero.

Ecco dove sono finiti i soldi di milioni di italiani, sottratti alla manutenzione di strade e viadotti solo nel 2018: -29,3 miliardi per l'acquisto del controllo di Abertis in Spagna; -2,4 miliardi per l'acquisto del 23,8% di Hochtief in Germania; -1 miliardo di euro per l'acquisto del 15% del tunnel sotto la Manica.


Il bilancio del 2016, invece, certifica un esborso di 1,36 miliardi per l'acquisto degli aeroporti della Costa Azzurra.

Nel 2018 gli utili dell’azienda ammontavano a 6,9 miliardi di euro. Un aumento del 122,5% rispetto al 2006, quando i ricavi di Autostrade Spa, si attestavano intorno ai 3,1 miliardi.

Un iperbolico incremento degli incassi a cui non ha fatto seguito un altrettanto importante impegno negli investimenti, anzi! Mentre il fatturato saliva, le spese in sicurezza e manutenzione diminuivano sempre di più: da 1,17 miliardi a 592 milioni, una riduzione del 49,5%!



Hanno fatto scalpore le vicende legate alla Fondazione Open dell’ex premier Matteo Renzi.

Il giochino lo conosciamo: io ti finanzio la campagna elettorale e poi tu mi fai un favore, mi dai quell'appalto o mi assumi quella persona.

Lo conosciamo perché in tutta Italia, da nord a sud, le inchieste che provano la presenza di clientelismo e voto di scambio sono all'ordine del giorno. Ma a dircelo sono soprattutto le condizioni delle nostre strade, dei nostri ospedali e dei nostri trasporti.

Il MoVimento 5 Stelle chiede già da tempo una commissione d'inchiesta sui fondi ricevuti dai partiti nei decenni in cui il nostro Paese è stato lentamente e inesorabilmente messo in ginocchio da politiche poco trasparenti e spesso ingiustificabili. Vogliamo vederci chiaro, con la consapevolezza di non avere nulla da nascondere.

Vogliamo sapere se chi ha governato l'Italia, ma soprattutto Comuni e Regioni, lo abbia fatto nell'interesse dei cittadini o per arricchire le tasche di qualcuno in attesa della prossima campagna elettorale. Non c'è più tempo da perdere!

C’è grande fermento nel MoVimento 5 Stelle e nella sua organizzazione interna.

Sono passati dieci anni da quando il MoVimento 5 Stelle esiste. Dieci anni e la politica italiana si è radicalmente trasformata. Pertanto va tracciata la nuova traiettoria da seguire e va messa alla prova la nuova organizzazione del M5S.

Se dieci anni fa abbiamo avuto la capacità di superare il modello partitico novecentesco e proporre una alternativa moderna ed efficiente, oggi siamo chiamati a superare noi stessi, la stessa forma che la nostra creatura ha assunto.
Siamo in evoluzione continua e quello che faremo insieme è solo un altro passo avanti. Il MoVimento cambierà ancora e tra dieci anni ci saranno nuove parole guerriere e nuovi contributi.

In questo momento si stanno costituendo i team del futuro e sono molto felice di far parte del Team Infrastrutture e Trasporti guidato dal Senatore Agostino Santillo con il consigliere regionale della Lombardia Simone Verni e il consigliere comunale Roberto Malanca. I nostri incontri in giro per l’Italia stanno suscitando grande interesse alla luce delle proposte che vengono presentate ai cittadini. Siamo fiduciosi e convinti di aver elaborato un progetto che possa coinvolgere sempre più persone e portare dei veri miglioramenti alla qualità della vita dei cittadini.



Infine novità per i Vigili del Fuoco.

Dopo 40 anni diamo risposte concrete ai Vigili del Fuoco. Abbiamo, infatti, trovato le risorse necessarie per equiparare gli stipendi alle altre Forze dell’ordine: 75 milioni per il 2020; 155 milioni per il 2021 e 220 milioni per il 2022. Da troppo tempo va avanti questa ingiustizia ed è giunto il momento di dare risposte concrete ai Vigili del Fuoco.

Intanto, da ottobre, sono ripartite le assunzioni. Per far fronte alla drammatica carenza di personale e tutelare il lavoro e la sicurezza dei nostri Vigili del Fuoco da ottobre sono partite 938 assunzioni straordinarie!

Lo Stato è al fianco di chi ogni giorno lavora al servizio dei cittadini. Si tratta di un segnale importante e di un risultato concreto per il Corpo dei Vigili del fuoco e per i cittadini.
Il nostro impegno è quello di garantire la sicurezza di tutti.

Share on:

Il Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli ha firmato il decreto che disciplina i termini e le modalità di concessione ed erogazione delle agevolazioni in favore delle Piccole e Medie Imprese e reti d'impresa per investimenti innovativi, al fine di rafforzare la competitività dei sistemi produttivi e lo sviluppo tecnologico nei territori delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

L'obiettivo è quello di sostenere la trasformazione digitale delle imprese attraverso l'utilizzo delle tecnologie previste nell'ambito del piano Impresa 4.0 o di favorire la loro transizione verso l'economia circolare. Le risorse finanziarie messe a disposizione dal provvedimento sono complessivamente pari a 265 milioni di euro, di cui il 25% riservato alle micro e piccole aziende. Invito, pertanto, il territorio pugliese a cogliere questa occasione.

Possono beneficiare delle agevolazioni le PMI e le reti d'impresa che, alla data di presentazione della domanda, siano regolarmente costituite e iscritte nel registro delle imprese e non abbiano effettuato, nei due anni precedenti, una delocalizzazione verso l'unità produttiva oggetto dell'investimento, impegnandosi a non farlo anche fino ai due anni successivi al completamento dell'investimento. Alle agevolazioni potranno accedere anche i liberi professionisti.

I programmi di investimento dovranno avere una durata non superiore ad un anno, prevedere spese ammissibili di importo non superiore a 3 milioni di euro ed essere realizzati, mediante l’acquisto di impianti, attrezzature e macchinari nuovi di fabbrica, in unità produttive localizzate nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Con successivi provvedimenti del Ministero verranno rese note le modalità operative per la presentazione delle domande, valutate e gestite da Invitalia con il procedimento a sportello.

Share on:


Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto interministeriale siglato dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, prende il via il bonus per l’acquisto di smart Tv e decoder. Il testo, infatti, disciplina le modalità per l’erogazione dei contributi a favore dei cittadini per l’acquisto di televisori e decoder di nuova generazione, con l’obiettivo di supportare la transizione del sistema radiotelevisivo verso la nuova tecnologia DVBT-2/HEVC.

La misura rientra nell’ambito delle numerose azioni messe in campo dal Mise per accompagnare il processo di trasformazione digitale del settore Tv. Per il ‘Bonus Tv’ abbiamo stanziato durante l’ultima Legge di Bilancio risorse finanziarie pari a 151 milioni di euro: i beneficiari di questi fondi, per un valore massimo di 50 euro, saranno le famiglie con reddito ISEE fino a 20.000 euro. Il contributo sarà disponibile dal 18 dicembre 2019 al 31 dicembre 2022 anno in cui si concluderà il processo di transizione alle reti digitali terrestri in DVBT-2 e sarà riconosciuto sotto forma di sconto praticato dal venditore dell’apparecchio sul relativo prezzo di vendita. Invito, pertanto, le famiglie pugliesi a cogliere quanto prima questa opportunità per innovare il proprio impianto tv.

Share on:


Grazie a un nostro emendamento al decreto fiscale, prevediamo che le sanzioni per chi non monta a bordo del veicolo i dispositivi antiabbandono per bambini fino a 4 anni si applicheranno dall'1 giugno 2020. L'obbligo è in vigore dal 7 novembre, ma si rende necessario prevedere un periodo cuscinetto sia per informare adeguatamente l’utenza, anche con apposite campagne e iniziative mirate a raggiungere le famiglie, sia per consentire ai produttori di portare tali dispositivi sul mercato. 

L’emendamento non solo revoca l’efficacia delle sanzioni eventualmente comminate dal 7 novembre, ma nel caso un automobilista avesse pagato, gli consente di chiedere la restituzione della somma indebitamente versata. Ribadiamo che l’obiettivo di questa legge che abbiamo fortemente voluto non è quello di comminare sanzioni, ma quello di salvare le vite dei bambini dal rischio che un genitore possa volontariamente dimenticarlo in auto. Non a caso è previsto anche un incentivo di 30 euro per l’acquisto.
Share on:

Per il Ministero dei Trasporti, il decreto micromobilità non si applica ai ciclomotori e, pertanto, i monopattini elettrici non rientrano in questa categoria e non vi possono essere equiparati. La delucidazione ministeriale pone così fine alla polemica sorta negli ultimi giorni in merito alle sanzioni comminate a diversi utenti della strada che circolavano in monopattino elettrico.

Per i casi fuori dalla sperimentazione dei comuni sulla micromobilità, come ha specificato il Sottosegretario delle Infrastrutture e dei Trasporti, Roberto Traversi, si applica il Codice della Strada di conseguenza i monopattini rientrano nella categoria ‘veicoli atipici o acceleratori’ e non si può quindi applicare la stessa sanzione prevista per un ciclomotore, come successo a Bari per esempio. Sono tantissimi gli utenti della strada che hanno accolto con entusiasmo la sperimentazione dei comuni sulla micromobilità voluta da Danilo Toninelli. Forti di questo primo grande risultato, il MoVimento 5 stelle continuerà a lavorare per una mobilità sempre più moderna, sostenibile e sicura.
Share on:

A Montecitorio è stato approvato il provvedimento sulla cyber security di cui sei stato relatore.

Oggi che l’innovazione tecnologica sta acquistando sempre più importanza e spazio nella nostra società, lo spazio cibernetico diventa sempre più strategico per il nostro Paese. Siamo stati i primi ad utilizzare strumenti digitali al fine di permettere a tutti i cittadini di esercitare forme di democrazia diretta e conosciamo bene, dunque, il potere e la pervasività della rete nonché i rischi e i pericoli che si annidano in essa.

Questo decreto contiene una serie di misure ad hoc in grado di rafforzare le nostre difese informatiche e prevenire attacchi a infrastrutture di interesse nazionale. Il Perimetro di Sicurezza Nazionale Cibernetica rappresenta uno sforzo senza precedenti da parte del Governo italiano, sulla strada della creazione di un ecosistema di governance e di responsabilità comune e condivisa nel settore della cybersecurity.

Questo provvedimento rappresenta finalmente una risposta strutturale, che tiene conto di tutte le parti in gioco e definisce metodiche e standard condivisi per la risoluzione dei problemi. La tutela delle reti e dei dati che vi transitano dev’essere un impegno costante e inderogabile per qualsiasi Paese e comporta un continuo ed efficace aggiornamento dell’impianto normativo. Il decreto sulla sicurezza cibernetica mette l’Italia nella condizione di affrontare con gli strumenti giusti questa nuova e delicata sfida e di essere in grado, in qualunque momento, di affrontare attacchi informatici e altre possibili criticità.
La Camera dei Deputati ha licenziato, in prima lettura, anche il Ddl Salvamare.

Si tratta di uno strumento prezioso di cui potremo disporre per tutelare e ripulire dai uti i nostri mari, laghi, e fiumi. Quando sarà approvata in via definitiva, l'Italia avrà la prima legge nella sua storia volta a tutelare l'ecosistema marino e le acque interne. Una legge che abbiamo voluto dedicare ad Angelo Vassallo, il Sindaco pescatore di Pollica, nel Cilento, barbaramente assassinato il 5 settembre 2010 che amava dire che “la vera ricchezza è il luogo in cui si vive” e che, pertanto, dobbiamo preservare e custodire.

Con questo provvedimento inauguriamo una grande stagione di pulizia e al tempo stesso un'opera di sensibilizzazione culturale e responsabilizzazione collettiva dinanzi ad una vera e propria emergenza: oltre tre quarti dei rifiuti presenti nel Mediterraneo è plastica, tra Ionio e Adriatico si trovano 300 chili di rifiuti in un chilometro quadrato di fondale, che diventano 983 chili a sud del delta del Po.

Eppure oggi un pescatore che voglia riportare a riva i rifiuti impigliati nelle sue reti non può farlo: rischia una sanzione o di dover pagare come se quei rifiuti li avesse prodotti lui sulla sua imbarcazione. Ora poniamo finalmente fine a quest'assurdità trasformandola in un’azione virtuosa.

Ma Salvamare è anche tanto altro: la legge introduce ad esempio una premialità per i pescatori che si rendono protagonisti del recupero e conferimento dei rifiuti in porto. Nel corso dell'esame in commissione abbiamo anche ottenuto che la possibilità di raccogliere liberamente i rifiuti valga anche in laghi, fiumi, lagune. E abbiamo previsto che le associazioni di promozione sociale, quelle sportive di subacquei e i centri diving potranno essere protagoniste della pulizia. Lo stesso varrà anche per la flotta del consorzio Castalia, che oggi opera in convenzione con il Ministero dell'Ambiente solo per la pulizia dei mari da idrocarburi: quando Salvamare sarà legge, Castalia potrà anche raccogliere rifiuti solidi galleggianti, inclusa la plastica.

Grazie a un emendamento condiviso all'unanimità dalla commissione Ambiente, insieme alle altre biomasse vegetali spiaggiate, anche la Posidonia, preziosa pianta marina, potrà essere raccolta correttamente e rimessa in natura, salvaguardando il recupero di sabbia e altri materiali di origine antropica. Abbiamo anche esteso il provvedimento per la pulizia degli argini di laghi e fiumi dal legname, favorendo il recupero di questi materiali.


Il Sottosegretario al Mise, Mirella Liuzzi, in Commissione Trasporti ha affrontato la questione del decreto voucher per il Digitale terrestre. Di cosa si tratta?

Per favorire il processo di trasformazione tecnologica delle reti televisive - con il passaggio dallo standard DVB-T a quello DVBT-2 - e limitare i disagi ai cittadini, nella scorsa legge di bilancio 2019 abbiamo previsto contributi a favore dei cittadini per l'acquisto di decoder e smart tv. Parliamo di un totale di 151 milioni di euro fino al 2022 e, per la maggior parte, concentrati al 2020, anno di maggiore picco.

Il decreto interministeriale che definisce tempistiche, criteri di accesso e di erogazione dei contributi in esame è stato firmato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e inviato per la registrazione alla Corte dei Conti. Questo permetterà di far partire l’erogazione dei voucher per fine novembre/inizi dicembre 2019

Il decreto prevede che i soggetti beneficiari della misura di sostegno, siano i cittadini con ISEE fascia 1 e 2, rientranti nelle cosiddette fasce deboli, e che il valore massimo del contributo sia pari a 50 euro. Si intende estendere l’entità del contributo erogabile, richiedendo in legge di Bilancio un nuovo finanziamento della misura per allargare la platea dei soggetti beneficiari. La misura, inoltre, sarà accompagnata da apposite campagne per informare i cittadini e minimizzare l’impatto di questa trasformazione tecnologica sulle famiglie italiane. Un’azione necessaria e fondamentale per accompagnare il Paese durante questa fase di necessario cambiamento.
In Commissione avete iniziato anche l’esame dello Schema di contratto di programma 2020-2024 tra il Ministero dello Sviluppo economico e Poste Italiane SpA.

Il contratto di Programma, rappresenta, come noto, lo strumento attraverso il quale vengono disciplinate le modalità di erogazione del servizio postale universale e sulla base del quale sono stabiliti altresì gli obblighi della società affidataria, i servizi resi agli utenti, i trasferimenti statali, la disciplina concernente l’emissione delle carte valori e le disposizioni in materia di rapporti internazionali.

Nel frattempo, è proseguito anche il lavoro nell’ambito della discussione congiunta delle risoluzioni relative all’applicazione del regime IVA sulle prestazioni didattiche per il conseguimento della patente di guida e sostegno delle autoscuole con l’audizione dei rappresentanti della Confederazione autoscuole riunite e consulenti automobilistici (CONFARCA) e dell'Unione nazionale autoscuole studi consulenza automobilistica (UNASCA).


Finalmente lo Stato fa la voce grossa verso i cosiddetti “pesci grossi”.

È inutile vessare i piccoli e lasciare che i grandi squali della grande evasione facciano quello che vogliono, portando magari i soldi nei paradisi fiscali. Adesso ai grandi evasori oltre a mandarli in carcere gli confischiamo più di quello che hanno evaso! In Italia si è sempre detto di voler combattere l’evasione fiscale, ma poi i partiti politici non hanno mai voluto mandare in carcere i grandi evasori. Perché?

Con il MoVimento 5 Stelle al Governo abbiamo anche tolto i vitalizi ai condannati in via definitiva come Nicola Cosentino (ex sottosegretario di Forza Italia) ed Enrico Cavaliere, ex deputato della Lega Nord Salvini. I soldi delle tasse dei cittadini non possono finire sui conti in banca di politici condannati.

Del resto, sui vitalizi la nostra posizione è ben chiara. Il prossimo 4 novembre la Commissione Contenziosa del Senato deciderà sui ricorsi che sono stati presentati dagli ex parlamentari. “La rivolta di intoccabili e indagati”, 772 ex senatori che chiedono di mantenere il loro ingiusto privilegio. Per il MoVimento 5 Stelle il taglio dei vitalizi è un segnale di civiltà politica e sociale: non arretriamo di un passo e ci auguriamo che una legge valida per tutti gli italiani rimanga valida anche per i parlamentari. Altrimenti significa che ci sono cittadini di serie A ed altri di serie B. In nessuna democrazia compiuta ciò è accettabile!
Quanto manca alla fase 2 del Reddito di Cittadinanza?

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, ha firmato il Decreto ministeriale, concertato con i Comuni, che definisce l'attivazione dei lavori di pubblica utilità che i beneficiari di Reddito di cittadinanza dovranno effettuare presso il Comune di residenza.

I Comuni potranno progettare ed attivare i lavori da far svolgere a chi percepisce il Reddito. Nuove opportunità per il reinserimento nel mondo del lavoro e per le nostre comunità che avranno nuova forza lavoro a disposizione.

Con questo atto, i Comuni interessati avranno la possibilità di avviare la progettazione e definire le attività che i beneficiari del Reddito andranno a svolgere.

Il Comune è il titolare dei Progetti Utili alla Comunità, che possono essere svolti in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, contribuendo alla costruzione di una comunità migliore. Ci auguriamo che i Sindaci possano cogliere questa occasione, ad iniziare da quello di Polignano.
Share on:


La Camera ha approvato, in prima lettura, il provvedimento concernente disposizioni urgenti per la sicurezza nazionale cibernetica.

Oggi che l’innovazione tecnologica sta acquistando sempre più importanza e spazio nella nostra società, lo spazio cibernetico diventa sempre più strategico per il nostro Paese. Il MoVimento 5 Stelle è stato il primo movimento politico in Italia a utilizzare strumenti digitali al fine di permettere a tutti i cittadini di esercitare forme di democrazia diretta. Conosciamo bene dunque il potere e la pervasività della rete, ma anche i rischi e i pericoli che si annidano in essa. Ecco perché riteniamo necessario prendere delle contromisure adeguate: questo decreto contiene una serie di misure ad hoc in grado di rafforzare le nostre difese informatiche e prevenire attacchi a infrastrutture di interesse nazionale.

Il Perimetro di Sicurezza Nazionale Cibernetica rappresenta uno sforzo senza precedenti da parte del Governo italiano, sulla strada della creazione di un ecosistema di governance e di responsabilità comune e condivisa nel settore della cybersecurity. Questo provvedimento rappresenta finalmente una risposta strutturale che tiene conto di tutte le parti in gioco e definisce metodiche e standard condivisi per la risoluzione dei problemi. La tutela delle reti e dei dati che vi transitano dev’essere un impegno costante e inderogabile per qualsiasi Paese e comporta un continuo ed efficace aggiornamento dell’impianto normativo. Il decreto sulla sicurezza cibernetica mette l’Italia nella condizione di affrontare con gli strumenti giusti questa nuova e delicata sfida e di essere in grado in qualunque momento, di affrontare attacchi informatici e altre possibili criticità.





Share on:

Lo scorso fine settimana hai partecipato all’incontro autunnale dell’assemblea parlamentare dell’Osce in Marocco. Di cosa si è discusso? 

Nella riunione di Marrakech si è sviluppata una comprensione più profonda delle sfide che la regione euromediterranea deve affrontare, compresi i cambiamenti climatici, le migrazioni, il terrorismo e la necessità di combattere l'intolleranza religiosa. Oltre 300 partecipanti, tra cui 190 parlamentari, provenienti da circa 50 Paesi. 

Il relatore principale della sessione, Mbarka Bouaida, presidente della regione di Guelmim-Oued Noun in Marocco, si è concentrato sui recenti sviluppi in Marocco e nella regione nordafricana tra cui lo sviluppo economico e lo sviluppo sociale. Come prima donna eletta leader regionale marocchina, ha anche discusso di questioni relative al genere. 

Il vicepresidente dell'AP dell'OSCE Nilza de Sena (Portogallo) ha aperto la seconda sessione, con il tema “La regione euromediterranea e le sfide poste dai cambiamenti climatici: sviluppo economico e migrazione ambientale”. De Sena ha preso atto dei legami tra cibo e sicurezza idrica, massicci flussi migratori, tensioni sociali e degrado ambientale, sottolineando che la crescita economica, lo sviluppo sostenibile e la protezione dell'ambiente si rafforzano a vicenda. 

Moustapha Cisse Lo, portavoce del Parlamento della Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale (ECOWAS), ha descritto le drammatiche conseguenze dei cambiamenti climatici e ha sottolineato l'urgente necessità di attuare l'accordo di Parigi. Ha parlato del cambiamento climatico come una delle maggiori sfide per l'Africa, osservando che aggrava i problemi esistenti nella regione, come la mancanza di buon governo, la cattiva gestione delle risorse idriche e gli enormi movimenti migratori. 

Nella discussione, si è ricordata l'importanza di parlare proattivamente contro l'intolleranza e il potere dell'educazione nel contribuire al rispetto e alla lotta contro l'intolleranza. 

Prosegue il lavoro del MoVimento 5 Stelle sul 5G, questa innovativa tecnologia che affascina molti e spaventa alcuni. Proprio in questi giorni alla Camera è stata approvata la mozione a tua prima firma. 

La mozione impegna il Governo a proseguire con l'approfondimento degli studi e delle ricerche sull'elettromagnetismo, ad adoperarsi per rivedere e migliorare l'impianto normativo alla base della realizzazione delle infrastrutture di telecomunicazione nazionali di rete mobile e a tener conto dello sviluppo tecnologico in atto nel settore delle telecomunicazioni e delle opportunità di crescita che tale sviluppo offre al Paese. 

Che il mondo sia in continua evoluzione è sotto gli occhi di tutti e, si sa, le nuove tecnologie e le nuove scoperte scientifiche ci accompagnano a passo sempre più spedito nel nostro vivere quotidiano. Il 5G è una tecnologia dalle grandi potenzialità che potrà essere applicata in diversi settori, dalla medicina ai trasporti, passando per l’istruzione, l’agricoltura e anche la pubblica amministrazione. 

Il compito della politica è quello di guidare questi cambiamenti nel modo migliore, avendo come priorità il benessere dei cittadini. Per questo, proseguiremo sulla strada dell’innovazione, sempre mantenendo alta l’attenzione sugli studi e sulle ricerche relative all’elettromagnetismo, facendo in modo che l’opinione pubblica sia sostenuta da un’informazione chiara ed esaustiva, evitando le strumentalizzazioni. Vogliamo farlo nel modo più sicuro possibile e per migliorare la vita dei cittadini. 

Allo stato attuale non c’è alcun motivo di preoccupazione per la salute che sia comprovato scientificamente. Per questo, continueremo sempre a promuovere lo sviluppo tecnologico in atto nel settore delle telecomunicazioni come un’opportunità di crescita economica, di competitività, di occupazione e anche di inclusione sociale, miglioramento dei servizi di pubblico interesse e di aumento della qualità della vita dei cittadini italiani. 

In Commissione Trasporti, poi, sei stato relatore sul decreto Cyber Security. Di cosa si tratta? 

Le minacce di cyberterrorismo, spionaggio e criminalità in Rete sono ormai una realtà con cui dobbiamo fare i conti, investendo fondi e competenze per potenziare le difese informatiche del Paese. Non possiamo più permetterci di pagare i danni economici e sociali degli attacchi informatici. Per questo, con il decreto legge sulla sicurezza cibernetica, istituiamo un perimetro di sicurezza nazionale, garantendo i necessari standard di sicurezza volti a minimizzare i rischi di un attacco cibernetico. Si tratta di un provvedimento al quale teniamo molto, perché mira a garantire la sicurezza del Paese e di tutti i cittadini, guardando a ciò che accade oggi e che potrà accadere sempre di più in futuro. 

Nelle ultime due settimane abbiamo svolto una serie di audizione sul provvedimento. Le più importanti hanno coinvolto Huawei Italia; ZTE Italia Srl; Leonardo Spa; Confindustria digitale; Federico Cafiero de Raho; Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo; Microsoft Italia; AGID Agenzia per l’Italia Digitale; il sottosegretario Liuzzi (Mise) e la ministra per l’Innovazione Paola Pisano. 

In Aula a Montecitorio è approdata anche la mozione sulla Gronda di Genova. 

È chiara ed evidente a tutti la strumentalizzazione politica e mediatica sulle nostre posizioni in merito alle grandi opere. Ci hanno dipinto come il “Movimento del no” quando, con il decreto “Sblocca Cantieri”, abbiamo fatto ripartire centinaia di opere ferme da anni. Noi diciamo no agli sprechi di denaro pubblico e alle opere che non servono ai cittadini. 

In merito alla Gronda, è importante valutare insieme a cittadini e portatori di interesse il nuovo studio di fattibilità commissionato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il nostro obiettivo è lavorare insieme per Genova e per la Liguria affinché ci sia piena condivisione su soluzioni utili ai cittadini e che non impattino negativamente sul territorio. 

A proposito di Genova, sono state pubblicate nuove carte dall’inchieste sul Ponte Morandi e sulle altre infrastrutture gestite dai Benetton. 

Sono emerse nuove intercettazioni ed email che coinvolgono alti dirigenti e tecnici impegnati a falsificare report sullo stato di salute dei ponti, anche dopo la tragedia del Ponte Morandi. Tutto per evitare ad Autostrade per l’Italia costosi interventi di manutenzione e garantire extra profitti. 

I fatti che stanno emergendo dalle indagini non lasciano dubbi: per quanto ci riguarda è di primaria importanza difendere la salute e tutelare la dignità di tutti i cittadini, facendo pagare chi ha sbagliato e non permettendo di lucrare sulla pelle degli italiani. 

Se sul lato penale ci penseranno i magistrati, su quello politico l’unica strada è togliere la gestione delle infrastrutture pubbliche dalle mani dei Benetton e aumentare la manutenzione e la sicurezza di ogni tratta autostradale, stracciando lo sciagurato contratto con Autostrade firmato dal Governo Berlusconi-Salvini e lasciandosi definitivamente alle spalle una tragica pagina di malapolitica italiana. 

Questi sono stati poi i giorni dell’attesissimo taglio dei parlamentari. 

Con la quarta e definitiva lettura alla Camera, abbiamo tagliato 345 poltrone: 115 senatori e 230 deputati. Portiamo così il rapporto eletti/elettori alla media degli altri Paesi Ue più evoluti e permettiamo agli Italiani di risparmiare 500 milioni di euro a Legislatura. 

Era un punto fondamentale del nostro programma e lo abbiamo imposto all’agenda della politica e dei partiti, andando avanti nonostante lungo la strada abbiamo dovuto superare resistenze e tentativi di sgambetto. 

Il prossimo weekend, infine, ci sarà Italia 5 Stelle. 

Sarà un evento eccezionale, nello splendido scenario della Mostra d’Oltremare a Napoli. Parleremo delle tematiche che il MoVimento 5 Stelle sta portando avanti ad ogni livello, dall’Europa ai singoli Comuni delle nostre Amministrazioni. Ma, soprattutto, parleremo di ciò che ci aspetta per gli anni a venire. Un’agorà che si svilupperà nel corso dell’intero weekend si chiamerà per l’appunto “Io Sono Futuro” e avrà al centro la sostenibilità ambientale e l’innovazione tecnologica al servizio di un nuovo modello di società. Su di esso si alterneranno esperti, giornalisti, membri del governo e parlamentari. Ospite d’eccezione il padre dell’economia circolare, l’economista e scrittore Gunter Pauli.
Share on:

Promesso in campagna elettorale, il taglio dei parlamentari è definitivamente realtà. Con il via libera in quarta lettura, a Montecitorio è stata approvata la riforma che riduce le poltrone di 345 unità: 115 senatori e 230 deputati. Dai tempi delle politiche “lacrime e sangue” dell’epoca Monti che cercava di porre rimedio ai conti disastrati lasciati dai Governi Berlusconi, si è aperta la breccia della riduzione dei costi della politica. E con il Movimento 5 Stelle si è assistito dapprima alle restituzioni dei parlamentari, che si sono (e continuano a farlo) dimezzati lo stipendio, e oggi al tanto atteso taglio delle poltrone. 

Si tratta di un risultato storico per il quale ci battiamo da anni e grazie al quale facciamo risparmiare ai cittadini 100 milioni di euro all’anno (circa 300 mila euro al giorno), consentendo alle due Camere di lavorare meglio. Abbiamo sempre considerato sacro il ruolo del Parlamento e, proprio perché in passato era stato svilito, era necessario intervenire. La riduzione di deputati e senatori era un punto fondamentale del nostro programma e lo abbiamo imposto all’agenda della politica e dei partiti, andando avanti nonostante lungo la strada abbiamo dovuto superare resistenze e tentativi di sgambetto. Non sono mancate le fake news tutte smentite alla prova dei fatti. Evidentemente continuiamo ad essere scomodi, non viene tollerato il fatto che agiamo nell’esclusivo interesse del Paese e dei cittadini e non degli interessi particolari. Ed è proprio per questo che siamo nati e continuiamo ad andare avanti, orgogliosi di quello che stiamo facendo e di poter festeggiare con gli italiani questa giornata, che ci restituisce un Paese più giusto ed efficiente.

La questione sollevata dai critici relativa alla rappresentatività, oltre che essere stata smontata già negli anni ‘80 da autorevoli personaggi politici come la Presidente Nilde Iotti, perde di senso dinanzi all’attualità. Quando fu scritta la Costituzione non fu né sacralizzato né cristallizzato il numero di deputati e senatori perché si era ben consapevoli che la Carta deve vivere nel tempo in cui c’è. Alcuni numeri potevano avere un senso in un momento storico diverso da questo, oggi non lo hanno più perché ai cittadini è consentito un rapporto diretto con i propri rappresentanti. I canali della comunicazione, l’informazione, torna il tema della capacità del Parlamento di portare a termine un processo decisionale, una politica capace di non fare politica fine a se stessa e per se stessa, ma capace di dare risposte ai cittadini che sono fuori dai palazzi.

#1miliardodimotivi è l’hashtag lanciato dai 5 Stelle per sostenere il taglio dei parlamentari e chiudere l’era dei privilegi. 1 miliardo di risparmi (pari a due legislature) equivale infatti a 1 miliardo da investire in trasporti, scuole, ospedali. Il rapporto eletto/elettori diviene pertanto equiparato a quello degli altri Paesi europei più evoluti.
Share on:

Dopo la triste notizia di Catania di un altro bimbo deceduto in auto dimenticato in auto sul seggiolino nel sedile posteriore, finalmente qualcosa si muove.

Il Consiglio di Stato, infatti, ha dato parere favorevole sul regolamento tecnico che definisce gli standard funzionali e tecnici dei seggiolini anti-abbandono. Ora si può dare seguito all'applicazione dell'obbligo di usare tali sistemi di allarme per scongiurare il rischio di dimenticare in auto i nostri bambini minori di 4 anni.

Sin dal primo giorno ci siamo battuti per questa norma. Anche alla luce degli ultimi tristi fatti di cronaca, l'obbligo di usare un sistema di allarme per scongiurare il rischio di dimenticare in auto i nostri piccoli ormai non è più rimandabile. La tecnologia ce lo permette ed è giusto non perdere altro tempo.


Con le restituzioni ha raggiunto la ragguardevole cifra di 258mila euro.

A tanto ammonta la cifra che, dal 2013 ad oggi, ho ridato ai cittadini italiani tagliandomi l’indennità e restituendo i rimborsi non spesi.
Grazie al contributo dei portavoce nazionali, con la chiusura della rendicontazione di maggio siamo a 82 milioni e quattrocento mila euro tra Camera e Senato.
Abbiamo rinunciato a indennità e rimborsi per circa 47 milioni di euro, finanziato il fondo del microcredito per 26 milioni di euro, sostenuto le popolazioni colpite dalle alluvioni per circa 2 milioni di euro, incrementato il fondo di ammortamento dei titoli di stato con 1 milione e 650 mila euro, favorito il contrasto della povertà educativa minorile con 1 milione di euro, sostenuto il fondo contro la violenza sulle donne per 440 mila euro circa, e sostenuto altre iniziative come la ricostruzione della palestra di Mirandola per circa 550 mila euro.
Un impegno preso dal Movimento 5 Stelle nella campagna elettorale del 2012, che continua nel tempo e che segna una netta discontinuità con la politica del passato. Non siamo perfetti e sicuramente facciamo degli errori. Ma se la politica in Italia sta riconquistando dignità, credo sia anche merito nostro e di questo esempio concreto.

Lunedì è 7 ottobre e si avvicina il tanto atteso taglio dei parlamentari.

Non vogliamo più che l’Italia si distingua in negativo dagli altri Stati su questioni come sprechi, inefficienze o privilegi e con il taglio di 345 parlamentari possiamo adeguarci ai più virtuosi standard internazionali. In Germania il Parlamento conta circa 700 membri; nel Regno Unito 650; in Francia 577; in Spagna 558 e negli Stati Uniti 535 membri. Con la nostra riforma i senatori diventano 200 e i deputati 400, con un risparmio di 1 miliardo di euro in due Legislature. Il tema fu sostenuto in passato anche da autorevoli esponenti come Nilde Iotti ora, invece, vede la Lega di Salvini sfilarsi dalla votazione in Commissione Affari Costituzionali dopo che aveva promesso il voto favorevole. La serietà e la coerenza la valuteranno gli italiani alle urne.

Lo Sblocca Cantieri, voluto dal ministro Toninelli, intanto sembra dare i suoi frutti.

Nel solo mese d’agosto sono state messe a gara opere per ,9 miliardi di euro, il 26% in più del mese precedente.

Sono i dati emersi da uno studio Cresme-Sole 24 Ore, che evidenziano come la legge Sblocca Cantieri e il Decreto Crescita del Movimento 5 Stelle stiano già segnando una forte ripresa del mercato. Si parla di 24,2 miliardi di euro finora per il 2019, il 42% in più del valore complessivo dei bandi pubblicati nello stesso periodo del 2018!

La notizia dell'apertura di cantieri vecchi e nuovi dimostra la volontà di andare avanti sugli stessi obiettivi: investimenti, lavoro, sostenibilità.


Si avvicina anche il consueto appuntamento annuale con Italia 5 Stelle.

A Napoli, il 12-13 ottobre, daremo un “passaggio” al futuro. Le piazze del “Fridays for Future” hanno lanciato un segnale chiarissimo: è giunto il momento di prenderci cura dell’ambiente in cui viviamo non soltanto a parole, ma con fatti concreti e politiche che vadano in questa direzione in modo deciso.
In questo contesto così stimolante gioca un ruolo centrale la mobilità sostenibile. Dobbiamo iniziare a pensare ad una mobilità completamente diversa da quella a cui siamo abituati.

C’è bisogno di un sistema, prima di tutto “integrato”, che possa far coesistere in maniera virtuosa la cosiddetta “mobilità dolce” (pedonale, ciclabile) con quella pesante e tradizionale. Allo stesso tempo, però, dobbiamo sfruttare le nuove tecnologie, l’innovazione e gli esempi sempre più virtuosi che vediamo moltiplicarsi in tutti gli angoli del mondo.

Parleremo di Sharing mobility, trasporto pubblico locale, mobilità elettrica e nuovi modelli di condivisione. Temi cari alla collettività e alle nostre vite quotidiane. Vogliamo condividere con tutti voi le pratiche virtuose che ci consentono di tutelare il nostro territorio e di garantire un futuro sostenibile al nostro pianeta.


Il primo ottobre è stata una data simbolo per la città di Genova.

Sì, è stata una giornata speciale. Come previsto, martedì è stato posato il primo pezzo del nuovo viadotto sulle pile 5 e 6. La tragedia del 14 agosto rimarrà per sempre nei nostri occhi e nei nostri cuori. Ma dopo gli eventi drammatici come questo bisogna saper ripartire ed è quello che sta facendo la città di Genova grazie ai genovesi e al grande lavoro svolto da Danilo Toninelli che, fino all’ultimo giorno del suo incarico da Ministro, ha messo Genova al primo posto delle sue priorità. Il varo del primo impalcato del nuovo ponte rappresenta un altro passo verso la normalità per cittadini e imprese. Ad oggi gli sfollati hanno tutti una nuova casa e il porto registra numeri record di merci movimentate. Ma dobbiamo continuare a lavorare con la stessa determinazione; per tutte le vittime di quello sciagurato 14 agosto.
Su cosa si sono incentrati i lavori in Commissione Trasporti a Montecitorio?

La discussione sul DL 105/2019 concernente disposizioni urgenti in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica, di cui sono relatore per la IX Commissione Camera, ha vito l’audizione dei rappresentanti di Assotelecomunicazioni, del Col. Cesare Forte, direttore della direzione telematica del Comando generale della Guardia di Finanza e rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, della dottoressa Nunzia Ciardi direttrice del Servizio di polizia postale e delle comunicazioni del Ministero dell’Interno, dei rappresentanti di Poste Italiane SpA, del Prefetto Gennaro Vecchione, Direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS), dei rappresentanti di Fastweb SpA, di Enel SpA e di Terna SpA.

Abbiamo lavorato poi sulle risoluzioni congiunte relative all’applicazione del regime IVA sulle prestazioni didattiche per il conseguimento della patente di guida e sostegno delle autoscuole.

Abbiamo audito l’ingegner Paolo Mario Mega, indicato dal Governo come presidente dell’Autorità di sistema portuale dello Stretto

Share on:





I lavori parlamentari sono ripresi a pieno ritmo?

In Commissione Trasporti in realtà non ci siamo mai fermati e abbiamo proseguito i lavori, laddove consentito, per far sì che la crisi ferragostana del Papeete incidesse il meno possibile sugli interessi degli italiani.

In questa settimana, invece, sono proseguiti i lavori sulla riforma del codice della nautica da diporto ed attuazione della direttiva comunitaria in materia con l’audizione della professoressa Elisabetta Giovanna Rosafio, dei rappresentanti dell’ANGLAT, l’associazione nazionale guida legislazioni andicappati trasporti e dell’Assoporti.

Si avvicina la fatidica data del “taglia poltrone”, uno degli argomenti più dibattuti della crisi estiva.

Il provvedimento, infatti, è stato calendarizzato per il 7 ottobre: mancano solo pochissimi giorni e questa riforma epocale – che tutti avevano promesso e nessuno ha mai realizzato – vedrà finalmente la luce. Solo grazie alla determinazione del MoVimento 5 Stelle si potranno tagliare 345 parlamentari per un risparmio per le casse dello Stato di mezzo miliardo di euro a legislatura. Sono 40 anni che sentiamo parlare di questa riforma; dal 1983 ben 7 tentativi sono miseramente falliti. Il M5S, invece, è da poco più di un anno al Governo e ha già: abolito i vitalizi agli ex parlamentari e ai consiglieri regionali, tagliato le pensioni d’oro, restituito oltre 100 milioni di euro finanziando il microcredito e dando una mano alle popolazioni colpite da calamità naturali. E ora ci apprestiamo a dare una sforbiciata alle poltrone dei politici con mezzo miliardo di euro da investire in ambulanze, asili nido, scuole, assunzioni. Vedremo in Parlamento chi avrà il coraggio di votare contro questa riforma epocale.

Come è stata risolta la questione relativa all’IVA retroattiva per le scuole guida?

Lo scorso 14 marzo, una sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea ha stabilito che i servizi offerti dalle autoscuole per conseguire la patente B e la C1 non possono essere esenti da IVA, esenzione prima ritenuta possibile perché i corsi di guida si assimilavano alle attività didattiche ed educative offerte da scuole e università. La conseguenza più pesante di questa pronuncia è stata la scelta dell’Agenzia delle Entrate di rendere retroattivi i suoi effetti: ha stabilito, infatti, che le scuole guida debbano pagare l’IVA non versata per queste categorie di patenti negli ultimi 5 anni. L’interpretazione estensiva dell’Agenzia delle Entrate fa inoltre sì che questi effetti si applichino a tutte le categorie di patenti, dal ciclomotore a quelle per la nautica.

È quasi superfluo spiegare quali effetti nefasti questo meccanismo produrrebbe sull’intero settore, fatto di piccole e medie imprese, spesso a conduzione familiare: ciascuna autoscuola dovrebbe pagare decine di migliaia di euro mai percepiti rischiando di dover chiudere l’attività, peraltro con l’apertura di dispendiosi contenziosi dovuti all’impossibilità di recuperare l’IVA sui servizi erogati dal 2014.

Una situazione assurda alla quale il MoVimento 5 Stelle si è opposto fermamente, soprattutto perché le autoscuole, non potendo rivalersi sui clienti degli ultimi anni, sarebbero costrette al fallimento. Ma anche perché sarebbe ingiusto, oltre che vessatorio, chiedere l’IVA ai cittadini che nei 5 anni passati hanno usufruito del servizio sapendo che era esente.

Ci siamo messi subito al lavoro, di sponda con il governo con il Sottosegretario Villarosa (M5S) e abbiamo messo a punto una proposta di legge “Salva Autoscuole” per scongiurare il fallimento di queste imprese. Un impegno assunto pubblicamente lo scorso 18 settembre davanti alle associazioni di categoria, UNASCA e CONFARCA, e oggi possiamo dire con orgoglio di aver individuato la norma che ci consentirà di mantenerlo, restituendo una prospettiva di futuro a queste aziende, giustamente e comprensibilmente nel panico da alcune settimane. La legge “Salva Autoscuole” rappresenta però solo un punto di partenza e non intendiamo fermarci: insieme al nuovo Esecutivo Conte continuiamo a lavorare per tutelare anche i clienti delle autoscuole, i corsisti e le famiglie italiane, dal peso dell’incremento dell’IVA dallo 0 al 22% imposto dalla sentenza della Corte europea.

Si avvicina l’appuntamento annuale di Italia 5 Stelle. Giunta alla 10° edizione su cosa si concentrerà?

Italia 5 Stelle si terrà il weekend del 12-13 ottobre alla Mostra d’Oltremare a Napoli. Sarà un evento importantissimo per fare il punto su ciò che abbiamo realizzato nei primi 14 mesi di governo e su ciò che intendiamo lavorare nei mesi a venire. Al centro dell’agenda saranno sicuramente i cambiamenti climatici, il dissesto idrogeologico e il consumo di suolo. Con il piano ProteggItalia, varato dal Governo, sono stati stanziati 11 miliardi che verranno utilizzati per la messa in sicurezza del Paese, interventi emergenziali e di manutenzione. Basti pensare che il 79% dell’Italia è a rischio idrogeologico, ovvero a rischio frane ed esondazioni, perché non è stato mai messo in campo un progetto serio di salvaguardia e tutela dei nostri territori e delle nostre vite.

La parola d’ordine è “manutenzione”. Con il disegno di legge “Cantiere Ambiente”, che presto approderà al Senato, si introdurranno delle importantissime novità per il potenziamento e la velocizzazione degli interventi di mitigazione al dissesto. Si introdurranno nuove figure (come il green manager), si istituiranno dei nuclei operativi di supporto, ci sarà uno scambio di informazioni e di competenze tra i soggetti pubblici e amministrazioni.

Si parlerà anche di cantieri?

È un dato di fatto che i cantieri siano un volano economico impareggiabile ma il malcostume presente nel nostro Paese ha fatto sì che venissero approvati progetti costosi, inutili e in sfregio del paesaggio e dell’ambiente, con tutta una serie di sperperi, ruberie e malefatte di ogni genere.

Il tempo delle opere elefantiache che richiedono, tra varianti e costi che si gonfiano, tempi biblici di realizzazione, è finito. L’Italia ha bisogno per il futuro di piccoli cantieri diffusi che siano innanzitutto utili per la collettività ma anche sostenibili sul fronte ambientale. Nel giugno scorso abbiamo approvato il Decreto Legge “Sblocca Cantieri” che, oltre ad apportare numerose semplificazioni al codice dei contratti pubblici, ha consentito che si sbloccassero man mano 600 opere rimaste ferme in passato perché imprigionate nella selva burocratica creata colpevolmente dalla vecchia politica. Il primo grande passo verso svolta infrastrutturale però lo avevamo già portato a casa con la legge di Bilancio del dicembre 2018, con 400 milioni destinati ai comuni sotto i 20 mila abitanti per piccoli lavori di manutenzione, riqualificazione di spazi pubblici e messa in sicurezza del territorio. Stando ai dati di luglio, il 96% di questi appalti ha già preso il via.

Un’ulteriore accelerata è arrivata poi all’inizio dell’estate nel decreto “Crescita”, con lo stanziamento di 500 milioni da destinare ai sindaci per opere di efficientamento energetico degli edifici pubblici, siano essi municipi, plessi di enti locali, scuole, ospedali e via dicendo. È il primo consistente pacchetto di risorse destinato all’edilizia pubblica in chiave green.

Sui lavoratori, invece, su cosa si sta lavorando?

Dopo l’introduzione del reddito di cittadinanza che permetterà a milioni di persone di formarsi e di reinserirsi nel mondo del lavoro e soprattutto di uscire dall’ansia di non arrivare a fine mese, il prossimo obiettivo fondamentale sarà quello di dare all’Italia il salario minimo orario.

Attualmente nel nostro Paese migliaia di persone lavorano per 3-4-5 euro l’ora o hanno contratti capestro: una situazione inaccettabile, anche perché in Europa ben 22 Paesi hanno già previsto un salario minimo. Del resto non faremo altro che ciò già previsto in Costituzione all’art. 36: “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla qualità e quantità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.

Questo provvedimento sarà accompagnato da due misure che consideriamo altrettanto fondamentali: il taglio del cuneo fiscale e una legge di rappresentanza sindacale.

Sul fronte tasse però si rincorrono un sacco di voci. Qual è la situazione reale?

Il M5S ha come obiettivo quello di abbassare le tasse, non di aumentarle. Il dibattito scatenatosi ogni giorno per parlare di nuovi balzelli è inutile se non dannoso. Un Governo che pensa ai cittadini lavora per bloccare l’aumento dell’IVA, che avrebbe comportato una spesa di più di 500 euro a famiglia, l’anno prossimo.

Diminuiremo le tasse sul lavoro, come detto in precedenza, e premieremo chi non inquina ma tutto deve prevedere una transizione su un arco temporale di anni e permettere di convertire i propri stili di vista e le produzioni industriali e aziendali. La linea strategica è tracciata ma va ricalibrata per ogni comparto e settore in funzione delle singole caratteristiche e realtà.
Share on:
  • ← Previous post
  • Next Post →
Facebook Twitter Instagram Youtube

Post più popolari

  • #M5S Fondo per il Microcredito: Istruzioni per l'uso
  • #M5S Istituti Italiani di Cultura all’estero: Il miraggio della meritocrazia
  • Adozioni internazionali, M5S: la Boschi attui i nostri 5 punti

Cerca nel blog

latest posts

Archivio Post

  • ►  2022 (8)
    • ►  aprile (2)
    • ►  marzo (1)
    • ►  febbraio (1)
    • ►  gennaio (4)
  • ►  2021 (48)
    • ►  dicembre (4)
    • ►  novembre (1)
    • ►  settembre (2)
    • ►  agosto (2)
    • ►  luglio (9)
    • ►  giugno (4)
    • ►  maggio (5)
    • ►  aprile (10)
    • ►  marzo (9)
    • ►  febbraio (1)
    • ►  gennaio (1)
  • ►  2020 (19)
    • ►  giugno (1)
    • ►  aprile (1)
    • ►  marzo (9)
    • ►  febbraio (3)
    • ►  gennaio (5)
  • ▼  2019 (66)
    • ▼  dicembre (5)
      • Puglia: 120 milioni per la mobilità sostenibile
      • Una Settimana in Parlamento - 55
      • Una Settimana in Parlamento - 54
      • Audizione AD Trenitalia sui collegamenti Puglia-Roma
      • Nessuna multa sui seggiolini anti-abbandono
    • ►  novembre (5)
      • Una Settimana in Parlamento - 53
      • 265 milioni di incentivi alle piccole e medie imprese
      • Al via il Bonus Tv per sostenere le famiglie
      • Obbligo seggiolini: emendamento M5S per evitare sa...
      • Sbagliato equiparare monopattini elettrici e ciclo...
    • ►  ottobre (5)
      • Una settimana in Parlamento - 50
      • La Cyber Security diventa realtà anche in Italia g...
      • Una settimana in Parlamento - 48
      • 345 Parlamentari in meno dalla prossima Legislatura
      • Una settimana in Parlamento - 47
    • ►  settembre (2)
      • Una settimana in Parlamento - 46
    • ►  agosto (2)
    • ►  luglio (11)
    • ►  giugno (12)
    • ►  maggio (13)
    • ►  aprile (2)
    • ►  marzo (1)
    • ►  febbraio (4)
    • ►  gennaio (4)
  • ►  2018 (21)
    • ►  dicembre (3)
    • ►  novembre (2)
    • ►  ottobre (6)
    • ►  settembre (1)
    • ►  agosto (1)
    • ►  luglio (2)
    • ►  giugno (1)
    • ►  marzo (2)
    • ►  febbraio (2)
    • ►  gennaio (1)
  • ►  2017 (18)
    • ►  dicembre (3)
    • ►  novembre (3)
    • ►  ottobre (3)
    • ►  settembre (2)
    • ►  agosto (1)
    • ►  luglio (2)
    • ►  giugno (1)
    • ►  marzo (2)
    • ►  febbraio (1)
  • ►  2016 (30)
    • ►  dicembre (1)
    • ►  novembre (2)
    • ►  ottobre (1)
    • ►  agosto (2)
    • ►  luglio (5)
    • ►  giugno (3)
    • ►  maggio (2)
    • ►  aprile (1)
    • ►  marzo (4)
    • ►  febbraio (4)
    • ►  gennaio (5)
  • ►  2015 (57)
    • ►  dicembre (4)
    • ►  novembre (5)
    • ►  ottobre (12)
    • ►  settembre (9)
    • ►  agosto (1)
    • ►  luglio (5)
    • ►  giugno (2)
    • ►  maggio (4)
    • ►  aprile (3)
    • ►  marzo (2)
    • ►  febbraio (3)
    • ►  gennaio (7)
  • ►  2014 (53)
    • ►  dicembre (2)
    • ►  novembre (6)
    • ►  ottobre (8)
    • ►  settembre (5)
    • ►  agosto (3)
    • ►  luglio (5)
    • ►  giugno (5)
    • ►  maggio (4)
    • ►  aprile (1)
    • ►  marzo (4)
    • ►  febbraio (8)
    • ►  gennaio (2)
  • ►  2013 (33)
    • ►  dicembre (5)
    • ►  novembre (10)
    • ►  ottobre (11)
    • ►  settembre (1)
    • ►  luglio (4)
    • ►  giugno (2)
Powered by Blogger.
"Un'idea non è di destra né di sinistra. È un'idea. Buona o cattiva."

Gianroberto Casaleggio


"Voglio vedere la gente di 30 anni prendersi questo paese."

Beppe Grillo

"Non dobbiamo permettere ai politici di agire senza controllo, e visto che non ci danno gli spazi per esercitare questo controllo, dobbiamo prenderceli."

Dario Fo

  • home
  • mi presento
  • attività
  • eventi
  • news
  • trasporti
  • osce
Copyright © Emanuele Scagliusi