Emanuele Scagliusi
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Finalmente approvata in via definitiva in Commissione Affari sociali la norma, a prima firma Filippo Gallinella (M5S), che promuove l’utilizzo e la diffusione dei defibrillatori nei luoghi pubblici. Un provvedimento, giunto dopo un lungo iter di due anni, che può salvare la vita a tanti, se si considera che l’arresto cardiaco causa oltre 60mila vittime ogni anno.

La legge destina due milioni di euro alla progressiva diffusione e all’utilizzazione dei defibrillatori semiautomatici e automatici esterni nelle sedi delle Pubbliche Amministrazioni con almeno 15 dipendenti e con servizi aperti al pubblico, nei mezzi di trasporto, nelle scuole, nelle università.

I defibrillatori saranno posizionati in luoghi accessibili h24 anche al pubblico, favorendone la fruizione. Inoltre, sarà promossa ogni anno una campagna di sensibilizzazione rivolta al personale scolastico docente e non docente, agli educatori, ai genitori e agli studenti e sancisce la non punibilità per chi usa il defibrillatore senza esserne specificamente formato. Si tratta, di una norma di civiltà che promuove la cultura della sicurezza e del primo soccorso, nella consapevolezza che avere un defibrillatore immediatamente disponibile nei primi minuti può fare la differenza tra la vita e la morte.



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Sono 271 le proposte ammesse a finanziamento del Programma nazionale della qualità dell’abitare (PinQua) del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili (Mims) con l’obiettivo di riqualificare i centri urbani, ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale. Ai fondi inizialmente previsti (400 milioni di euro) si aggiungono i 2,8 miliardi del Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

L’Alta Commissione istituita presso il Mims per esaminare le oltre 290 proposte pervenute da Regioni, Comuni e Città Metropolitane ha concluso in tre mesi la fase della selezione, stilando una graduatoria di progetti ammissibili al finanziamento, complessivamente pari a 3,2 miliardi di euro.

Gli indicatori utilizzati per definire la graduatoria dei progetti hanno tenuto conto sia della superficie residenziale che viene recuperata dal progetto, sia della maggiore inclusività sociale che esso genera, anche tramite il coinvolgimento nella successiva gestione dell’intervento da parte del terzo settore. Indicatori di impatto sociale, culturale, urbano territoriale, economico-finanziario e tecnologico sono stati i parametri su cui si è formato il giudizio della Commissione: l’apporto economico di fondi privati, la rispondenza alle politiche territoriali regionali, la sostenibilità ed efficienza energetica e la premialità al consumo di suolo zero hanno costituito alcune delle voci valorizzate dall’apposito programma informatico creato ad hoc.

Lo stesso ministro Enrico Giovannini (Mims) ha spiegato, esprimendo forte apprezzamento per l’impegno dell’Alta Commissione, che si tratta “di un programma del tutto innovativo per il nostro Paese, la cui attuazione andrà ad incidere positivamente sulla qualità della vita di migliaia di persone e di tante comunità attraverso la riqualificazione di aree urbane senza nuovo consumo di suolo. Vista la qualità del Programma e dei progetti ricevuti, abbiamo scelto di destinare 2,8 miliardi di euro del Fondo complementare del PNRR per finanziare molte più proposte di quelle finanziabili con i fondi ordinari. La riqualificazione in senso sostenibile degli spazi urbani è una delle principali linee strategiche del Ministero, in linea con il suo nuovo nome e le nuove competenze riguardanti la riqualificazione e le politiche urbane.

Tra i progetti ammessi anche “GenerAzioni urbane” per circa 15 milioni di euro. La proposta mira a rispondere a specifici bisogni di alcuni ambiti periferici della città di Bari (Adelfia, Alberobello, Bitritto, Corato, Gioia del Colle, Giovinazzo, Locorotondo, Modugno, Polignano a Mare, Rutigliano, Ruvo di Puglia, Santeramo in Colle e Toritto) caratterizzati da degrado fisico tanto della componente edificata quanto dello spazio pubblico, presentando zone PEEP ad alta densità abitativa e generalmente monofunzionale, privi di servizi di prossimità e di spazi di socialità. Viene, dunque, proposta la riqualificazione e l’incremento di edilizia residenziale pubblica attraverso il recupero di edifici dismessi (per un totale di n. 63 alloggi comunali e n. 675 di ARCA Puglia) volti a ridurre il disagio abitativo e a riqualificare il patrimonio edilizio, anche dal punto di vista energetico, ma anche l’inserimento di nuovi servizi, ampliando i livelli di mix funzionale attraverso l’insediamento di nuove attività secondo il concetto di prossimità, in modo da ridurre gli spostamenti in automobile; inoltre, verrà incrementata la dotazione di spazi aperti per il gioco, il tempo libero e lo sport, gli eventi culturali, orti urbani e giardini di quartiere. Le trasformazioni fisiche saranno accompagnate da misure per incrementare i servizi per l’infanzia e l’adolescenza anche con riferimento al tempo extra-scolastico, al fine di declinare a livello locale le strategie europee (Youth Goals), per qualificare e rafforzare le competenze al fine di favorire l’incontro con la domanda di lavoro qualificato e contribuire alla parità di genere, nonché alla conciliazione dei tempi vita-lavoro per facilitare l’accesso all’occupazione da parte delle donne.
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I trasporti, in particolare quelli del servizio scolastico, hanno rappresentato una seria criticità nella fase acuta della pandemia. Oggi, sulla scorta dell’esperienza, non possiamo farci trovare impreparati alla ripresa dell’anno scolastico a settembre.

Ne abbiamo parlato al question time tenutosi oggi alla Camera e rivolto al ministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibili, Enrico Giovannini.

Sino ad ora, abbiamo stanziato 2,74 miliardi di euro a sostegno delle imprese del trasporto pubblico locale per mancati ricavi e per programmare i servizi aggiuntivi con particolare attenzione ai collegamenti scolastici. Risorse ingenti che, come abbiamo ribadito al ministro Giovannini, non sono sufficienti se non si fanno un’accurata programmazione e un monitoraggio continuo con gli organi preposti, come le Prefetture, le Regioni e gli Enti locali. Vigileremo sui progressi e la programmazione sentendo, di volta in volta, associazioni, organizzazioni e gli enti locali affinché si giunga a settembre garantendo a tutti gli studenti di veder assicurato il loro diritto allo studio in efficienza e sicurezza. Ma, soprattutto, in presenza.
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Grazie al lungo lavoro di mediazione che abbiamo condotto nei mesi scorsi sul Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), siamo riusciti a far destinare alle regioni del Mezzogiorno almeno il 50 e l’80% delle risorse, rispettivamente, al rinnovo delle flotte di bus e al rafforzamento delle linee ferroviarie regionali.

Si tratta di vincoli di gran lunga superiori a quelli già previsti e che ora trovano conferma nella decisione del Ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili di stanziare 600 milioni di euro alle Regioni e alle Province Autonome per l’acquisto di bus di nuova generazione per il trasporto pubblico locale e 1,5 miliardi di euro per il potenziamento delle ferrovie regionali, fondi approvati dalla Conferenza Stato-Regioni. Risorse che dovranno essere spese nel periodo 2021-2026 per l’acquisto e il potenziamento di mezzi di ultima generazione a basso impatto ambientale come veicoli ad alimentazione elettrica, a metano o a idrogeno. 

Un risultato che ci riempie di orgoglio e che vede soddisfatte le nostre richieste. Ora bisogna fare in modo che gli Enti locali spendano le risorse assegnate e che vadano nella direzione di una concreta sostenibilità. Avremo città più vivibili e meno inquinate e, soprattutto, rafforziamo i collegamenti territoriali, riducendo le diseguaglianze tra le diverse aree del Paese.

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Grazie alle nostre misure previste nel Decreto Agosto, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, sono ora disponibili 1,15 miliardi di euro per la messa in sicurezza di ponti e viadotti e la realizzazione di nuove infrastrutture e relativa rete viaria.

Le risorse, che si articolano nel prossimo triennio, sono parte di un finanziamento per la messa in sicurezza della rete di Province e Città Metropolitane cominciata già nel 2018 e che complessivamente ammonta a 6,9 miliardi di euro. Si tratta di investimenti fondamentali e destinati a numerose attività come la progettazione, la verifica della sicurezza, il dissesto idrogeologico o la vulnerabilità sismica. Con questo decreto poniamo l’ultimo tassello a un processo di verifica e controllo di tutte le nostre infrastrutture, indispensabile per una mobilità sicura e efficiente.

Giungono in Puglia, così, oltre 17,6 milioni di euro per il 2021, circa 22,7 milioni nel 2022 e ulteriori 17,6 nel 2023 per un totale di 57,9 milioni di euro nel triennio, ovvero il 5% abbondante delle somme complessive stanziate. I finanziamenti maggiori arriveranno in Capitanata (15,2 milioni di euro), a cui segue la Terra di Bari con 11,5 milioni di euro, la provincia di Lecce con 9,5 milioni, circa 8,2 milioni sia nella BAT sia nel tarantino e, infine, 5,3 milioni di euro nel brindisino.
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Nell’ambito del parere al Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che individua una seconda tornata di commissari straordinari per la realizzazione di interventi infrastrutturali da realizzare ai sensi del Dl Semplificazioni, le commissioni Trasporti e Ambiente della Camera hanno indicato un ulteriore elenco di opere che necessitano di una determinante accelerazione. 

Tra queste, diverse interessano la Puglia: il Parco della Giustizia di Bari; la direttrice Manna-Camporeale che collega le due stazioni ferroviarie ad alta velocità Hirpinia e Foggia; il collegamento mediano Murgia-Pollino, inserito nel piano nazionale per il Sud e approvato dal Cipe nel 2011; l’estensione del commissariamento della SS 275 anche al secondo lotto fino a Santa Maria di Leuca; l’estensione del commissariamento della linea ferroviaria Bari-Napoli al lotto relativo al ‘Nodo Bari Nord’; il raccordo ferroviario dell’aeroporto di Brindisi. Infine, per quanto concerne la linea ferroviaria Roma-Napoli-Bari, il Parlamento chiede che il commissario svolga, ai fini della velocizzazione della realizzazione dell’infrastruttura, lo studio di fattibilità, la progettazione e la costruzione di una piattaforma logistica presso la stazione Hirpinia, per garantire l’intermodalità.

Parliamo di interventi infrastrutturali caratterizzati da un elevato grado di complessità progettuale, da una particolare difficoltà esecutiva o attuativa oppure, ancora, da complesse procedure tecnico-amministrative. Opere che, avendo un rilevante impatto sul tessuto socio-economico dei territori, necessitano della nomina di un Commissario straordinario che possa accelerarne l’attuazione come l’esempio virtuoso del ponte di Genova ci dimostra. Il Parlamento continuerà a porre l’attenzione su queste importanti opere e monitoreremo sia il lavoro dei commissari sia l’impegno assunto dal Governo Draghi, certi che si giungerà presto allo sblocco di situazioni spesso impantanatesi negli anni.
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Con la firma del decreto da parte del ministro Giancarlo Giorgetti, diventa operativa la norma che permetterà di acquistare un nuovo apparecchio televisivo in linea con le nuove tecnologie DVB-T2 grazie al bonus rottamazione tv.

Un risultato importante che conferma l’ottimo lavoro che avevamo fatto nell’ultima legge di bilancio in cui destinavamo il Bonus Tv a famiglie a basso reddito o che possedevano vecchi apparecchi non compatibili. 

L’attuale incentivo di 100 euro potrà essere utilizzato da tutti i cittadini senza limite di reddito, mentre potrà essere cumulato al bonus del 2020 purché in possesso degli stessi requisiti. Si tratta di un salto di qualità nel digitale terrestre sia in termini di efficienza sia in termini di qualità, con il passaggio all’HD. Le nuove tecnologie DVB-T2 porteranno, infatti, benefici concreti come la qualità video, l’aumento del numero delle tv connesse a internet e migliori servizi.


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Anche i lavoratori dei servizi aeroportuali di terra potranno contare sul fondo di solidarietà per il trasporto aereo e il sistema aeroportuale. Nel Dl Lavoro, infatti, il Governo Draghi ha inserito il riconoscimento dell’operatività anche in favore di coloro che avevano ottenuto i trattamenti salariali in deroga ma ne erano rimasti esclusi nel 2020.

Il settore del trasporto aereo è stato duramente penalizzato dalla pandemia, i cui effetti perdurano ancora oggi. La drammatica crisi che i lavoratori hanno dovuto fronteggiare è stata mitigata da ammortizzatori sociali come la cassa integrazione straordinaria e il Fondo Straordinario per il Trasporto Aereo. Lo stesso non era accaduto per i lavoratori aeroportuali di terra, in particolare per gli scali Brindisi, Catania e Napoli che non hanno potuto usufruire dell'integrazione del fondo per l’anno 2020 a causa di una interpretazione restrittiva della norma.

Con l’approvazione del Dl Lavoro, ristabiliamo un criterio di equità fra i lavoratori, sostenendo il reddito in una fase che resta difficile dal momento che non possiamo ancora considerarci fuori dalla pandemia.
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In arrivo nuove risorse per interventi di edilizia scolastica. Il Ministero dell’Istruzione ha infatti pubblicato, in questi giorni, l’avviso che mette a disposizione degli Enti locali delle Regioni del Centro-Sud, tra cui la Puglia, fondi pari a 130 milioni di euro per la messa in sicurezza di mense scolastiche e palestre, oltre che l’adeguamento di aree gioco e impianti sportivi esistenti a uso didattico. Obiettivo dei finanziamenti, una maggiore diffusione del tempo pieno e dell’attività motoria.

Per l’adeguamento delle palestre e delle aree gioco l’importo massimo finanziabile è di 350mila euro mentre per le mense scolastiche è di 200mila. Il Comune di Polignano può presentare al massimo due candidature per due diversi edifici scolastici, mentre la Città metropolitana di Bari potrà presentare fino a quattro candidature e quattro progetti. La scadenza per candidarsi al bando è fissata alle ore 15 del 5 agosto 2021. Il Piano ‘RiGenerazione Scuola’ continua spedito, con autorizzazioni di spesa complessive pari a 2,6 miliardi di euro da inizio anno. Possiamo davvero dire che la rigenerazione parte da Sud per irradiarsi in tutto il Paese.

Il Ministro dell’Istruzione ha firmato anche il decreto per l’individuazione dei criteri per l’assegnazione di 12,5 milioni, quale quota annua dell’otto per mille per interventi urgenti. Il relativo avviso verrà pubblicato nei prossimi giorni.
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