Emanuele Scagliusi
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Il bando per le 2.800 figure tecniche che saranno assunte nelle pubbliche amministrazioni del Sud è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Inizia un processo di rigenerazione della Pubblica Amministrazione nel Mezzogiorno, garantendo assunzioni e formazione delle professionalità necessarie alla gestione dei fondi strutturali del nuovo ciclo di Programmazione 2021-2027 e del Piano di Ripresa e Resilienza. A beneficiare saranno le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia che potranno assumere, con contratto di lavoro a tempo determinato, personale non dirigenziale in possesso di specifiche professionalità, nel limite massimo di 2.800 unitàper una durata non superiore ai 36 mesi.

Nell’ultima legge di bilancio abbiamo già previsto che il 50% di queste persone sarà stabilizzato attraverso concorso. Un lavoro che parte dal Governo Conte grazie all’impegno della Ministra Fabiana Dadone e al costante impegno del gruppo parlamentare del MoVimento 5 Stelle.

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Al via le domande per i contributi del Dpcm sulla rigenerazione urbana. Per il triennio 2021-2023, i Comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, non capoluogo di provincia, ed i comuni capoluogo di provincia o sede di città metropolitana, hanno facoltà di richiedere i contributi, per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale presentando apposita domanda al Ministero dell’interno - Direzione Centrale della finanza locale.

Ciascun comune può fare richiesta di contributo per uno o più interventi nel limite massimo di: 5 milioni di euro per i Comuni con popolazione da 15.000 a 49.999 abitanti; 10 milioni per i Comuni con popolazione da 50.000 a 100.000 abitanti e 20 milioni per i Comuni con popolazione superiore o uguale a 100.001 abitanti e per i comuni capoluogo di provincia o sede di città metropolitana. Per presentare la domanda i Comuni dovranno utilizzare esclusivamente la nuova Piattaforma di Gestione delle Linee di Finanziamento (GLF), integrata nel sistema di Monitoraggio delle Opere Pubbliche (MOP).


“Le risorse a disposizione sono pari a 150 milioni di euro per il 2021 e sono rivolte a tre tipologie di interventi – spiega la consigliera comunale Maria La Ghezza (M5S) – manutenzione per il riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti pubbliche per finalità di interesse pubblico; miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale e mobilità sostenibile. L’Amministrazione ha tempo sino al 4 giugno per fare domanda. Siamo certi – conclude La Ghezza (M5S) – che, almeno stavolta, non si perderà anche questa occasione messa a disposizione dal Governo”.

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Con un emendamento al Milleproroghe, a prima firma del deputato Ceccanti (PD), si pone la parola fine all’annosa querelle della ferrovia Bari-Bitritto. La maggioranza di Governo ha infatti dipanato la competenza sui 9,1 km di binari terminati a fine 2018 e da allora chiusi. I lavori sono stati effettuati da FAL (Ferrovie Appulo-Lucane) che, però, gestisce una rete a scartamento ridotto non interconnessa a RFI e che, pertanto, non poteva farsene carico. Il tavolo aperto dalla Regione Puglia con RFI, nel frattempo, si era arenato sul problema dei costi di gestione. Ora l’emendamento che prevede che le linee ferroviarie regionali a scartamento ordinario “che assicurano un diretto collegamento con le Città metropolitane per le quali non sia stata ancora autorizzata la messa in servizio” debbano essere trasferite al gestore della rete nazionale, senza ulteriori aggiuntivi finanziamenti statali.

È un tema su cui stavamo lavorando da tempo con il ministero dei Trasporti ed è molto importante per l’Area metropolitana di Bari trattandosi di una vera e propria metropolitana di superficie. Adesso la Bari-Bitritto potrà essere affidata a Rfi e per la manutenzione si utilizzeranno i fondi del Contratto di programma. Siamo soddisfatti del lavoro portato avanti in maniera comune e ringraziamo il collega Ceccanti.

Il progetto della ferrovia Bari-Bitritto nasce nel lontano 1986 e ha visto un lungo iter realizzativo delle opere, conclusosi solo nel 2018. Sono state realizzate due stazioni (Bitritto e Carbonara), due fermate (Lamasinata e Loseto) nonché lo Stadio San Nicola per agevolare l’afflusso di pubblico alle manifestazioni sportive o ai concerti che, ad oggi, avviene esclusivamente con i mezzi stradali privati e pubblici, con relativi ingorghi. Il servizio sarà garantito da Trenitalia nell’ambito del contratto di servizio con la Regione Puglia e per poter effettuare collegamenti ogni 15 minuti saranno necessari circa un milione di euro l’anno.
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Durante la discussione del decreto Milleproroghe è stato finalmente posto rimedio all’annosa questione dell’obbligo della patente per alcuni motori per la nautica da diporto. Un emendamento a mia prima firma, infatti, modifica definitivamente la norma, innalzando a 900 cc il limite di cilindrata per i motori a due tempi a iniezione diretta di carburante ai fini dell’obbligo di patente nautica.

Finalmente non serviranno più ulteriori proroghe. In questo modo, agevoliamo gli operatori economici che hanno investito nell'acquisto di piccole unità, consentendogli di esercitare a pieno la propria attività commerciale, noleggiando anche a persone che non sono in possesso della patente nautica.

Durante la discussione del decreto Milleproroghe alla Camera sono stati approvati altri tre emendamenti in merito all’ecobonus. Si stabilisce che le risorse destinate agli incentivi, ma non spese nell’anno corrente, siano assicurate nell’anno successivo. Inoltre, tutte le somme recuperate dal maggior costo della auto più inquinanti verranno utilizzate per incentivare l’acquisto di auto ibride ed elettriche.

In pratica, con l’approvazione di queste modifiche facciamo sì che venga utilizzata la parte accumulata dal malus esclusivamente per il bonus relativo all’acquisto di auto meno inquinanti. Infine, intervenendo sulle soglie per accedere ai bonus, imponendo un limite più basso di emissioni, orientiamo il mercato (produttori e consumatori) verso l'acquisto di autovetture con impatto minore sull’ambiente. Siamo fieri di continuare a lavorare e ottenere risultanti importanti per ridare fiato alle nostre città e favorire la riconversione ecologica del parco di veicoli circolanti nel nostro Paese.
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Per il MoVimento 5 Stelle è stata una settimana molto particolare viste le dimissioni di Luigi Di Maio da capo politico. 

Con Luigi Di Maio il MoVimento 5 Stelle è divenuto la prima forza politica in Parlamento. Qualcosa di utopico e impensabile 10 anni fa, quando siamo nati. A lui va il nostro più sentito ringraziamento per tutto l’impegno, per la passione, per l’instancabile tenacia con cui ha portato avanti le nostre battaglie mettendoci sempre la faccia, nel bene e nel male, girando il lungo e in largo l’Italia in mille campagne elettorali. 

Polignano ha avuto l’onore e il piacere di ospitarlo più volte. Sia durante la kermesse letteraria del “Il Libro Possibile”, sia nell’evento su “La Trattativa”, il film di Sabina Guzzanti sulla trattativa Stato-Mafia, sia nel maggio 2017 durante la campagna elettorale alle elezioni comunali a sostegno di Maria La Ghezza, divenuta poi consigliera per il MoVimento 5 Stelle Polignano. 

Con lui come capo politico siamo divenuti forza di governo, ottenendo importanti risultati per la collettività e mantenendo diverse promesse che hanno migliorato la vita degli italiani: dal reddito di cittadinanza al decreto dignità, dallo Spazzacorrotti al decreto Clima, da quota 100 al taglio dei parlamentari (che ora qualcuno cerca di impedire). 

Abbiamo subito attacchi sin dal primo momento che Luigi si è sobbarcato con grande senso di responsabilità. Il percorso di crescita del MoVimento 5 Stelle ci ha posto dinanzi nuove sfide. Ora occorre restare uniti, guardare avanti con ottimismo per continuare a costruire il futuro, con senso di responsabilità e nel solo interesse dei cittadini: nostro faro da sempre! 

C’è ancora molto da fare. Gli impegni presi con i cittadini intendiamo rispettarli, come abbiamo sempre fatto. Il MoVimento 5 Stelle andrà avanti e ripartirà con gli Stati Generali di marzo che saranno un fondamentale momento di confronto in cui affronteremo tutte le questioni da risolvere, con trasparenza, schiettezza e onestà che ci hanno sempre contraddistinto. Mentre per il Governo non cambia assolutamente nulla, continueremo a sostenerlo come abbiamo fatto sino ad ora e siamo già al lavoro sul nuovo cronoprogramma. 

Auguriamo buon lavoro a Vito Crimi, il cui compito sarà molto importante in questa fase delicata ma siamo certi che saprà interpretare questo ruolo in maniera consona alle aspettative di tutti gli iscritti. Con lui, il M5S è in buone mani. 

Quali provvedimenti sono divenuti realtà sotto la guida politica di Luigi Di Maio? 

In appena 18 mesi, abbiamo realizzato molti punti del nostro programma. Certo, dobbiamo continuare a lavorare duramente per migliorare la qualità della vita degli italiani ma credo che abbiamo il diritto di essere giudicati al termine della Legislatura. Un tempo l’Aula discuteva della presunta nipote di Mubarak, oggi si parla di taglio del cuneo fiscale per i lavoratori italiani.

Concedetemi di elencare, però, alcune nostre proposte divenute realtà: reddito e pensione di cittadinanza; aliquota agevolata per le partite IVA; Quota 100; legge anticorruzione; abolizione della prescrizione; taglio delle pensioni d’oro; abolizione dei vitalizi dei parlamentari; 10.000 assunzioni nelle forze dell’ordine; 1 miliardo e mezzo di euro per il risarcimento ai risparmiatori truffati dalle banche; 1 miliardo di euro per l’innovazione; Decreto Dignità per i contratti stabili; istituzione della Class action; codice rosso per proteggere donne e bambini; stop a nuove trivellazioni nei nostri mari; ecobonus per le auto elettriche; 11 miliardi di euro contro il dissesto idrogeologico; aumento del tempo pieno nelle scuole del Sud; stop dell’aumento dell’IVA; decreto clima; legge salvamare; stop aumento pedaggi autostradali; 4 miliardi di euro per il green new deal; taglio del cuneo fiscale; stop alla pubblicità del gioco d’azzardo; aumento degli stipendi ai vigili del fuoco; assunzione di 50.000 insegnanti precari; taglio dei parlamentari. 

È stata anche la settimana della consacrazione di Antonella Laricchia come candidata presidente per il MoVimento 5 Stelle alle prossime elezioni regionali in Puglia. 

Nelle Regionarie 2020 svoltesi sulla piattaforma Rousseau, abbiamo dimostrato ancora una volta che quando si dà la libertà di scegliere agli elettori, in maniera libera e democratica, scelgono le donne senza alcuna necessità di ghettizzanti “quote rosa”. Ad Antonella Laricchia spetta l’arduo compito di mandare a casa Michele Emiliano e tutta la sua combriccola che hanno combinato disastri in Puglia, ad iniziare dall’agricoltura dove abbiamo perso centinaia di milioni di euro. Se pensiamo che il 50% dei posti di lavoro nella nostra regione si trovano nel comparto agroalimentare, si comprende l’importanza di questa nefasta gestione Emiliano. Un Governatore che ha pensato prima a fare la scalata al Partito Democratico (non riuscendoci) e poi alla sua rielezione facendo una campagna acquisti da “capogiro”: basti pensare che i suoi ex avversari Schittulli e Di Cagno Abbrescia ora stanno con lui! 

Su cosa avete lavorato in Commissione Trasporti alla Camera? 

Abbiamo esaminato due atti del Governo. Il primo riguarda lo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2017/2110, relativa a un sistema di ispezioni per l'esercizio in condizioni di sicurezza di navi Ro-Ro da passeggeri e di unità veloci da passeggeri adibite a servizi di linea, che modifica la direttiva 2009/16/CE e che abroga la direttiva 1999/35/CE. Il secondo inerente lo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2017/2108 che modifica la direttiva 2009/45/CE, relativa alle disposizioni e norme di sicurezza per le navi da passeggeri. La prossima settimana, invece, saranno discussi gli emendamenti al Dl Milleproroghe dove ho presentato, a mia prima firma, un emendamento sulla patente nautica envirude: norma attesa da tantissimi diportisti italiani. Nel Milleproroghe presenteremo anche un pacchetto di emendamenti sul bonus-malus auto elettriche per estendere l’incentivo dopo il successo dello scorso anno. 

Alla Camera avete concluso il provvedimento su Alitalia e sulla Banca Popolare di Bari. 

Per anni su Alitalia si sono susseguite mancate occasioni e scelte discutibili, sia dei cosiddetti "capitani coraggiosi" che non hanno salvato un bel nulla, sia di quei governi che hanno caricato sulle spalle dello Stato, e dunque dei contribuenti italiani, il conto di debiti e cassa integrazione della compagnia.

Adesso con l'ok della Camera alla legge di conversione su Alitalia abbiamo messo in campo soluzioni valide per scongiurare lo stop lavorativo della compagnia e salvaguardare i dipendenti dai licenziamenti e garantire il futuro della compagnia di bandiera.

Con il decreto-legge sulle misure di sostegno per il Mezzogiorno, invece, abbiamo sventato un disastro per il Sud Italia. Il provvedimento ha l’obiettivo di consolidare e rilanciare il sistema economico-sociale del Mezzogiorno, messo in pericolo dalla crisi della Banca Popolare di Bari, i cui risparmiatori sono tutelati grazie al nostro intervento. A tutte queste persone lo Stato presterà sempre ascolto e si impegnerà ad adottare tutte le misure del caso per eventuali forme di ristoro, nel caso in cui ci fosse bisogno. Lo abbiamo dimostrato già con l’istituzione del FIR, il Fondo Indennizzo Risparmiatori, con cui saranno rimborsati i risparmiatori truffati nel crac di altre banche. Quanto a Marco Jacobini, ex-presidente della Popolare di Bari, chiediamo al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella se ci sono gli estremi per la revoca dell’onorificenza di Cavaliere del lavoro. Questo titolo è uno schiaffo in faccia per tutti coloro che stanno soffrendo a causa di una gestione disastrosa e non etica dell’istituto di credito. Solo nel 2018, in piena crisi, il cda decideva un aumento dei compensi per tutti i membri del consiglio e i dirigenti, una manifestazione di cupidigia e insensibilità nei confronti dei cittadini raggirati. Altre ombre si addensano sulla vigilanza di Bankitalia, intervenuta nel commissariamento solamente a dicembre scorso. Con questo provvedimento mettiamo al sicuro il tessuto economico-sociale del Mezzogiorno, con l’obiettivo di salvaguardare sempre e comunque i risparmiatori defraudati.
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Sono state pubblicate dal Ministero dell’Istruzione le graduatorie del bando da 65,9 milioni di euro per un Piano straordinario per le verifiche dei solai e dei controsoffitti degli edifici pubblici adibiti a uso scolastico e per eventuali interventi urgenti sulle situazioni di criticità che emergeranno dalle indagini. Nello specifico, verranno finanziate 5.560 verifiche: 1.265 su edifici di Province e Città metropolitane e 4.295 su strutture scolastiche comunali. Tra le Regioni con il maggior numero di interventi finanziati spicca la Puglia (531), preceduta solo da Campania (943) e dalla Lombardia (568). Gli interventi candidati sono stati selezionati sulla base di precisi criteri: vetustà degli immobili, con particolare riferimento agli edifici costruiti prima del 1970; presenza all'interno di una zona sismica; popolazione scolastica coinvolta; assenza di finanziamento negli ultimi 5 anni per interventi strutturali o per indagini diagnostiche; eventuale quota di cofinanziamento. Lo stanziamento complessivo prevede 40 milioni che saranno utilizzati per le verifiche sui solai e 25,9 milioni che serviranno a eseguire i lavori più urgenti.

Nel Sudest barese giungerà un finanziamento complessivo che ammonta a 191mila euro destinato a 6 Comuni e che interesserà 26 edifici scolastici. Nel dettaglio, a Monopoli arriveranno 49mila euro cofinanziati con altri 56mila euro dedicati a 7 plessi. Stessa cifra e stesso numero di scuole interessate a Polignano che però non ha optato per il cofinanziamento. Ben 38mila euro, invece, a Conversano che il Comune cofinanzia con 72mila euro per 5 sedi scolastiche. A Gioia del Colle, poi andranno 31mila euro per 4 scuole, a Mola di Bari 14mila euro (cofinanziati da 10mila euro) per due plessi e, infine, 10mila euro a Castellana Grotte per le analisi in un unico istituto.

L’obiettivo primario è quello di verificare lo stato degli edifici scolastici, prevenire fenomeni di crollo di solai e controsoffitti e intervenire poi tempestivamente sulle criticità rilevate per garantire la sicurezza delle scuole.

Le cronache, anche recenti, ci riportano le notizie di crollo di intonaci dai soffitti delle scuole. Ed è per questo che siamo impegnati giorno dopo giorno per fare concretamente dell’edilizia scolastica una delle nostre priorità. Dobbiamo intervenire rapidamente per assicurare ai nostri studenti il diritto di formarsi e crescere in ambienti sicuri. Il primo passo è quello dell’analisi dello stato dell’arte per poi passare, quanto prima, alla soluzione delle criticità emerse dalla fase di studio.

CASTELLANA GROTTE

Anche Castellana Grotte potrà beneficiare di questi finanziamenti. Ad essere interessato sarà il Liceo Scientifico – Istituto Tecnico Tecnologico Luigi Dell’Erba, il cui plesso di via della Resistenza, costruito nel 1974 e che ospita 1.085 studenti, riceverà 10 mila euro per le indagini di controllo.

CONVERSANO

A Conversano giungeranno 38 mila euro destinati a 5 differenti edifici scolastici. L’Istituto che si è aggiudicato la cifra maggiore, pari a 10mila euro, è quello del San Benedetto, costruito nel 1965 e che ospita ben 981 studenti. Agli altri plessi andranno 7 mila euro ognuno cofinanziati in maniera differente: 21,2 mila euro alla scuola primaria Falcone del 1921 che accoglie 920 alunni; 25,6 mila euro al San Cosma (1985) con 400 studenti; 17 mila euro per la sicurezza dei 600 alunni della Carelli-Forlani di via Risorgimento (anno 1975) e, infine, 8,2 mila euro di cofinanziamento per la scuola primaria di via Firenze.

GIOIA DEL COLLE

A Gioia del Colle giungeranno 31 mila euro destinati a 4 differenti edifici scolastici. L’Istituto che si è aggiudicato la cifra maggiore, pari a 10mila euro, è quello del LS Canudo – LC Marone di via Roma, edificio del 1933 che ospita 210 studenti. Andranno 7mila a testa, invece, al plesso di via Eva del Losapio – San Filippo Neri; al Carano Mazzini in Aeroporto militare e al Carano Mazzini di via Moro.

MOLA DI BARI

Sono due gli istituti interessati nel Comune di Mola di Bari. Qui giungerà un ammontare di risorse complessivo pari a 14 mila euro, cofinanziati da 5 mila euro per ogni scuola. Le somme riguarderanno il plesso Eduardo De Filippo di via Enrico Toti, realizzato nel 1967, e che coinvolge 90 studenti e il De Amicis di via Mazzini, costruito nel 1971 e che ospita 75 alunni.

MONOPOLI

A Monopoli giungeranno ben 49mila euro destinati a 7 istituti che sono stati cofinanziati con 56mila euro. Il totale degli studenti interessati è pari a circa 3.500 appartenenti ai plessi Europa Libera, via Dieta, Carolina Bregante, Vincenza Sofo, Melvin Jones, via Gobetti e Melvin Jones in contrada Antonelli.

POLIGNANO

A Polignano giungeranno 49 mila euro destinati a 7 differenti edifici scolastici. Ad ogni plesso sono assegnate risorse pari a 7mila euro per questa fase di analisi. Si va dalla Sarnelli-DeDonato che ospita 1.102 studenti in una struttura realizzata nel 1970 agli 840 alunni della Rodari di via Vivarini del 1963; dai 580 alunni dell’Istituto Don Bosco (l’unico anteguerra, costruito nel 1930) ai 140 della Don Milani in contrada Chiesa Nuova (anno 1972) e della Don Tonino Bello in via Chiantera (1971) per finire con i 126 bambini della San Francesco D’Assisi (1985) e i 90 della Collodi di via Rodolovich (1961) temporaneamente chiusa proprio per lavori di ristrutturazione.
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Il 2019 si è concluso con la Legge di Bilancio. Come si è aperto, invece, il 2020? 

In tema di Trasporti, sicuramente con i pedaggi autostradali che non sono aumentati, neppure quest’anno: un risultato del lavoro portato avanti dal MoVimento 5 Stelle. Grazie ad una norma contenuta nel Decreto Genova, infatti, e fortemente voluta dall’ex ministro Danilo Toninelli, anche nel 2020 le tariffe autostradali rimarranno invariate scongiurando l’ennesimo aumento ai danni delle tasche degli automobilisti. 

Il percorso di revoca delle concessioni ai Benetton, intanto, è iniziato. 

Il MoVimento 5 Stelle non intende fare sconti a nessuno! Metteremo fine ai profitti fatti sulla pelle degli italiani e di chi li ha ingannati. Grazie al decreto Milleproroghe, infatti, diamo finalmente inizio al percorso che ci permetterà di revocare le concessioni autostradali ai Benetton. Finalmente lo Stato – e quindi i cittadini italiani – può riprendersi infrastrutture centrali per gli interessi del Paese, rimaste troppo a lungo nelle mani di amministratori disonesti. Chi si è concentrato più sui guadagni che sulla sicurezza delle persone, infatti, non può continuare a gestire 3000 chilometri di strade, viadotti e gallerie. 

La revoca delle concessioni non mette in alcun modo a rischio la stabilità dei dipendenti ed i loro posti di lavoro. Affermare il contrario è una menzogna! Chi lavora per la rete autostradale continuerà a farlo, ma con un altro gestore. Ci sarà un passaggio di cantiere con un amministratore più attento alla sicurezza degli italiani e che faccia finalmente il proprio dovere, a differenza di chi per tutti questi anni si è preso gioco dei cittadini onesti. 

Daremo vita ad un nuovo corso, con una nuova gestione di strade e viadotti, mirata all’ammodernamento delle strutture e alla manutenzione, per evitare che tragedie come quella del ponte Morandi si ripetano. 

Le accuse che muovete verso i Benetton sono pesanti. 

Parliamo di una società privata che è riuscita a costruire un impero grazie alla gestione della rete autostradale italiana e a evitare disturbi nominando ex ministri, sottosegretari, parlamentari e manager di Stato nei Consigli di amministrazione delle proprie concessionarie. 

I Benetton e le loro controllate, negli ultimi 13 anni, hanno fatto il bello e il cattivo tempo con i soldi dei cittadini e il consenso della politica. Una classe dirigente corrotta e allettata dalle cospicue offerte economiche della famiglia di Ponzano Veneto, che per riempire le proprie tasche ha messo in secondo piano manutenzione e tutele per gli automobilisti. 

Questo gruppo è ancora tra i soci ordinari di numerose fondazioni politiche e think tank, tra cui Italiadecide, l’associazione fondata e guidata dall’ex Presidente della Camera Luciano Violante, Aspen, think tank pieno zeppo di politici e presieduto dall’ex ministro dell’economia Giulio Tremonti e l’Ispi, Istituto per gli studi di politica internazionale. 

Dal M5S vi è la piena condanna di questo comportamento deprecabile, che oltre a ingannare milioni di italiani onesti, ha avuto come diretta conseguenza il crollo di ponti e viadotti. Decide di vittime innocenti hanno pagato. Ora diciamo basta. E non basta, di certo, la “maximulta” di cui si è vociferato. 

Il 2020 ha coinciso con un brusco e tetro risveglio: una possibile Terza Guerra Mondiale. 

Dopo 5 anni in Commissione Esteri, condivido appieno la linea di Luigi Di Maio: ora è il momento di scommettere sul dialogo! Le vicende che hanno riguardato l’Iran e la Libia ci hanno riportato a ricordi di un passato di guerra, un passato non lontano, che ci parla di distruzione, di morti, di paura. E che rinnova una paura che nessuno di noi vorrebbe vivere. 

In entrambi gli scenari, pur con tutte le relative differenze e specificità, il faro che ci guida è sempre e solo un’unica, semplice verità: la guerra genera altra guerra, la violenza chiama altra violenza, la morte altra morte. 

Ora non è più il tempo di rischiare morte, terrorismo, ondate migratorie insostenibili, ora è il momento di scommettere sul dialogo, sulla diplomazia e sulle soluzioni politiche. Il dialogo crea, il dialogo è per chi sa costruire e, come forza di governo, questa è la risposta che scegliamo per l’Italia.

Del resto, la nostra Costituzione all’articolo 11 parla chiaro!

Con l’ultima rendicontazione, le restituzioni volontarie tue e di Giuseppe L’Abbate hanno superato il mezzo milione di euro. Qual è l’ultimo progetto che avete sostenuto? 

Si tratta di #FacciamoEcoScuola con cui portiamo la sostenibilità in classe. Che si tratti di interventi di isolamento termico o l’installazione di pannelli solari, che si punti a riciclare meglio i rifiuti o a risparmiare acqua. O ancora: messa in sicurezza degli spazi, rimozione di amianto, iniziative per la mobilità sostenibile, percorso di educazione ambientale, piantumazione di alberi, creazione di orti scolastici e giornate di sensibilizzazione e attivismo ambientale. Tutti questi obiettivi e tanti altri possono essere raggiunti dalle scuole italiane che potranno ricevere sino a 20.000 euro partecipando a questa iniziativa finanziata con le restituzioni degli stipendi dei portavoce del MoVimento 5 Stelle.

Per presentare il progetto è sufficiente compilare l’apposito form e allegare la documentazione richiesta entro il 29 febbraio. Attraverso l’infaticabile consigliera 5 Stelle Maria La Ghezza, inviteremo le scuole di Polignano a cogliere questa occasione. 

Grande spazio nel dibattito pubblico ha preso la riforma Bonafede sulla prescrizione. 

In Italia, per i reati commessi fino alla fine dello scorso anno migliaia di processi si chiudevano in un nulla di fatto a causa della prescrizione dei reati contestati. Con la riforma voluta dal ministro Bonafede (M5S), per i reati commessi a partire dal 1° gennaio scorso, la prescrizione si ferma dopo la sentenza di primo grado. In questo modo, una volta che la magistratura si è pronunciata, si va fino in fondo. È un passo importante per la giustizia del nostro Paese: grazie al M5S chi sbaglia non sarà più salvato dalla prescrizione. Mai più impuniti! 

Tra le notizie positive di questo inizio 2020, c’è sicuramente il taglio del cuneo fiscale. 

Più soldi nella busta paga dei lavoratori. L’Italia deve ripartire dal lavoro. Per rilanciare l’economia, infatti, è necessario avere maggiore riguardo nei confronti di chi porta avanti il Paese svolgendo con impegno la propria attività. 

Abbiamo finalmente messo i lavoratori al centro della politica e gettato le basi per un welfare migliore, più attento alle esigenze delle persone. Grazie ai 3 miliardi stanziati per il taglio del cuneo fiscale, tutti i lavoratori vedranno aumentare la propria retribuzione in busta paga. Da qui vogliamo partire per realizzare la trasformazione sociale di cui abbiamo sempre parlato, non un traguardo ma un primo passo concreto verso un futuro migliore. 

I dati, del resto, sono positivi.

In Italia nell’ultimo anno, infatti, è aumentato il numero degli occupati: a novembre 2019 sono stati 285mila in più (+1,2%). Un dato rilevato dall’Istat che ha certificato che il posto fisso non è più una chimera e il merito è delle politiche che abbiamo portato avanti come MoVimento 5 Stelle.

Che la strada intrapresa con il Decreto Dignità, il Reddito di Cittadinanza e Quota 100 fosse quella giusta lo abbiamo sempre sostenuto: ora l’Istat ci dà ragione smentendo, numeri alla mano, chi ha creato fantasiose narrazioni al solo scopo di attaccarci.
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Nel 2020 le famiglie risparmieranno fino a 125€ sulle bollette di luce e gas, grazie ad una diminuzione di -5,4% delle bollette di energia elettrica ed un sostanziale stallo di quelle gas (+0,8%): se andiamo a calcolare i risparmi complessivi del periodo 1 aprile 2019 – 31 marzo 2020 arriviamo a 16 euro per l'energia elettrica e ben 109 euro per il gas, prendendo a riferimento una famiglia tipo servita nel mercato tutelato. Questo nonostante gli aumenti degli ultimi tre mesi del 2019, che ci avevano messo in allerta.

Ad ottobre infatti avevamo interrogato il ministro Patuanelli per capire a quanto ammontassero le cosiddette giacenze di cassa, quel tesoretto che può consentire all'autorità competente, l'Arera, di rivedere le bollette di luce e gas. Siccome la cassa ammontava a 3 miliardi di euro, una somma ben più alta dei 2 miliardi necessari per mantenere i conti in sicurezza, c'era tutto lo spazio per intervenire a favore di famiglie ed imprese e così è stato fatto. Posto che Arera sia un'autorità indipendente, il nostro intervento è servito ad indicare una via favorevole ai cittadini.

Nel comunicato dell'Autorità si precisa che si sono potuti abbassare gli oneri generali della bolletta grazie al buon andamento della gestione dei conti di cassa, che di fatto significa aver messo mano a quelle giacenze miliardarie di cui abbiamo chiesto conto poche settimane fa. Nello stesso comunicato Arera riconosce l'importanza anche di un altro intervento del Parlamento, approvato definitivamente nel decreto fiscale di pochi giorni fa: si tratta dell'automatismo che scatterà dal 2021 per il bonus energia a favore delle famiglie a più basso reddito, una misura sociale decisiva e ad oggi poco utilizzata anche da chi ne avrebbe diritto. Grazie al nostro intervento tutti gli aventi diritto riceveranno il bonus in automatico.

Naturalmente non tutti i problemi delle bollette sono stati risolti: le riduzioni di inizio 2020 e dell'ultimo anno riguardano il mercato tutelato e non è detto che abbiano ripercussioni sulle bollette del mercato libero, tema che avevamo già evidenziato al ministro Patuanelli.

Il punto è semplice: la fine del mercato tutelato potrebbe portare ad un mercato dell'energia completamente liberalizzato nel quale sarà più complesso bilanciare gli aumenti e la diminuzione della componente legata agli oneri rispetto al costo della materia prima energetica, con il rischio di fluttuazioni molto preoccupanti per le tasche dei cittadini. Ben venga dunque il rinvio al 2022 della fine del mercato tutelato: noi intanto continueremo a vigilare perché ogni singolo euro a disposizione venga utilizzato per ridurre le bollette degli italiani.
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Trovato l’accordo tra il Ministero dei Trasporti, il Ministero dello Sviluppo economico e quello dell’Economia e delle Finanze per la ripartizione dei fondi per il finanziamento del Piano Strategico nazionale della Mobilità Sostenibile. Stanziati 100 milioni di euro per il 2019 e 150 milioni di euro annui dal 2020 al 2033 che consentiranno a Regioni e Comuni italiani di acquistare nuovi veicoli per il trasporto pubblico locale e relative infrastrutture, aumentando la presenza di autobus ecologici sulle strade.

Alla Puglia sono destinati 5,4 milioni di euro per il 2019 e ben 8,1 milioni di euro per ogni anno successivo sino al 2033 per un totale di 119,4 milioni di euro. Alla Basilicata, invece, spettano 2,4 milioni per l’anno in corso e 3,6 milioni di euro per gli anni a venire per una cifra complessiva pari a 52,6 milioni.

Si tratta di un intervento necessario per ridurre l’età media del parco circolante di bus e treni e contemporaneamente diminuire le emissioni e migliorare la qualità del servizio di trasporto pubblica. La nostra idea di futuro prevede una riduzione generale dei mezzi privati e la sostituzione di quelli più inquinanti con altri ad alimentazione alternativa: per fare questo bisogna investire risorse nel trasporto pubblico e nello specifico in mezzi sostenibili e più efficienti. In questo modo sarà più facile favorire i cittadini nella scelta di lasciare la propria auto e usare modalità alternative. Ecco perché anche nella Legge di Bilancio abbiamo previsto l’obbligo, dal 1° gennaio 2020, per tutti gli Enti Pubblici che devono rinnovare il parco autobus di acquistare o noleggiare almeno il 50% di nuovi veicoli ad energia elettrica o ibrida, o alimentati a idrogeno.
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Nelle prossime ore, la Legge di Bilancio 2020 sarà approvata anche dalla Camera divenendo definitiva e chiudendo i lavori parlamentari del 2019. Cosa è stato previsto all’interno della Manovra sui temi inerenti la tua Commissione? 


Innanzitutto puntiamo ad un modello urbano della città intelligente, inclusiva e sostenibile ovvero la cosiddetta Smart City. Per questo dotiamo di un fondo pari a 853,81 milioni di euro per gli anni dal 2020 al 2033 il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare.

A proposito di Comuni, quali misure sono dedicate loro?

Per i Comuni, dal 2020 al 2024, abbiamo previsto massimo 500 milioni di euro annui per investimenti destinati ad opere pubbliche in materia di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile. Abbiamo incrementato da 4,9 a 8,8 miliardi di euro le risorse per la realizzazione di opere pubbliche per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio e abbiamo dotato di 400 milioni di euro un fondo per investimenti (per ogni anno dal 2025 al 2034) nei settori dell'edilizia pubblica, della manutenzione della rete viaria, del dissesto idrogeologico, della prevenzione del rischio sismico e della valorizzazione dei beni culturali e ambientali. Inoltre, abbiamo destinato fino a 2,78 miliardi di euro per gli anni dal 2020 al 2034 come contributi alla spesa per interventi di messa in sicurezza del territorio, di edifici pubblici e di strade, ponti e viadotti.

Un’attenzione speciale ha giustamente meritato la Città di Genova.

Per una realtà martoriata dagli ultimi avvenimenti come Genova abbiamo previsto che il programma straordinario di investimenti urgenti per la ripresa e lo sviluppo del porto e delle relative infrastrutture di accessibilità si estenda anche ai lavori di messa in sicurezza e adeguamento idraulico del rio Molinassi e del rio Cantarena. Inoltre, prevediamo la razionalizzazione dell'accessibilità dell'area portuale industriale di Sestri Ponente (480 milioni di euro per gli anni 2020-2024).

Per le province e le città metropolitane?

In Legge di Bilancio stanziamento contributi aggiuntivi, per un importo complessivo di 6,1 miliardi di euro per il periodo 2020-2034, finalizzato ad interventi straordinari di manutenzione della rete viaria, messa in sicurezza delle strade e manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico delle scuole.

Per quanto concerne il trasporto pubblico invece?

Per il trasporto pubblico locale prevediamo il finanziamento della linea 2 della metropolitana di Torino per complessivi 828 milioni di euro; l’equiparazione dei monopattini elettrici ai velocipedi; l’istituzione di un fondo di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024 finalizzato a finanziare la realizzazione di nuove piste ciclabili urbane.
Mentre sul capitolo “intermodalità” si prevede un finanziamento di 20 milioni di euro per l'anno 2021 per il miglioramento della catena intermodale e il decongestionamento della rete viaria (marebonus) nonché 14 milioni di euro per l'anno 2020 e di 5 milioni di euro per l'anno 2021 per lo sviluppo del sistema di trasporto intermodale (ferrobonus).

L’importante campagna di assunzioni degli Enti pubblici coinvolge anche il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Assumiamo, infatti, fino a 50 unità di personale a tempo indeterminato di livello dirigenziale in aggiunta alle assunzioni già previste nell’anno 2020.

Infine gli eventi sportivi.

Un miliardo di euro per il periodo 2020-2026, per la realizzazione di interventi, nei territori delle Regioni Lombardia e Veneto, e delle province di Trento e Bolzano, e 15 milioni di euro per gli anni 2020-2021 per il completamento del polo metropolitano M1 – M5 di Cinisello - Monza Bettola, in connessione allo svolgimento delle Olimpiadi invernali 2026; 50 milioni di euro per il periodo 2020-2022, per la realizzazione di interventi nel territorio della Regione Lazio, connessi allo svolgimento della Ryder Cup 2020.

Una “menzione speciale” meritano gli interventi previsti a favore delle imprese del Sud Italia.
Proroghiamo il “Bonus Sud”, il credito di imposta a favore dei titolari di reddito di impresa che acquisiscono beni strumentali nuovi destinati a strutture situate in Puglia. Nasce “Cresci al Sud”, un fondo a sostegno della competitività e della crescita dimensionale delle piccole e medie imprese, aventi sede legale e attività produttiva in Puglia e nelle altre regioni meridionali: il fondo avrà durata 12 anni e sarà dotato di un finanziamento pari a 250 milioni di euro, ripartiti in una tranche da 150 milioni di euro per l’anno 2020 e 100 milioni di euro per il 2021. Infine, il “Bonus Investimenti Sud”: credito d’imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo effettuati nelle regioni del Mezzogiorno pari al 50% della spesa incrementale.

Quali altre misure per le imprese italiane?
La Legge di Bilancio prevede Impresa 4.0, ovvero il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali, rivolto alle imprese che effettuano investimenti in beni materiali strumentali nuovi alle quali viene riconosciuto un credito d’imposta utilizzabile in compensazione.

Il Credito d’imposta è previsto anche per investimenti in ricerca, innovazione tecnologica e altre attività innovative per la competitività delle imprese, finalizzato ad accrescere la competitività del sistema produttivo attraverso incentivi che favoriscono l’innovazione delle imprese tramite gli investimenti in ricerca e sviluppo, in innovazione tecnologica ed altre attività innovative.

Proroghiamo la disciplina del credito d’imposta formazione 4.0: formazione del personale dipendente per acquisire competenze rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale prevista dal “Piano Nazionale Impresa 4.0”, applicabile soprattutto alle piccole imprese.

Infine, a favore dell’economia circolare, un credito di imposta green del 10%: per gli anni dal 2020 al 2022 per le imprese che hanno investito a partire dal 1 gennaio 2017 in macchinari e software, facenti parte di un progetto di trasformazione tecnologica con un determinato obiettivo ambientale.


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Proprio in queste ore si sta votando il Team del Futuro e tu sei candidato nella squadra del Facilitatore Agostino Santillo. Parlaci di questa riorganizzazione interna del MoVimento 5 Stelle.
La nostra squadra si propone di guidare il M5s verso il futuro nell’area dei trasporti e delle infrastrutture. Tutti i portavoce vantano ampia esperienza nel settore, sia a livello politico che professionale, ed è completata da cinque esperti di elevatissimo profilo.

Il Facilitatore è Agostino Santillo, capogruppo M5S in Commissione Infrastrutture, Trasporti e Comunicazioni e Vicepresidente del Gruppo Parlamentare M5S al Senato. Ingegnere, si occuperà direttamente delle tematiche attinenti settori in cui ha maturato esperienza professionale e parlamentare come Lavori Pubblici, infrastrutture idriche, difesa del suolo, porti, intermodalità.

Portavoce Regionale è Simone Verni, consigliere lombardo da marzo 2018. Nella scorsa legislatura ha ricoperto l’incarico di Rappresentante dei Viaggiatori alla Conferenza regionale TPL. Laureato in scienze politiche comparate e cultura europea.

Portavoce Comunale è Roberto Malanca, consigliere della Città di Torino da giugno 2016, presidente della commissione trasporti e viabilità dal 2019, già presidente della Commissione Speciale sui Servizi Pubblici Locali nonché membro della Commissione Servizi Pubblici Locali del’ANCI. Dal 2008 imprenditore nel settore del commercio al dettaglio.

Il team esperti è composto, invece, dalla prof.ssa Cristina Pronello, esperta in organizzazione e pianificazione dei trasporti e delle infrastrutture, professore ordinario del Politecnico di Torino e della Sorbonne Universités – Utc dove è titolare della cattedra di “Sistemi di trasporto intelligenti e dinamiche territoriali”. Già presidente dell’Autorità Regionale dei Trasporti della Regione Piemonte e ora membro del CdA di Ferrovie dello Stato Italiane SpA. Da Patrizia Terzoni, esperta di problematiche di interferenza delle infrastrutture sul territorio e nell'edilizia pubblica. Laureata in Ingegneria Ambiente e Territorio. Portavoce alla Camera dei Deputati. Da Alessandra Manzin, esperta nel sistema legislativo di competenza del Ministero delle Infrastrutture e trasporti, già legislativo del gruppo M5S della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati. Docente a chiamata su norme per la trasparenza della Pubblica Amministrazione e anticorruzione. Consulente per enti locali sui temi del miglioramento organizzativo. Dal prof. Fulvio Simonelli, docente di ingegneria dei Trasporti presso l'Università degli Studi Federico II di Napoli, autore di oltre 60 pubblicazioni per la quasi totalità internazionali, molte delle quali sulle più prestigiose riviste di settore. Infine, Ugo Vestri, laurea in Scienze Economico-Marittime, sperto in trasporto marittimo Ex-Ufficiale del Corpo delle Capitanerie di Porto presso la Capitaneria di Porto di Napoli, attualmente Dirigente dell’Ufficio Security, safety ed ordinarie della Autorità di Sistema Portuale del Mare Tirreno Centrale.

Attendiamo il verdetto degli Attivisti iscritti sulla piattaforma Rousseau.


Con il Decreto Sisma si è assistito al più grande taglio avvenuto a Montecitorio. Di cosa si tratta? 


Ben 100 milioni di euro di tagli alla Camera dei Deputati sono stati destinati per le aree terremotate: si tratta della più grande restituzione che Montecitorio abbia mai fatto. Questi fondi, risparmiati grazie agli uffici della Camera e all’impegno di tutte le forze politiche, andranno all’area del sisma del Centro Italia 2016: 50 milioni alla cabina di regia per rilanciare lo sviluppo socio-economico e produttivo dell’area del cratere; circa 26 milioni ai Comuni con meno di 30mila abitanti per progetti immediatamente cantierabili fino a 200mila euro; il resto a disposizione del Commissario straordinario per ricostruire le aree danneggiate.
Alla Camera è stato approvato il Decreto Istruzione. Quali le novità? 


Questo provvedimento getta le basi per un sistema scolastico, universitario e di ricerca più giusto ed efficiente, in grado di andare nella direzione della qualità e dell’innovazione. Migliaia di docenti e ricercatori saranno assunti con contratti stabili. E questo vuol dire più qualità della didattica e un sistema più capace di attrarre i migliori. Ma le misure introdotte dal testo che ora passa al vaglio del Senato sono tante.

Tra queste: due concorsi per assumere in totale 48.000 insegnanti; abilitazione all’insegnamento per coloro che, pur non superando il concorso, avranno ottenuto un punteggio di 7 su 10; 9.000 posti di lavoro in più liberati da Quota 100; call veloce per tutti i vincitori, idonei e iscritti alle Graduatorie a esaurimento, che potranno insegnare in un’altra Regione; Stabilizzazione dei ricercatori, indipendentemente dall’Ente con cui hanno lavorato; estensione da 6 a 9 anni dell’abilitazione scientifica nazionale per 30.000 aspiranti professori universitari; abolizione dell’obbligo di rivolgersi al Mepa per l’acquisto di strumenti utili alla ricerca pubblica.


È stato approvato anche il Decreto Fiscale. Cosa prevede? 


Tra le tante misure previste con questo provvedimento troviamo la lotta all’evasione, premiando chi utilizza la moneta elettronica con la cosiddetta “lotteria della befana” e aumentando le confische per i grandi evasori. Abbassiamo l’IVA per i prodotti dell’igiene femminile sostenibili e per l’acquisto di auto elettriche/ibride per le persone con disabilità; abbassiamo il costo dell’assicurazione auto consentendo il trasferimento della fascia tra i veicoli posseduti in un’unica famiglia; mettiamo un tetto agli interessi di mora e agli altri interessi applicati dalla Pubblica Amministrazione.

Inoltre, contrastiamo le cooperative spurie e le false imprese che ora non potranno evadere i contributi dei loro dipendenti nonché attenuiamo l’applicazione dell’IVA sulle autoscuole e facciamo in modo che non ci sia la retroattività. In più sosteniamo l’edilizia scolastica attraverso un fondo specifico da 10 milioni di euro istituito presso la Presidenza del Consiglio, paghiamo gli straordinari dei Vigili del Fuoco, facciamo pagare l’IMU finalmente anche alle piattaforme petrolifere sinora esenti.

Infine, abbiamo approvato l’emendamento per l’ok alla moratoria fino al 6 marzo 2020 per chi non ha installato i seggiolini anti-abbandono in auto. Lo stanziamento previsto nel 2020 per le agevolazioni sotto forma di credito di imposta sale da 1 a 5 milioni di euro. La misura sui seggiolini anti-abbandono è importante per la sicurezza dei piccoli, ma rappresenta anche un costo per le famiglie. Fondamentale dunque dare a tutti la possibilità di acquistare i dispostivi.


Bari ha ospitato per la prima volta il MECSPE. 


Con la collega Francesca Galizia e la consigliera regionale Antonella Laricchia (M5S) ho partecipato a questo evento fieristico, un’occasione per scoprire l’eccellenza di tutta la filiera per una fabbrica intelligente attraverso percorsi dedicati ai temi chiave dell’innovazione e della trasformazione digitale. Le imprese italiane diventano, giorno dopo giorno, sempre più digitali e interconnesse. La quarta rivoluzione industriale è già iniziata anche in Italia e le aziende che riescono a coglierne le opportunità, riescono a ridurre gli sprechi, migliorare la qualità del lavoro, la produttività e i ricavi della propria attività.

Testimonianza ne è il fatto che, proprio nell’ambito dell’evento fieristico e grazie all’iniziativa di Sinergitaly, abbiamo riconosciuto a tante aziende un attestato di benemerenza per gli ottimi risultati raggiunti nel loro settore. Il percorso di digitalizzazione del nostro Paese è ancora lungo ma è già iniziato. Con il Piano nazionale Impresa 4.0 sono state potenziate e indirizzate, in una logica 4.0, tutte le misure che si sono rilevate efficaci e ne sono state previste di nuove.


L’Italia però sconta un grave ritardo in tema di digitalizzazione. 


Un ritardo che continua a penalizzarci fortemente purtroppo. L’indice di digitalizzazione dell’economia e della società 2019, mette in luce questo ritardo mettendo il nostro Paese al numero 24 della classifica fra i 28 Stati membri dell’Ue. Tutto questo impone una forte accelerazione dei lavori di quest’opera strategica che coinvolge circa 7.450 comuni.

Dopo aver ascoltato in commissione Open Fiber e Infratel per capire le ragioni di questo ritardo sui lavori per la fibra nei Comuni previsti dal piano BUL, relativo alle aree bianche, ci siamo adoperati per imprimere una svolta ulteriore alla fibra ultraveloce nel Paese.

In vista della prima riunione del Comitato Banda Ultra Larga (Cobul) presieduto dalla Ministra Pisano, che si terrà il prossimo 19 dicembre per rilanciare i lavori nelle aree bianche e sbloccare i fondi per le aree grigie del Paese e i voucher per la connettività di cittadini e piccole e medie imprese, in commissione Trasporti abbiamo agito in questa direzione.

Infatti, con una risoluzione di maggioranza a mia prima firma, il governo si impegna a dare l’impulso necessario sulla copertura in fibra sull’intero territorio italiano, a introdurre tutte le misure (inclusi i voucher) che si ritengono più idonee e performanti per sostenere i clienti finali nell’acquisto dei servizi di connessione alla rete internet che siano ad almeno 100Mbps in download.
Si impegna anche a prevedere che le misure incentivanti siano fruibili per i cittadini, per le piccole e medie imprese, per gli istituti scolastici pubblici statali e per i centri per l’impiego attualmente, che attualmente sono privi di collegamento a banda ultralarga. Inoltre, nel rispetto del principio della neutralità tecnologica, queste misure saranno variabili in funzione della tecnologia impiegata e dei costi effettivamente sostenuti per l’attivazione dei servizi di connessione.

Non possiamo più permettere che nel nostro Paese ci siano ancora comuni e regioni con velocità diverse, o completamente privi di copertura in fibra e questo per noi è un altro passo verso la digitalizzazione del Paese.


Continuano, infine, gli scandali su Autostrade.. 


Lavori fatti in modo pessimo, certificazioni fasulle, collaudi inesistenti. E mazzette, per dare continuità ad una mangiatoia senza fine. Il programma tv Report ha raccontato un altro sconcertante scenario in merito ad Autostrade per l’Italia.

Su alcuni appalti si allunga l’ombra lunga della Camorra. La controllata dei Benetton si è costituita parte lesa nel processo che inizierà a giorni ma resta che, giorno dopo giorno, emergono scenari torbidi e inaccettabili sulla gestione delle nostre autostrade. Un sistema che va cambiato da capo a piedi, al più presto!

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