Emanuele Scagliusi
  • home
  • mi presento
  • attività
  • eventi
  • news
  • trasporti
  • osce
  • tirendiconto

categoria >



Insieme al nostro candidato premier Luigi Di Maio, al vice Presidente del Parlamento Europeo Fabio Massimo Castaldo e al parlamentare europeo Ignazio Corrao abbiamo scritto una lettera all’OSCE richiedendo la supervisione degli osservatori alle elezioni politiche della prossima primavera.
Intanto, pare che l'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa abbia intenzione di avallare la richiesta e venire in Italia per il monitoraggio elettorale. Ad inizio dicembre incontreranno tutti i gruppi politici.

La nostra delegazione M5S sarà ricevuta il 12 dicembre. Se nessuno dei partiti si opporrà, l’OSCE avrà tutta l’autonomia di poter venire a controllare la regolarità del voto. Nel frattempo, ci siamo sentiti in dovere di inviare loro una lettera in cui raccontiamo cosa è successo alle ultime regionali siciliane e altri casi eclatanti in altre regioni italiane per sollecitare la loro presenza. il problema del voto inquinato nel nostro Paese è cronico e resiste negli anni.

Nella lettera abbiamo anche sottolineato la necessità di un focus sulla situazione dei media e del tempo da loro dedicato ai vari gruppi politici. Infatti, è da mesi che osserviamo una certa riluttanza da parte delle principali emittenti televisive nazionali, pubbliche e private, nel rispettare i tempi di parola previsti per i vari gruppi politici.

Chi è per la democrazia e per la libertà di voto non può che avallare la nostra richiesta. Ci auguriamo vivamente che il Governo, cioè l’organo demandato a far richiesta ufficiale di osservatori OSCE, accolga favorevolmente la nostra risoluzione e inviti ufficialmente l’Organizzazione di cui mi pregio di far parte da più di quattro anni e per la quale ho già partecipato ai monitoraggi elettorali negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Serbia.



APPROFONDIMENTI
Risoluzione in Commissione Affari Costituzionali 7/01396
Lettera Inviata all'OSCE

Share on:


Oggi in Commissione Affari Esteri e Comunitari ho ricevuto risposta dal Governo in merito all’interrogazione, di cui vi ho parlato qualche giorno fa, relativa alla condanna a morte per il dott. Djalali, ricercatore iraniano arrestato per spionaggio dal regime di Teheran, che ha collaborato con l’Università Statale del Piemonte Orientale.

Il Governo ha fatto sapere che la Farnesina segue con attenzione il caso del dott. Djalali sin da gennaio 2017. Sostanzialmente, è stato sollevato il caso più volte con le autorità iraniane, sia a livello diplomatico che a livello politico. Ecco alcuni passaggi salienti della risposta: “[…] Il 28 ottobre scorso l’ambasciata d’Italia si è associata al passo congiunto effettuato dall’ambasciatore della Bulgaria (Paese che rappresenta in loco la Presidenza del Consiglio dell’Unione europea) presso il Dipartimento dei diritti umani del Ministero degli esteri iraniano. In tale occasione è stata evidenziata la preoccupazione dei Paesi e delle pubbliche opinioni dell’Unione Europea per la sentenza a morte recentemente comminata. Sono state anche ricordate la contrarietà dell’Unione europea alla pena di morte e l’espresso auspicio che si svolga un giusto processo, e che vengano consentite visite regolari al detenuto da parte dei conoscenti e familiari.” “Da parte iraniana è stato osservato che, sulla base delle informazioni ricevute dal potere giudiziario, si tratta di una questione di estrema sensibilità che attiene alla sicurezza nazionale. […] Gli interlocutori iraniani hanno peraltro sottolineato che si tratta di una sentenza di primo grado e che Djalali potrà far ricorso, aggiungendo che, per i casi di condanna a morte, sono previsti meccanismi di tutela aggiuntivi che contemplano anche l’intervento del capo del potere giudiziario.

Le autorità iraniane hanno inoltre assicurato che è in fase di organizzazione un incontro tra l’ambasciata interessata e in Consiglio supremo dei diritti umani del potere giudiziario per approfondire le denunce della famiglia del detenuto in base alle quali egli non avrebbe potuto beneficiare di un giusto processo, né gli sarebbe stato concesso di essere difeso dal suo avvocato di fiducia”.
La risposta si conclude con la promessa che “Il Governo continuerà, in stretto raccordo con i Paesi partner Unione europea, a sollevare la questione con le autorità di Teheran, ponendo enfasi sul legame tra il ricercatore e il nostro Paese e sui risvolti umanitari della vicenda.”

Eppure con l’Iran abbiamo buoni rapporti! Infatti, solo a luglio dell’anno scorso, il Ministro Delrio e il suo omologo iraniano Abbas Ahmad Akhoundi inaugurarono il Comitato Tecnico Congiunto Italia – Iran per lo sviluppo delle infrastrutture, i trasporti e l’edilizia.
 Ma quando si tratta di rapporti diplomatici che esulano da affari economici, questo Governo mostra tutta la sua remissività e la sua debolezza. Mi auguro che presto, molto presto vista l’urgenza della cosa, vengano date risposte alla famiglia del Dott. Djalali e venga finalmente trovata una soluzione che eviti il rischio di condanna a morte.

APPROFONDIMENTI
Ecco la risposta alla mia interrogazione 5/12564




Share on:


Come confermato dalla Farnesina nei giorni scorsi, il giudice di Teheran ha pronunciato la sentenza di condanna a morte contro Ahmadreza Djalali, un medico iraniano di 45 anni, ricercatore esperto di Medicina dei disastri e assistenza umanitaria presso l’Università del Piemonte Orientale di Novara. Il 24 aprile 2016 era stato arrestato e incarcerato nella prigione di Evin, vicino Teheran, con l’accusa di spionaggio. Il regime di Teheran lo accusa di "collaborazione con governi nemici".

La richiesta d’aiuto della moglie, che vive a Stoccolma con i due figli e si è rivolta al Governo svedese per la liberazione del Dott. Djalali, è stata sostenuta anche dall’Università del Piemonte Orientale, rilanciando la raccolta fondi per sostenere le spese legali della famiglia, e dalla Regione Piemonte che ha chiesto l’immediata revoca della sua condanna e la sua scarcerazione, sollecitando il Governo e l’Unione europea a intervenire presso le autorità iraniane. Personalmente ho depositato una interrogazione in commissione per sapere quali iniziative il Ministro degli Esteri stia mettendo in atto presso le sedi internazionali competenti e nei rapporti diplomatici bilaterali con l’Iran affinché il dottor Djalali venga scarcerato.

Stando a numerosi organi di stampa la sua unica colpa accertata è quella di aver collaborato all’estero con ricercatori italiani, israeliani, svedesi, americani e del Medio Oriente, per migliorare le capacità operative degli ospedali di quei paesi che soffrono la povertà e sono flagellati da guerre e disastri naturali, assicurano i medici che hanno lavorato con lui”. in carcere ha condotto tre scioperi della fame, e uno delle sete, per affermare la propria innocenza. Le sue condizioni di salute sembrano esser peggiorate velocemente. A suo favore, nei mesi scorsi, c'è stata una vera e propria mobilitazione internazionale, che ha portato alla raccolta di oltre 220 mila firme in tutto il mondo. Amnesty International ha avviato un'azione urgente e i figli di 5 e 14 anni, che vivono in Svezia con la mamma, si sono rivolti anche a Papa Francesco. Ritengo che questa situazione sia inacettabile e vada risolta nel più breve tempo possibile anche promuovendo un intervento dell'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini, a supporto dell’auspicata soluzione della vicenda.

APPROFONDIMENTI
5/12564 Interrogazione a risposta in Commissione Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
Share on:
  • ← Previous post
  • Next Post →
Facebook Twitter Instagram Youtube

Post più popolari

  • #M5S Fondo per il Microcredito: Istruzioni per l'uso
  • #M5S Istituti Italiani di Cultura all’estero: Il miraggio della meritocrazia
  • Adozioni internazionali, M5S: la Boschi attui i nostri 5 punti

Cerca nel blog

latest posts

Archivio Post

  • ►  2021 (2)
    • ►  aprile (2)
  • ►  2020 (6)
    • ►  febbraio (2)
    • ►  gennaio (4)
  • ►  2019 (66)
    • ►  dicembre (5)
    • ►  novembre (5)
    • ►  ottobre (5)
    • ►  settembre (2)
    • ►  agosto (2)
    • ►  luglio (11)
    • ►  giugno (12)
    • ►  maggio (13)
    • ►  aprile (2)
    • ►  marzo (1)
    • ►  febbraio (4)
    • ►  gennaio (4)
  • ►  2018 (21)
    • ►  dicembre (3)
    • ►  novembre (2)
    • ►  ottobre (6)
    • ►  settembre (1)
    • ►  agosto (1)
    • ►  luglio (2)
    • ►  giugno (1)
    • ►  marzo (2)
    • ►  febbraio (2)
    • ►  gennaio (1)
  • ▼  2017 (18)
    • ►  dicembre (3)
    • ▼  novembre (3)
      • Elezioni politiche: ho scritto all'OSCE [video]
      • Condanna Djalali: Governo a lavoro ma per ora solo...
      • Djalali condannato a morte in Iran: la Farnesina c...
    • ►  ottobre (3)
    • ►  settembre (2)
    • ►  agosto (1)
    • ►  luglio (2)
    • ►  giugno (1)
    • ►  marzo (2)
    • ►  febbraio (1)
  • ►  2016 (30)
    • ►  dicembre (1)
    • ►  novembre (2)
    • ►  ottobre (1)
    • ►  agosto (2)
    • ►  luglio (5)
    • ►  giugno (3)
    • ►  maggio (2)
    • ►  aprile (1)
    • ►  marzo (4)
    • ►  febbraio (4)
    • ►  gennaio (5)
  • ►  2015 (57)
    • ►  dicembre (4)
    • ►  novembre (5)
    • ►  ottobre (12)
    • ►  settembre (9)
    • ►  agosto (1)
    • ►  luglio (5)
    • ►  giugno (2)
    • ►  maggio (4)
    • ►  aprile (3)
    • ►  marzo (2)
    • ►  febbraio (3)
    • ►  gennaio (7)
  • ►  2014 (53)
    • ►  dicembre (2)
    • ►  novembre (6)
    • ►  ottobre (8)
    • ►  settembre (5)
    • ►  agosto (3)
    • ►  luglio (5)
    • ►  giugno (5)
    • ►  maggio (4)
    • ►  aprile (1)
    • ►  marzo (4)
    • ►  febbraio (8)
    • ►  gennaio (2)
  • ►  2013 (33)
    • ►  dicembre (5)
    • ►  novembre (10)
    • ►  ottobre (11)
    • ►  settembre (1)
    • ►  luglio (4)
    • ►  giugno (2)
Powered by Blogger.
"Un'idea non è di destra né di sinistra. È un'idea. Buona o cattiva."

Gianroberto Casaleggio


"Voglio vedere la gente di 30 anni prendersi questo paese."

Beppe Grillo

"Non dobbiamo permettere ai politici di agire senza controllo, e visto che non ci danno gli spazi per esercitare questo controllo, dobbiamo prenderceli."

Dario Fo

  • home
  • mi presento
  • attività
  • eventi
  • news
  • trasporti
  • osce
Copyright © Emanuele Scagliusi