Emanuele Scagliusi
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Il cicloturismo in Europa genera ricadute per circa 47 miliardi di euro e rappresenta un’espressione innovativa del cambiamento dell’industria turistica. Una innovazione che coinvolge anche la Puglia dove si registrano tassi di crescita elevati sia nel numero di pernottamenti che nel valore aggiunto generato sul territorio. 

Il target è in massima parte straniero (80%), over 55 d’età, con una capacità di spesa medio-alta ed un elevato livello culturale: coppie o piccoli gruppi di amici che scelgono di restare in Puglia per 5/7 giorni con la bicicletta che rappresenta il mezzo ideale di esplorazione del territorio del Gargano, Salento e Valle d’Itria. 

Vista la sua importanza strategica per il sistema turistico, il Ministro Toninelli ha stanziato la cifra complessiva di 361,78 milioni di euro per la realizzazione del Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche. Dieci percorsi di rilevanza nazionale ritenuti prioritari e strategici, due dei quali attraversano la regione Puglia: la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese che da Caposele (AV) giunge sino a Santa Maria di Leuca (LE) con un percorso di circa 500 km e la Ciclovia Adriatica che parte da Lignano Sabbiadoro per concludersi, dopo 820 km, sul Gargano. Proprio su quest’ultima arrivano buone notizie da Roma dove, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), è stato siglato il protocollo d’intesa per la sua progettazione preliminare come confermato dal sottosegretario Michele Dell’Orco a Montecitorio nel corso di una interrogazione parlamentare.

Esprimo grande soddisfazione per la sottoscrizione del protocollo d’intesa perché si procede speditamente, con un altro fondamentale passo, nella direzione di dotare il nostro Paese delle infrastrutture che consentono un turismo green e consapevole, con importanti ricadute anche economiche sul territorio. 

Ora si aspetterà il parere della Corte dei Conti per il primo stanziamento di 1,185 milioni di euro alla Regione Marche (capofila) affinché sia poi presentato al MIT, entro il 31 dicembre 2020, il Progetto di fattibilità tecnico economica unitamente all’individuazione dei primi lotti funzionali come da Protocollo d’intesa. Auspichiamo che la Regione Puglia si coordini quanto prima con l’ente capofila per comprendere l’utilizzo dei fondi a disposizione e per definire la tratta conclusiva nel proprio territorio, ovvero il punto esatto dove far concludere sul Gargano la Ciclovia Adriatica. 

Al contempo, ci auguriamo che la Regione Puglia mantenga la parola data sulla Ciclovia dell’Acquedotto e si giunga alla sigla del nuovo Protocollo d’intesa entro il 30 settembre prossimo, come richiesto al MIT. Su questo progetto la Regione Puglia è ente capofila e avrebbe già dovuto da tempo consegnare il progetto preliminare che ricomprende anche le parti del percorso relative alla Campania e alla Basilicata per procedere alla stipula del protocollo d’intesa. Attendiamo fiduciosi anche perché, per il Governo del Cambiamento la creazione di un sistema di ciclovie turistiche è strategico e rappresenta un ulteriore elemento di sviluppo e valorizzazione turistica del nostro Paese e di una mobilità veramente sostenibile. 

In sede parlamentare, infine, ci batteremo per trovare nuovi fondi affinché le due ciclovie turistiche vengano unite nel percorso, con un raccordo dal Gargano a Santa Maria di Leuca.
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Il mondo nautico può iniziare a sperare in un concreto provvedimento che raccoglie le istanze di parte del settore. Parte, infatti, questa settimana in Commissione Trasporti a Montecitorio l’iter parlamentare della proposta di legge per il “differimento dell’efficacia dell’obbligo della patente nautica per la conduzione di unità aventi motore di cilindrata superiore a 750 cc a iniezione a 2 tempi” a prima firma Fogliani. Con il decreto legislativo 229/2017, il Governo Gentiloni aveva modificato il Codice della Nautica da diporto, al fine di prevedere l’obbligo di patente nautica anche per la conduzione di unità a bordo delle quali è installato un motore di cilindrata superiore a 750 cc a iniezione a 2 tempi, come previsto dalla Direttiva comunitaria n. 44 del 2003.

Vista l’esigenza di non compromettere lo svolgimento delle attività collegate alle piccole e piccolissime imbarcazioni nella stagione estiva che utilizzano queste tipologie di motori, come il diffuso Envirude 40 cv, il Governo Conte aveva previsto la proroga al 1° gennaio 2019. Ma se ciò ha consentito di salvaguardare gli operatori commerciali per la stagione balneare 2018, il differimento dell’entrata in vigore della norma di appena un anno si è rivelato insufficiente. Per un periodo di ammortamento del costo di acquisto di un motore marino l’accordo trovato in maggioranza prevede l’applicazione della norma a decorrere dal 2021. Ciò consentirebbe di evitare danni economici per gli operatori interessati contribuendo, al contempo, allo sviluppo del turismo nautico, in linea peraltro con le finalità della riforma del codice della nautica da diporto. I motori interessati, infatti, sono circa 7.000 e molti di questi sono stati acquistati dalle 217 società italiane di locazione di piccoli natanti. Ho personalmente presentato un emendamento al Decreto Crescita che però è stato ritenuto inammissibile: con i colleghi di maggioranza faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per venire incontro alle esigenze del settore. Questa proposta di legge difatti sarà discussa e approvata direttamente in Commissione Trasporti, attuando l’iter procedurale più rapido previsto dalla Camera dei Deputati.

Credit Foto: velaemotori.it


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Periodo di restituzioni. Per la prima volta nella storia del nostro Paese i cittadini hanno avuto la possibilità di scegliere la destinazione del denaro derivante dal taglio degli stipendi dei parlamentari 5 Stelle. Di cosa si è trattato?

Oggi sta avvenendo quello che anni fa chiedevamo a gran voce nelle piazze, quando dicevamo che si spendeva troppo per la politica e le risorse sarebbero dovute tornare in mano ai cittadini. Questo lo abbiamo fatto fin dal primo momento in cui abbiamo messo piede in parlamento, tagliandoci appunto i nostri stipendi. Ma oggi siamo orgogliosi di avere fatto un passo in più. Sul portale Rousseau, infatti, gli iscritti (ricordiamo che l’iscrizione è gratuita) avevano la possibilità di scegliere tra tre opzioni, tutte di profilo sociale con lo scopo di offrire un aiuto concreto a chi vive situazioni difficili. Con un semplicissimo singolo click, ogni iscritto ha così potuto decidere dove destinare ben 110 euro. Con il proprio impegno e pochi minuti, ha fatto qualcosa di grande. Il 48,43% ha scelto il Fondo per la povertà educativa infantile che ve per rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori conibambini.org. Il 29,51% ha optato per il Fondo per il diritto al lavoro dei disabili che ha l’obiettivo di sostenere con incentivi i datori di lavoro che effettuano assunzioni di lavoratori con disabilità, nonché finanziare i progetti sperimentali di inclusione lavorativa delle persone con disabilità da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Infine, il 22,04% ha preferito il Fondo contro la violenza su donne, che finanzia, tramite comuni e regioni, i centri antiviolenza su tutto il territorio italiano.

In questa settimana c’è stata anche la visita del sottosegretario ai Trasporti Michele Dell’Orco (M5S). Quali gli appuntamenti? Quali, soprattutto, le novità?

Lunedì scorso, insieme al sottosegretario Dell’Orco e alla collega Mirella Liuzzi ho fatto visita agli uffici della Motorizzazione di Bari. Le Motorizzazioni rappresentano l’istituzione, che fa capo al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, più vicine al cittadino. Ma, molto spesso, si trovano a dover fare i conti con carenza di personale. Per conoscere le condizioni, anche lavorative, dei vari uffici periferici, abbiamo intrapreso un tour in tutta Italia di cui Bari è stata la prima tappa. Da settembre ci sarà l’assunzione di 9 funzionari tecnici per la Motorizzazione di Bari e relative sezione di Foggia e Matera e di altri 4 funzionari tecnici per quella di Lecce e le relative sezioni di Taranto e Brindisi. Primi passi e prime assunzioni (su un totale di 50 unità a livello nazionale) che fanno comprendere come il Governo Conte non abbia dimenticato l’importanza di queste Istituzioni e punta a risolverne i problemi che si trascinano da anni.

Ci saranno anche novità per gli utenti?

Sì con la legge di modifica al Codice della Strada sono già previste alcune misure mirate allo snellimento ed alla ulteriore informatizzazione delle procedure, a garanzia della sostenibilità dei processi amministrativi e della semplificazione per l’utenza, come ad esempio la proroga di validità dei fogli rosa da sei mesi ad un anno.

Sicuramente una novità positiva per i viaggiatori è quella della nuova fermata di Barletta.

Sì, viene potenziato il servizio ferroviario verso Roma. A seguito di un’analisi di mercato svolta da Trenitalia su richiesta dei parlamentari pugliesi del Movimento 5 Stelle, si è deciso infatti di far fermare nella stazione di Barletta altri due Frecciargento al giorno che collegano Bari-Roma. Una novità molto attesa dalla popolazione locale e che rende più agevoli i viaggi verso la Capitale per circa 400.000 persone che vivono nella provincia di Barletta-Andria-Trani.
Un’ultima settimana in vista del voto del 26 maggio. Cosa ti aspetti da queste Elezioni europee?

Cittadini informati e che siano coscienti di non mandare “nani e ballerine” a Bruxelles. Senza offesa, ma sino all’arrivo del Movimento 5 Stelle il Parlamento europeo era visto come un parcheggio per politici trombati o per personaggi tv: ci abbiamo mandato Iva Zanicchi…Poi ci si stupisce che non abbiamo peso in Europa. In 5 anni, il Movimento 5 Stelle in Ue ha portato a casa diversi risultati nonostante non fossimo alla guida del Parlamento: maggiori fondi per le ricostruzioni post terremoto, nuova etichettatura energetica, stop ai prodotti di plastica monouso a partire dal 2021 per una Europa Plastic Free, Tutele e sicurezza per chi fornisce informazioni utili alle autorità e combatte frodi e corruzione (Whistleblower), la responsabilità ambientale: chi inquina deve pagare i costi di gestione dei rifiuti. E poi ancora limiti più pesanti sull’uso degli antibiotici nella carne e nei cibi per animali; più controlli nelle dogane europee e stop alla concorrenza sleale per tutelare il made in Italy; dazi contro l’invasione di riso da Cambogia e Myanmar per tutelare le produzioni nazionali; via libera all’uso del Fondo sociale europeo per cofinanziare il reddito di cittadinanza; nuove norme che migliorano le condizioni di lavoro di oltre 1 milione di cittadini europei e assegnazione prioritaria delle quote pesca ai piccoli pescatori. Con il Movimento 5 Stelle in Europa l’ambiente è stato messo al primo posto imponendo limiti di CO2 più bassi su auto e furgoni nuovi per tutelare la qualità dell’aria che risperiamo. È stata introdotta la Direttiva anti-riciclaggio che prevede nuove norme per combattere mafia e corruzione che riciclano il denaro sporco all’estero; stop al business dell’immigrazione con tempi certi per valutare una domanda di protezione internazionale ed è stato approvato il programma per portare frutta, verdura e latte nelle mense scolastiche. In definitiva, mi aspetto che la gente dia un segnale forte a questa Europa di burocrati e tecnocrati che si sono dimenticati che al centro di ogni progetto politico deve esserci necessariamente il cittadino.

Concetti che avete ribadito nei vostri appuntamenti a Polignano.

Siamo stati in piazza Aldo Moro domenica sera con Giuseppe L’Abbate ed il candidato Mario Furore per un comizio mentre giovedì mattina ho potuto confrontarmi con la gente e spiegare ciò che abbiamo fatto e cosa intendiamo fare nei prossimi 5 anni in Europa al gazebo allestito presso il mercato cittadino dagli Attivisti del Movimento 5 Stelle Polignano e dalla nostra portavoce al Comune Maria La Ghezza (M5S). La gente è stanca di decenni di ruberie della politica ma sta riacquistando fiducia nonostante i grandi media nazionali raccontino qualsiasi falsità sul nostro conto.
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È stato attivato lo scorso 25 gennaio, con una circolare del Ministero dello Sviluppo economico, l’intervento di rilancio aree di crisi industriale ai sensi della legge 181/1989 che interesserà la provincia di Brindisi. La misura promuove la realizzazione di una o più iniziative imprenditoriali nel territorio dei Comuni brindisi finalizzate al rafforzamento del tessuto produttivo locale e all’attrazione di nuovi investimenti. A disposizione per la concessione delle agevolazioni ci sono risorse finanziarie pari a 14,9 milioni di euro. Le imprese che insistono sul territorio brindisi potranno presentare domanda di accesso alle agevolazioni entro il prossimo 28 maggio ad Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa

Il ministro Di Maio sta dando seguito all’accordo di programma per i Comuni del territorio della provincia di Brindisi sottoscritto il 4 gennaio 2018 sottoscritto tra Ministero dello Sviluppo economico, Regione Puglia e Invitalia. L’obiettivo è il rilancio delle attività imprenditoriali, la salvaguardia dei livelli occupazionali, il sostegno ai programmi di investimento e sviluppo imprenditoriale. Mi auguro che le imprese brindisine sappiano cogliere questa opportunità, intercettando i fondi a loro disposizione.

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Prenderà avvio lunedì 20 maggio la piattaforma online per la presentazione delle domande di agevolazione al Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica. Gestito da Invitalia, avrà una dotazione finanziaria pari a 310 milioni di euro e mobiliterà un volume di investimenti nel settore dell’efficienza energetica di oltre 1,7 miliardi di euro. ­Il Fondo mira a favorire gli interventi necessari per il raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica, promuovendo il coinvolgimento di istituti finanziari, nazionali e comunitari nonché di investitori privati sulla base di un’adeguata condivisione dei rischi. È prevista l’erogazione di finanziamenti a tasso agevolato e la concessione di garanzie su singole operazioni di finanziamento per interventi di efficienza energetica su edifici, impianti e processi produttivi realizzati da imprese, ESCO (Energy service company) e Pubblica Amministrazione.

A seguito della registrazione del decreto attuativo da parte della Corte dei Conti si apre la possibilità di presentazione delle domande sulla piattaforma online disponibile sul sito di Invitalia. Invito, pertanto, le imprese e le pubbliche amministrazioni pugliesi a cogliere questa importante ed interessante opportunità. Il fondo sostiene interventi di riduzione dei consumi di energia nei processi industriali, realizzazione e ampliamento di reti per il teleriscaldamento, efficientamento di servizi ed infrastrutture pubbliche, inclusa l’illuminazione pubblica, riqualificazione energetica degli edifici.

Alle imprese saranno concesse due tipologie di agevolazioni. Da un lato, una garanzia su singole operazioni di finanziamento fino all’80% dell’ammontare delle operazioni finanziarie per capitale ed interessi ed entro un importo garantito compreso tra un minimo di 150mila euro e un massimo di 2,5 milioni. Dall’altro, il fondo prevede un finanziamento agevolato per gli investimenti, di importo non superiore al 70% dei costi agevolabili, a un tasso fisso pari a 0,25% e della durata massima di dieci anni, oltre a periodo di utilizzo e preammortamento commisurato alla durata dello specifico progetto facente parte del programma di sviluppo e, comunque, non superiore a tre anni. I finanziamenti agevolati sono concessi per un importo compreso tra un minimo di 250mila euro ed un massimo di 4 milioni.

Per le Pubbliche Amministrazioni, invece, è previsto un finanziamento agevolato per gli investimenti a un tasso fisso pari a 0,25% e della durata massima di 15 anni. Il finanziamento non può superare il 60% dei costi agevolabili, ad eccezione delle agevolazioni concesse per gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica delle infrastrutture pubbliche, compresa l’illuminazione pubblica, che non superano l’80% dei costi agevolabili. I finanziamenti agevolati sono concessi da un minimo di 150mila euro ad un massimo di 2 milioni di euro.

Il Fondo ha una natura rotativa e si articola in due sezioni che operano per la concessione di garanzie su singole operazioni di finanziamento, cui è destinato il 30% delle risorse che annualmente confluiscono nel Fondo; l’erogazione di finanziamenti a tasso agevolato cui è destinato il 70% delle risorse che annualmente confluiscono nel Fondo. La sezione garanzie prevede, inoltre, una riserva del 30% per gli interventi riguardanti reti o impianti di teleriscaldamento mentre il 20% delle risorse stanziate per la concessione di finanziamenti è riservata alla PA. È previsto, inoltre, che le agevolazioni concesse alle imprese siano cumulabili con agevolazioni contributive o finanziarie prevista da altre normative comunitarie, nazionali e regionali nel limite del Regolamento de minimis laddove applicabile o entro le intensità di aiuto massime consentite dalla vigente normativa dell’Unione europea in materia di aiuti di Stato. Per la Pubblica Amministrazione, invece, saranno cumulabili con altri incentivi, nei limiti di un finanziamento complessivo massimo pari al 100% dei costi ammissibili.


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“Continuare X Cambiare anche in Europa”. È questo lo slogan della campagna elettorale del Movimento 5 Stelle in vista del 26 maggio prossimo quando i cittadini saranno chiamati ad esprimere la propria preferenza per il rinnovo del Parlamento europeo. A Polignano il primo comizio è previsto domenica 19 maggio in piazza Aldo Moro a partire dalle ore 20:30 dove, assieme ai candidati M5S all’Europarlamento, con il deputato Giuseppe L’Abbate illustreremo il programma elettorale.

Il cambiamento è iniziato e non può interrompersi. Dobbiamo portare anche a livello europeo lo spirito di rinnovamento di stile, metodo e politiche che contraddistingue l’operato del Governo Conte.

L’Europrogramma 5 Stelle si racchiude in 10 punti: Salario Minimo Europeo per tutti i lavoratori, stop alle delocalizzazioni e costo della manodopera identico in tutta l’Ue; Investimenti per la crescita e la piena occupazione dicendo basta all’Austerity che, negli ultimi dieci anni, ha prodotto solo più tasse, disoccupazione e povertà; Misure di sostegno economico alle Famiglie e al Ceto Medio anche per combattere crisi demografica; Incentivi alle imprese per inquinare meno; Politica migratoria europea comune per i rimpatri e la redistribuzione obbligatoria dei migranti perché i confini dell’Italia sono i confini dell’Europa; Stop ai paradisi fiscali e alla concorrenza sleale delle grandi multinazionali portando, anche in Europa, la lotta alla grande evasione; Facciamo rientrare in Italia i nostri giovani fuggiti all’estero; Tutela del Made in Italy dalle contraffazioni; Taglio agli stipendi e ai privilegi dei commissari e dei parlamentari europei; Investimenti per l’istruzione, la sanità, le infrastrutture e la sicurezza del territorio fuori dai vincoli di bilancio dell’Unione europea.

Invitiamo tutti i cittadini ad ascoltare le nostre proposte per una Europa più equa e attenta ai bisogni dei più deboli nonché più onesta e ferma con chi delinque o fa il furbetto. Ci vediamo in piazza Aldo Moro dove risponderemo anche alle domande ed ai dubbi di tutti gli elettori. Non mancate!

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Le vendite di autovetture e fuoristrada con alimentazione elettrica nei mesi di marzo e aprile 2019 sono triplicate in tutta Italia, registrando un vero e proprio aumento significativo di immatricolazioni, rispetto allo stesso periodo del 2018, per un totale di 2.347 nuovi mezzi elettrici. Un trend molto positivo e promettente frutto dell’eco-incentivo voluto dal Governo Conte che prevede fino a 6mila euro per chi acquista un veicolo elettrico o ibrido oltre agli altri contributi in caso di rottamazione. Una tendenza che ha riguardato anche la Puglia dove nei primi mesi del 2019 si sono registrate ben 20 immatricolazioni al cospetto delle appena 3 del medesimo periodo gennaio-aprile 2018.

In appena un mese abbiamo praticamente raggiunto il 50% delle immatricolazioni di tutto il 2018 in Puglia, confermando gli obiettivi di stimolo alle vendite che si era posto il Governo. L’ecobonus, infatti, è entrato in vigore solamente il 5 aprile scorso ma ha permesso di immatricolare 15 autovetture contro le 33 di tutto l’anno precedente. Questa norma mira non solo a dire basta ai veicoli inquinanti che soffocano le nostre città, ma anche a ridurre le differenze di prezzo tra auto elettriche e ad alimentazione tradizionale, considerando che la gestione di un'auto elettrica è più economica e meno dannosa per l'ambiente.

Alla notizia di maggiore sensibilizzazione degli automobilisti verso il tema, con relativa riconversione della mobilità in chiave ecologica, si aggiunge un’altra importante misura inserita nel decreto Sbloccacantieri che prevede il potenziamento dell’installazione di colonnine di ricarica elettrica per i veicoli, stabilendo al contempo tariffe ridotto per le ricariche.

Parliamo solamente dei primi passi che, però, risultano essere fondamentali per il rilancio del ruolo dell’Italia a livello mondiale nel settore delle automotive, riducendo quel gap che ci ha visti per anni rimanere in una posizione marginale rispetto agli altri Paesi. Il boom di immatricolazioni dell’elettrico, registrato negli ultimi due mesi, rappresenta la fotografia di un’Italia che sta cambiando attraverso misure nuove, innovative e concrete insieme a stanziamenti importanti nel settore della mobilità sostenibile e dell’elettrico, favorendo la transizione delle nostre città verso le energie rinnovabili, per un futuro pulito e con minor inquinamento.

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Egregio Direttore,

ci eravamo lasciati a settembre scorso con la sua sollecitazione a farmi carico della annosa questione passaggi a livello delle Ferrovie Sud Est seppur di diretta competenza di Comuni, Città Metropolitana ma soprattutto Regione Puglia. Un invito rinnovatomi dai cittadini di Conversano e da alcuni esponenti della sua Giunta attualmente alla guida del paese.

Da capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione Trasporti alla Camera ho pertanto accolto le richieste pervenutemi e mi sono adoperato per cercare risposte proprio con l’obiettivo di addivenire quanto prima ad una risoluzione del problema. Ho incontrato i referenti delle FSE nonché, al Ministero, il dirigente che si occupa delle ferrovie secondarie in tutta Italia a cui ho chiesto di avere il cronoprogramma degli interventi che saranno fatti in questi 18 mesi così da capire i margini di intervento per Conversano.

La fotografia della vicenda è attualmente questa: il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha già stanziato un Addendum al Piano Operativo Infrastrutture FSC 2014-2020, assegnando alla Regione Puglia un importo complessivo di 108,61 milioni di euro proprio per le ferrovie secondarie locali, di cui 70 milioni di euro destinati all’intervento denominato “Potenziamento infrastruttura ferroviaria Bari-Taranto”. Nell’ambito di questo finanziamento, la convenzione stipulata con la Regione Puglia ha previsto anche l’ammodernamento dei passaggi a livello, da completarsi entro la prima metà del 2021. Pertanto, i soldi sono stati già stanziati dal ministero e tocca ora alla Giunta Emiliano darsi da fare perché la decisione, giunti a questo punto, è praticamente politica. Con la consigliera Laricchia, lo scorso marzo, abbiamo sollecitato l’assessore regionale ai trasporti Giovanni Giannini proprio in tal senso perché non appena Ferrovie Sud Est avrà completato lo studio di fattibilità sui passaggi a livello di tutta la Regione, dovrà scegliere dove mettere i soldi, ovvero la priorità da dare ai progetti. A nostro modo di vedere Conversano, per la situazione critica che vive dato che i passaggi a livello (ben 7) si pongono tra i cittadini ed il primo ospedale disponibile, deve necessariamente essere una delle priorità.

Ma veniamo all’incontro di venerdì 3 maggio presso il Comune di Conversano tra il Sindaco Pasquale Loiacono, l’assessore regionale ai trasporti Giovanni Giannini, il presidente del consiglio Mario Loizzo e i dirigenti delle FSE relativo all’eliminazione dei passaggi a livello. Avendo appreso la notizia dalla stampa ed essendo libero da impegni d’aula a Montecitorio, ho pertanto chiesto alla Giunta Loiacono se era possibile partecipare per comprendere come poter essere d’aiuto nella risoluzione del problema: una richiesta accoltami con piacere da parte dell’Amministrazione locale, padrona di casa.

Sono arrivato puntualmente alle ore 18:00 così come previsto dall’appuntamento e con gli esponenti della Giunta Loiacono e i tecnici delle FSE abbiamo atteso l’arrivo di Loizzo e Giannini. Alle 18:30 si è presentato dapprima il presidente Loizzo che non ha accettato la mia presenza al tavolo e, dopo circa 15 minuti, anche l’assessore Giannini che ha detto che non avrebbe tenuto l’incontro con me presente. Nell’interesse della comunità conversanese, ho ripetuto davanti a tutti – più volte – che avrei abbandonato l’incontro se ciò avrebbe significato svolgerlo. La mia presenza era costruttiva e propositiva ma forse qualcuno ci ha letto quella malizia che contraddistingue le proprie azioni.

Difatti, Direttore, a noi interessano i fatti, i risultati. Non abbiamo da vivere a vita dalla politica e quindi non vado in giro a raccattare voti con promesse. Devo convivere con lo specchio di casa e la mia coscienza nonché sento l’obbligo di lasciare a mio figlio questo paese migliore rispetto a come mi è stato lasciato ed è per questo che cerco di adoperarmi per la buona riuscita di determinate questioni, come ad esempio è accaduto nella scorsa legislatura con le adozioni internazionali di minori.

Nonostante la mia disponibilità a lasciare la seduta, però, gli uomini della maggioranza di Michele Emiliano non hanno sentito ragioni e hanno annullato l’incontro, con Giannini che ha subito abbandonato l’incontro mentre Loizzo lo ha rinviato a data da destinarsi. Ai lettori, ora in possesso di una veritiera ricostruzione degli accadimenti, le dovute conclusioni.

Io ero e sono molto amareggiato perché evidentemente c’è chi antepone la propria persona e i propri interessi (o forse l’imminente campagna elettorale) ai problemi dei cittadini. Leggere il vostro articolo sabato scorso, poi, mi ha rattristato maggiormente perché ci si era dati la parola da gentiluomini di mettersi alle spalle questo spiacevole episodio, evitando ulteriori polemiche. Ma, evidentemente, qualcuno ha preferito andare a raccontare in giro le solite fake news sul conto del Movimento 5 Stelle.

Nel rispetto dei suoi lettori e dei protagonisti di questa (ahimé, triste) vicenda, Le chiedo pertanto Direttore di pubblicare questa mia nota. Sono certo che la sua onestà intellettuale farà sì che i suoi fidati lettori della città di Conversano possano giovare di una ricostruzione completa degli accadimenti anche perché è stato coinvolto – ingiustamente e senza alcun minimo motivo – il mio collega e amico Giuseppe L’Abbate, deputato M5S in Commissione Agricoltura.

Io rimango a completa disposizione di tutti i cittadini a cui proverò a dare risposte e cercare soluzioni dando il massimo dell’impegno.

Cordialmente,

Emanuele Scagliusi Capogruppo M5S in Commissione Trasporti
Camera dei Deputati

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Le rassicurazioni ripetute negli scorsi mesi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che smentivano le allarmanti accuse lanciate dalla Giunta Emiliano (PD) sono divenute realtà. Con un lavoro di concerto con il Ministero dell’Economia, si è raggiunto infatti in Conferenza Stato-Regioni un accordo che conferma e certifica che non ci sarà alcuna decurtazione di 300 milioni di euro al comparto del “Trasporto Pubblico Locale” (Tpl) per il 2019. Il Ministro Toninelli, infatti, già lo scorso febbraio ha firmato il decreto interministeriale con il quale sono stati ripartiti tra le Regioni a statuto ordinario quasi 4 miliardi di euro: si tratta dell’anticipazione prevista dalla normativa dell’80% del Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale, anche ferroviario. Una cifra che era stata già calcolata sul 100% della dotazione del fondo stesso, come chiesto dal Governo, e dunque senza alcun taglio.

Le accuse lanciate dall’assessore Giovanni Giannini, ad inizio aprile scorso, con cui il ministro Toninelli veniva accusato di aver tolto alla Puglia 24 milioni di euro si rivelano, pertanto, totalmente infondate. Come abbiamo ripetuto nelle scorse settimane, non ci sarebbe stato alcuna decurtazione per il 2019 al fondo per il trasporto pubblico locale, neppure a fine anno perché le risorse verranno recuperate in sede di assestamento di bilancio. Trattasi, pertanto, di Molto rumore per nulla, insomma. Mi auguro che l’assessore Giannini si concentri maggiormente sullo spendere in maniera qualitativamente adeguata questi fondi piuttosto che dedicarsi a lanciare accuse infondate. I pendolari pugliesi hanno bisogno di mezzi efficienti, delle beghe politiche non sanno che farsene. Il Governo ha stanziato i fondi, ora la Regione li spenda in modo utile, coscienzioso e proficuo.

Nel frattempo, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti plaude al raggiungimento di questo accordo in Conferenza Stato-Regioni e procede all’attuazione del piano mobilità per dotare Regioni e città di 2.000 nuovi bus all’anno.

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"Un'idea non è di destra né di sinistra. È un'idea. Buona o cattiva."

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"Voglio vedere la gente di 30 anni prendersi questo paese."

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"Non dobbiamo permettere ai politici di agire senza controllo, e visto che non ci danno gli spazi per esercitare questo controllo, dobbiamo prenderceli."

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