Emanuele Scagliusi
  • home
  • mi presento
  • attività
  • eventi
  • news
  • trasporti
  • osce
  • tirendiconto

categoria >



Un’ottima settimana per le infrastrutture del Sud Italia. Illustraci le novità.

Mentre si continua a parlare dell’inutile e obsoleto Tav Torino-Lione, il ministro Toninelli è concentrato a sbloccare cantieri e risorse per migliorare la situazione del Sud del Paese che sconta un ritardo importante tra infrastrutture malandate, scarsa sicurezza e collegamenti inesistenti. Dopo anni di oblio, infatti, il Governo investe in infrastrutture che possano rilanciare il Mezzogiorno con uno stanziamento di ulteriori 7,9 miliardi di euro per i progetti di sviluppo al Sud, con un aumento del 30% sul triennio precedente.

Un netto cambio di passo che ci permetterà di finanziare numerose opere in Puglia, tra cui l’elettrificazione della linea Barletta-Canosa, la sistemazione del nodo di Bari, il nodo intermodale di Brindisi e il nodo a Bari Nord.


Mentre qui a Polignano discutiamo ancora sul PUM, a livello nazionale partono finalmente i tanto attesi PUMS. Di che si tratta?

A quasi due anni dal decreto ministeriale che indica le linee guida per il piano urbano della mobilità sostenibile, i cosiddetti Pums, viene finalmente sbloccata la ripartizione di 2,4 miliardi di euro disponibili e destinati ai comuni per il trasporto rapido di massa. A confermarlo in Commissione Trasporti alla Camera è stato il sottosegretario Michele Dell’Orco (M5S) rispondendo ad una mia interrogazione. In pratica, ora, siamo in grado di far partire la rivoluzione della mobilità sostenibile.

Altra novità importante è l’estensione anche ai comuni con una popolazione superiore ai 100.000 abitanti dell’obbligo di adozione del Pums, in modo da dare anche a loro la possibilità di presentazione delle istanze per l’accesso ai finanziamenti destinati al trasporto rapido di massa. In Puglia, per ora, saranno interessati Bari, Taranto e Foggia.


Le politiche di mobilità sostenibile del Governo Conte hanno convinto anche Trenitalia.

Le nostre politiche sulla mobilità sono e saranno sempre più orientate su misure che incentivino i cittadini a lasciare a casa l’automobile e a scegliere altri mezzi più sostenibili per spostarsi. In tal senso, la cosiddetta “cura del ferro” è fondamentale per il nostro Paese e per l’ambiente.

Favorire l’intermodalità, garantendo ai cittadini un trasporto pubblico pulito ed efficiente, la possibilità di andare in bici in città in sicurezza o di utilizzare piccoli mezzi elettrici per brevi spostamenti urbani, come sta già facendo il Governo con il grande lavoro del ministro Toninelli, è il mezzo per raggiungere l’obiettivo finale.

Siamo contenti che Ferrovie dello Stato abbia deciso, seguendo l’indirizzo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di puntare sulla sostenibilità ambientale, abbinata a quella economica e sociale: solo assicurando a tutti la possibilità di prendere il treno in abbinamento a questi mezzi ecologici potremo costruire un nuovo assetto della mobilità nazionale che possa davvero migliorare la qualità della vita di chi viaggia e la qualità dell’aria che respiriamo.

In quest’ottica, è auspicabile il raggiungimento del traguardo “zero emissioni” per il 2050 che passerà anche dall’ammodernamento tecnologico della rete ferroviaria nazionale, l’elettrificazione delle linee e l’adozione di treni a consumi energetici limitati.


A proposito delle prossime novità per il comparto trasporti, state già lavorando alla prossima legge di Bilancio?

Sì, il primo appuntamento si è tenuto lo scorso 18 luglio presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Iniziamo a mettere sul tavolo le idee che possano sviluppare e innovare il nostro Paese. Un esempio di virtuosa modernità è quella avvenuta nella Roma della Sindaca Raggi dove si applicherà il principio “Più Ricicli, Più Viaggi” grazie ad un accordo con ATAC. I viaggiatori che inseriranno le bottigliette di plastica in speciali macchinette, accumuleranno crediti per l’acquisto di titoli di viaggio attraverso le app di MyCicero e TabNet. La sperimentazione è cominciata in tre stazioni: Cipro metro A, Piramide metro B e San Giovanni metro C e durerà 12 mesi. Roma è la prima città italiana, e fra le prime in Europa, a promuovere quest’iniziativa. Si tratta di una vera e propria innovazione per combattere l’inquinamento da plastica, che punta all’economia circolare: tutte le bottiglie raccolte alle tre fermate torneranno infatti a esse nuove bottiglie. In un solo colpo, pertanto, incentiviamo l’acquisto del biglietto e compiamo una buona azione a favore dell’ambiente. Perché anche i piccoli gesti sono importanti. Nella Polignano dell’esperto Vitto, invece, più ricicli e più paghi dato che, nonostante i cittadini si sforzino sempre più a differenziare, la TARI continua ad aumentare.
I lavori in Commissione Trasporti, invece, su cosa si sono concentrati?

Continua a Montecitorio la nostra indagine conoscitiva sulle nuove tecnologie delle telecomunicazioni, con particolare riguardo alla transizione verso il 5G ed alla gestione dei big data. In questa settimana abbiamo audito i rappresentanti di Eolo SpA, società con sede a Busto Arsizio che porta internet veloce a banda larga a casa con la connessione wireless via radio, e della Fondazione Ugo Bordoni, centro di ricerca dedicato allo sviluppo tecnologico, con consolidate competenze nelle telecomunicazioni e nel settore ITC.
In Commissione ci ha fatto visita, inoltre, l’Amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana, l’ingegner Maurizio Gentile che ci ha illustrato il Piano di RFI di abbattimento e contenimento del rumore. Nell’attesa di riscontro da parte della Commissione Bilancio e del Ministero dell’Economia e delle Finanze sul testo di riforma del Codice della Strada, continuiamo il lavoro d’esame della proposta di istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sulla diffusione intenzionale e massiva di informazioni false attraverso la rete internet e sul diritto all’informazione e alla libera formazione dell’opinione pubblica (a prima firma Fiano).
Share on:

Grazie all’impegno del Movimento 5 Stelle, il Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) ha finanziato con nuove risorse importanti opere ferroviarie per la regione Puglia: grazie alla particolare attenzione e ai maggiori fondi destinati al Sud sarà possibile realizzare, tra le altre, la stazione Alta Velocità Foggia – Cervaro, il raddoppio della tratta Orsara-Bovino, il collegamento ferroviario per l’aeroporto di Brindisi e l’elettrificazione della linea Barletta-Canosa.

Mentre si continua a parlare dell’inutile e obsoleto Tav Torino-Lione, non si considera che intanto il Sud del Paese sconta un ritardo importante: tra infrastrutture malandate, scarsa sicurezza e collegamenti inesistenti. Dopo anni di oblio, il Governo investe in infrastrutture che possano rilanciare il nostro Meridione: ecco perché è davvero importante che nel contratto di programma 2017/2021 siglato dal Ministero dei trasporti con Rete Ferroviaria Italiana siano stati stanziati ulteriori 7,9 miliardi di euro per i progetti di sviluppo al Sud, esattamente il 30% in più rispetto al triennio precedente. Il 51% delle nuove risorse serviranno a colmare il gap infrastrutturale nei confronti del resto d’Italia che i nostri territori hanno accumulato in questi anni di completo abbandono da parte della politica.

L’aggiornamento del Contratto di programma 2017/2021 con RFI prevede risorse aggiuntive per 7,9 miliardi di euro che andranno a finanziare diverse opere nel Sud Italia. La Puglia sarà interessata per il raddoppio Orsara-Bovino; il collegamento ferroviario dell’aeroporto di Brindisi; la stazione AV Foggia Cervaro; l’elettrificazione della linea Barletta-Canosa; la sistemazione del nodo di Bari; il nodo intermodale di Brindisi e il nodo a Bari Nord. In Basilicata, invece, si interverrà sul completamento della nuova linea Ferrandina-Matera La Martella e sull’ammodernamento della linea ferroviaria Potenza-Foggia.
Share on:

A quasi due anni dal decreto ministeriale che indica le linee guida per il piano urbano della mobilità sostenibile, i cosiddetti Pums, viene finalmente sbloccata la ripartizione di 2,4 miliardi di euro disponibili e destinati ai comuni per il trasporto rapido di massa. A confermarlo in Commissione Trasporti alla Camera è il sottosegretario Michele Dell’Orco (M5S) rispondendo ad una mia interrogazione.

Ora siamo in grado di far partire la rivoluzione della mobilità sostenibile. Con l’intenso lavoro di questi mesi, il Ministero dell’Infrastrutture e dei Trasporti ha individuato, di concerto con l’Anci e i Comuni italiani, le soluzioni più idonee per garantire l’applicazione uniforme dei criteri definiti dal decreto stesso ed evitando qualunque ostacolo all’attuazione dei programmi di investimento già attivati e istruiti. Queste risorse, pari a circa 2 miliardi e 400 milioni di euro rischiavano di non essere assegnate. Per trovare una rapida soluzione, è stato pertanto previsto un periodo transitorio per la presentazione delle istanze relative al trasporto rapido di massa, sbloccando di fatto la ripartizione di 2,4 miliardi di euro ai comuni.

Altra novità importante è l’estensione anche ai comuni con una popolazione superiore ai 100.000 abitanti dell’obbligo di adozione del Pums, in modo da dare anche a loro la possibilità di presentazione delle istanze per l’accesso ai finanziamenti destinati al trasporto rapido di massa. In Puglia, per ora, saranno interessate le città di Bari, Taranto e Foggia. In questo modo non solo non perdiamo risorse importanti, ma diamo la possibilità ai comuni italiani di poter ricevere risorse da dedicare al trasporto cittadino, incentivando una mobilità moderna e veloce.
Share on:


In Italia, ogni anno, si registrano oltre 3.000 morti per incidenti stradali. Uno scenario che ha sempre più necessariamente bisogno di risposte per fronteggiarne il preoccupante impatto. È per questo che in Parlamento siamo al lavoro da mesi per apportare le non più procrastinabili modifiche al Codice della Strada per renderlo al passo con i tempi.

In un lavoro di concerto tra tutte le forze politiche, stiamo mettendo al centro la sicurezza delle persone, dando priorità agli utenti della strada più a rischio.

Ad iniziare dai pedoni. Abbiamo inserito l’obbligo per i conducenti dei veicoli di dare la precedenza ai pedoni, rallentando gradualmente e all’occorrenza fermandosi, non solo se quest’ultimi hanno già impegnato le strisce pedonali, ma anche quando si trovano nell’immediata prossimità dell’attraversamento. Gli attraversamenti pedonali potranno essere segnalati anche da installazioni luminose (oggi solo consentite in sperimentazione) e potranno essere rialzati rispetto al piano della carreggiata (finora effettuate sulla base di un parere ministeriale ma senza previsione esplicita). Si potranno adottare sistemi di rallentamento della velocità diversi dai soli dossi. Per una maggiore sicurezza stradale dei pedoni, poi, l’area loro riservata, quando non rialzata, può essere indicata anche solo da segnaletica orizzontale con variazione del colore o del materiale della pavimentazione, per la costruzione di città sempre più a misura della mobilità attiva e attente all’utenza vulnerabile. Per avere strade più sicure e decongestionate in prossimità delle scuole, viene introdotto il concetto di “zona scolastica”. I comuni dovranno attuare, negli orari di attività didattica e di ingresso e uscita degli alunni, almeno una di queste tre misure: limite massimo di velocità a 30 km/h, l’istituzione di una zona a traffico limitato o delimitare un’area pedonale. Diamo pertanto ai bambini più sicurezza e un’aria più respirabile.

Cosa cambia invece per gli automobilisti? Inaspriamo le sanzioni per l’uso scorretto alla guida di smartphone e dispositivi digitali che comportino anche solo temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante di guida per utilizzare un device. I dispositivi di vivavoce e auricolari, invece, si potranno usare tranquillamente. Per chi infrange il divieto sono previste sanzioni amministrative molto pesanti con decurtazione dei punti e sospensione della patente di guida fino a tre mesi. Sarà responsabilità del conducente privato il mancato uso delle cinture o del casco anche dei suoi passeggeri (indi esclusi mezzi di trasporto pubblico, taxi, NCC); aumentiamo a 12 mesi il periodo di validità del “foglio rosa”; inaspriamo le pene per chi sosta in area pedonale.

Novità anche per i ciclisti che potranno contare sulla “casa avanzata per le biciclette”. Un’assoluta innovazione che prevede, con ordinanza del Sindaco e previa valutazione delle condizioni di sicurezza, la realizzazione agli incroci semaforizzati della linea di arresto avanzata per le biciclette. L’obiettivo è rendere più sicura la circolazione dei ciclisti, dando loro maggiore visibilità ed evitando che respirino gas di scarico di scarico. Introduciamo la distanza laterale di almeno 1,5 metri per il sorpasso dei ciclisti fuori dai centri urbani e viene concessa, con ordinanza del Sindaco, la possibilità di circolare alle biciclette sulle corsie o le strade riservate al trasporto pubblico, previa valutazione delle condizioni di sicurezza (come già accade in alcuni Comuni).

I conducenti di ciclomotori e motocicli entrano nella categoria degli utenti vulnerabili e, quindi, si ribadisce il principio che l’utenza maggiormente pesante ha la responsabilità di preoccuparsi che tutte le altre possano circolare in condizioni di sicurezza. Diamo la possibilità per i maggiorenni con patenti A, B o A1 da almeno due anni di circolare con moto da 120 cc anche su autostrada e strade extraurbane principali, come le tangenziali e le statali a 4 corsie proprio come avviene nel resto d’Europa. Ad oggi, infatti, le aziende dovevano realizzare modelli con cilindrata 150 solo per il nostro Paese. Nonché viene riconosciuta la possibilità di circolazione su autostrade e strade extraurbane principali ai veicoli a due ruote a motore elettrico di potenza fino a 11 Kw.

Diamo una cornice nazionale a situazioni, ad oggi, a macchia di leopardo sul territorio nazionale come per i “parcheggi rosa” riservati alle donne in gravidanza o con figli sotto i due anni d’età o come la gratuità dei parcheggi sulle strisce blu per le persone con disabilità mentre aumentano le sanzioni per gli incivili che posteggiano l’auto negli spazi a loro riservati o in corrispondenza degli scivoli. Previsto l’utilizzo del colore rosso per le strisce di delimitazione degli stalli di sosta delle autoambulanze, dove da ora sarà consentita la salita di un accompagnatore se richiesto dalla persona soccorsa e ve ne siano le condizioni: una misura che aiuta soprattutto le comunità rurali e montane.

E, infine, con immenso piacere abbiamo dato il via alla sperimentazione nelle città italiane della cosiddetta “micromobilità elettrica”, ovvero hoverboard, segway, monopattini elettrici e monowheel. Fino ad oggi questi mezzi non erano previsti dal Codice della Strada ed erano pertanto vietati: ora potranno circolare in ambito urbano, previa delibera comunale, su aree pedonali, percorsi pedonali e ciclabili, piste ciclabili in sede propria e su corsia riservata, zone a 30 km/h e strade con limite di velocità di 30 km/h. Invito, pertanto, più Comuni possibili a richiedere al MIT la possibilità di accedere alla sperimentazione che potrà durare minimo un anno e massimo due.


Share on:

È finalmente approdato nell’Aula di Montecitorio il testo di riforma del Codice della Strada?

Dopo l’approvazione del testo definitivo in Commissione Trasporti, alla Camera è iniziata la discussione generale sui tanti punti innovativi contenuti all’interno della normativa che mi auguro giunga presto ad una approvazione definitiva. L’ultima versione finale del testo – che ha visto anche l’accoglimento di ulteriori emendamenti che hanno imposto il divieto delle cosiddette botticelle, le carrozze trainate dai cavalli, sulle strade urbane e l’obbligo per il casco per i minori di anni 12 alla guida di biciclette – è stata ampiamente condivisa con le forze di opposizione e mi attendo un loro voto favorevole o quantomeno non contrario al Nuovo Codice della Strada. Dopo aver ricevuto le relazioni tecniche da parte del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, l’iter è in attesa dell’ok della Commissione Bilancio e del Ministero dell’Economia e Finanze per proseguire a Montecitorio. 

Nel frattempo, alla Camera cosa è stato approvato? 

Hanno superato il vaglio della maggioranza le mozioni sulle politiche urbane e la riqualificazione delle periferie e sono state approvate le disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura.

I lavori in Commissione Trasporti, invece, su cosa si sono concentrati?

Abbiamo esaminato il testo unificato della proposta di legge contenente “disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici in ambiente extraospedaliero”, la proposta Fiano di “istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla diffusione intenzionale e massiva di informazioni false attraverso la rete internet e sul diritto all’informazione e alla libera formazione dell’opinione pubblica”.

Inoltre, abbiamo audito i rappresentanti dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico settentrionale, sulle prospettive del sistema portuale e sulla questione delle grandi navi nella laguna di Venezia nonché i rappresentanti di Huawei Italia nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle nuove tecnologie delle telecomunicazioni, con particolare riguardo alla transizione verso il 5G ed alla gestione dei big data.

La norma che differisce l’obbligo della patente nautica è stata approvata definitivamente.

Con l’approvazione definitiva da parte del Senato, è stata disposta la nuova proroga al 1° gennaio 2020 della normativa in materia di conduzione di unità nautiche con motore di cilindrata superiore ai 750cc a iniezione a due tempi e sulla formazione degli assistenti ai bagnanti. La proroga per la guida dei fuoribordo consente agli operatori economici, che hanno investito nell’acquisto di piccole unità con motore a due tempi sopra i 750cc, di ammortizzare i costi sostenuti potendo continuare a noleggiare questi mezzi anche a persone che non hanno la patente nautica e, conseguentemente, di esercitare a pieno la propria attività commerciale. Allo stesso tempo si consente ai privati che posseggono questi motori di avere il tempo per conseguire la patente nautica. Con l’approvazione del Senato, slittano poi anche le nuove disposizioni sulla formazione degli assistenti bagnanti per consentire, in attesa che vengano organizzati i corsi, l’abilitazione di nuovo personale e rispondere così alle esigenze sia lavorative che del mercato di settore per l’estate.

In Senato è passato anche il Codice Rosso.

Si è trattato di un giorno importante per il nostro Paese e per il nostro sistema di giustizia. Con il via definitivo alle misure contenute all’interno del Codice Rosso, la legge del Movimento 5 Stelle proposta dal ministro Alfonso Bonafede che tutela e difende i diritti delle donne e di chi subisce violenze efferate senza potersi difendere, vengono aumentate le pene per chi tocca donne e bambini, sono introdotti nuovi reati, ridotti i tempi di intervento dello Stato, rendendolo sempre più attento e vicino ai problemi dei cittadini. D’ora in poi ogni grido d’allarme sarà ascoltato e le vittime di violenza non saranno mai più sole.

Ma, proprio in questa importante giornata per i soggetti più deboli della nostra società, in Commissione Giustizia è accaduto un fatto increscioso su cui mi auguro che gli Uffici della Camera faranno chiarezza: il deputato Andrea Romano (PD), infatti, avrebbe affermato rivolto alla collega in dolce attesa Francesca Businarolo che quest’ultima “non era in grado di presiedere in quanto incinta”. Parole che toccano i punti più bassi del dialogo politico: va bene tutto ma giungere sino a questo punto è veramente deprimente e squallido.

Segnali positivi, invece, giungono dall’economia nazionale.

Ad un anno dall’introduzione del Decreto Dignità registriamo un tasso di occupazione pari al 59%, il dato più alto dal 1977 ad oggi, un tasso di disoccupazione fermo al 9,9% ovvero il valore più basso dal 2012 mentre, al contempo, i contratti a tempo indeterminato da agosto 2018 ad aprile 2019 (ultimo dato disponibile) sono cresciuti di 328mila unità.

Inoltre, dati positivi li registra anche la bilancia commerciale secondo fonti Istat. A maggio l’export italiano è cresciuto su base annua dell’8%, valore determinato dall’aumento delle vendite registrato sia per l’area UE (+8,1%) sia per quella extra Ue (+7,8%). In questo scenario, lo spread – ovvero il differenziale dei rendimenti dei titoli di Stato tedeschi e italiani – segna il dato più basso dell’ultimo anno. Sono segnali importanti che ci danno la misura di quanto siamo sulla strada giusta con le politiche che il Governo Conte sta mettendo in atto.
Share on:

Le nostre politiche sulla mobilità sono e saranno sempre più orientate su misure che incentivino i cittadini a lasciare a casa l’automobile e a scegliere altri mezzi più sostenibili per spostarsi. In tal senso, la cosiddetta "cura del ferro" è fondamentale per il nostro Paese e per l’ambiente. Favorire l’intermodalità, garantendo ai cittadini un trasporto pubblico pulito ed efficiente, la possibilità di andare in bici in città in sicurezza o di utilizzare piccoli mezzi elettrici per brevi spostamenti urbani, come sta già facendo il Governo con il grande lavoro del ministro Toninelli, è il mezzo per raggiungere l’obiettivo finale. Siamo contenti che Ferrovie dello Stato abbia deciso, seguendo l’indirizzo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di puntare sulla sostenibilità ambientale, abbinata a quella economica e sociale: solo assicurando a tutti la possibilità di prendere il treno in abbinamento a questi mezzi ecologici potremo costruire un nuovo assetto della mobilità nazionale che possa davvero migliorare la qualità della vita di chi viaggia e la qualità dell’aria che respiriamo.

In quest’ottica, è auspicabile il raggiungimento del traguardo “zero emissioni” per il 2050 che passerà anche dall’ammodernamento tecnologico della rete ferroviaria nazionale, l’elettrificazione delle linee e l’adozione di treni a consumi energetici limitati. Accogliamo con favore anche l’obiettivo fissato da FS per l’azzeramento dei morti tra le persone che scelgono i mezzi del Gruppo, sempre per il 2050. Chi viaggia deve sentirsi sicuro e "coccolato" e deve sapere che i servizi pubblici funzionano e che bisogna trattarli con rispetto e prendersene cura. Migliorare l’efficienza del servizio e la sua sostenibilità, tutelare la cosa pubblica e valorizzare i nostri territori è un obiettivo concreto che questo Governo continuerà a perseguire con forza lavorando in sinergia con tutti gli attori in gioco.
Share on:

Durante i lavori per le modifiche al nuovo codice della strada, come MoVimento 5 Stelle ci siamo focalizzati su norme di civiltà, al passo coi tempi, per rispondere alla necessità di mettere il nostro Paese al pari con altre realtà europee. In questa legislatura la volontà da parte delle forze di maggioranza di aggiornare le numerose disposizioni nel Codice ha portato la commissione Trasporti a svolgere un intenso lavoro volto a rivedere numerose norme, accogliendo anche i contributi arrivati dalle opposizioni.

Ora il testo con le modifiche al Codice della Strada è in discussione nell'Aula a Montecitorio.

Con queste modifiche abbiamo puntato sulla sicurezza, inasprendo le sanzioni per chi si distrae alla guida con gli smartphone, sulla mobilità sostenibile per rendere le città più vivibili e la massima trasparenza sui proventi delle multe. I cittadini, infatti, devono sapere che fine fanno i loro soldi. E vogliamo anche essere certi che finalmente vengano reinvestiti dagli Enti locali nel miglioramento della sicurezza stradale, come già previsto per legge. Inoltre non ci sono più sanzioni per la mancata esibizione dei documenti di circolazione: patente e libretto potranno essere controllati da remoto, come anche i punti della patente. Contestare una multa costerà meno e il ricorso al Prefetto potrà essere fatto per via telematica. Queste modifiche non solo miglioreranno e renderanno più moderna la mobilità del nostro Paese, ma sono modifiche che aprono ad una nuova cultura, quella della sicurezza sia per gli utenti della strada che per tutti i cittadini.
Share on:


Il Nuovo Codice della Strada è stato approvato?

In Commissione Trasporti abbiamo approvato il testo definitivo che approderà presto in Aula a Montecitorio. Dopo una lunga fase di confronto e concertazione tra le diverse forze politiche parlamentari e gli esponenti del Governo, abbiamo finalmente licenziato un testo che recepisce le diverse istanze presentate. Mobilità sostenibile, snellimento burocratico, innovazione e sicurezza dei soggetti più deboli della strada sono stati la colonna portante di questa attesa riforma del Codice della Strada che mira a traghettare nel III millennio il nostro Paese.

Approvata anche la norma che differisce l’obbligo della patente nautica.

Montecitorio ha licenziato il testo, che ora passa all’esame del Senato per l’ok definitivo, che prevede il differimento al 1° gennaio 2020 dell’obbligo di titolarità della patente nautica per la conduzione di unità con installati i motori di cilindrata superiore a 750 cc a iniezione a due tempi. L’intervento si è reso necessario alla luce della riforma del 2017 e degli inevitabili danni economici per gli operatori del settore che contribuiscono allo sviluppo del turismo nautico. Allunghiamo così, infatti, il periodo di ammortamento del costo di acquisto di un motore marino che non può essere limitato ad un anno.

Come MoVimento 5 Stelle, anche attraverso atti di sindacato ispettivo, abbiamo sollevato la necessità di affrontare la questione il più presto possibile per garantire l’ordinato e il regolare svolgimento delle attività nautiche relative alle piccole e piccolissime imbarcazioni da diporto. In Commissione Trasporti, abbiamo lavorato – come è nostra prerogativa da sempre – di concerto con tutte le altre forze politiche e si è convenuto di posticipare l’obbligo della patente nautica per questo tipo di imbarcazioni al gennaio 2020, sebbene inizialmente avessimo proposto un differimento al 2021.

In questa maniera, solleviamo i diportisti e le imprese dall’obbligo quantomeno per questa ulteriore stagione balneare. Durante lo svolgimento delle audizioni nelle Commissioni congiunte Trasporti e Politiche europee alla Camera lo scorso luglio, è stato lo stesso rappresentante di UCINA, l’Unione Nazionale dei Cantieri e delle Industrie Nautiche e Affini, a delineare una platea di soggetti colpiti dalla novità normativa che si aggira sui 6.000 / 8.000 diportisti.

A questi si aggiungono circa 217 imprese che hanno acquistato motori di questa tipologia proprio al fine di utilizzarli per la locazione di piccole unità – evidentemente per soggetti non titolari di patente nautica – che si sono trovate spiazzate a loro volta dalla novità legislativa.

Per il prossimo anno l’Italia sarà presidente dell’European Blockchain Partnership. Cosa significa?

Quando si parla di blockchain nel nostro Paese si pensa ancora ad un oggetto misterioso, una piattaforma per pochi, per fare non si sa bene cosa e con quali finalità. La verità è che l’Europa si sta apprestando a compiere questo passo verso il futuro e si sta attrezzando già da tempo. L’Italia, invece, fino al 2018 era rimasta indietro su questa tecnologia che promette di cambiare il mondo e solo grazie alla ferma volontà del ministro Luigi Di Maio ha aderito all’European Blockchain Partnership.

Quando si parla di blockchain si parla di tracciabilità, di controllo dei propri dati, di garanzia dei prodotti, di made in Italy tutelato, si parla di una certificazione sicura per ogni tipo di processo, sia esso industriale sia esso finanziario.

Il Governo Conte ha stanziato 45 milioni di euro in tre anni sullo sviluppo di questa tecnologia e sempre al Mise, il vicepremier Di Maio con un gruppo di esperti sta elaborando la strategia nazionale sulle tecnologie basate sui registri distribuiti. Si tratta di innovazioni destinate a cambiare radicalmente le nostre vite che il Movimento 5 Stelle vuole affrontare rendendo l’Italia protagonista.

Il bilancio della Camera dei Deputati chiude risparmiando 100 milioni di euro.

Grazie all’attenta e virtuosa gestione dell’amministrazione Fico, il bilancio finale del 2018 della Camera dei Deputati ha restituito ben 100 milioni di euro che si vanno a sommare agli 85 dello scorso anno, poi destinati alle popolazioni colpite dai terremoti.

Abbiamo deciso di rendere Montecitorio un luogo virtuoso e trasparente perché il buon esempio deve necessariamente partire dalla sede delle Istituzioni. Che poi non è altro che quello che abbiamo fatto con il taglio dei vitalizi con cui si risparmieranno 45,6 milioni di euro ogni anno, solo alla Camera. Proprio in questi giorni, un’altra nota positiva su questo argomento: la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso di un ex parlamentare che non voleva il ricalcolo del proprio vitalizio.

Non solo: abbiamo deciso di tagliare anche le pensioni d’oro degli ex dipendenti della Camera con un risparmio di ulteriori 20 milioni di euro l’anno che ritorneranno ai cittadini. Inoltre, abbiamo deciso di bloccare le indicizzazioni delle indennità e l’adeguamento dei rimborsi dei deputati fino al 2021, con un ulteriore risparmio di 41 milioni l’anno. La lotta ai costi della politica, come potete vedere, la stiamo portando avanti concretamente giorno dopo giorno. Del resto, se lo diciamo, lo facciamo.

In Commissione Trasporti prosegue, intanto, l’Indagine Conoscitiva sulla tecnologia 5G

Nell’ambito della Indagine Conoscitiva della Camera dei Deputati sulle nuove tecnologie delle telecomunicazioni, con particolare riguardo verso il 5G ed alla gestione dei big data, abbiamo audito i rappresentanti dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) e di ZTE Italia Srl.
Il nostro lavoro di informazione e approfondimento prosegue con meticolosità per comprendere a fondo se vi sono problematiche legate a queste tecnologie di nuova generazione così da scongiurare qualsiasi eventuale pericolo. Un lavoro condotto da tutte le forze politiche con serietà e dedizione e con la scienza come punto fermo alla base.
Share on:


Dopo una lunga fase di confronto e concertazione tra le diverse forze politiche parlamentari, in Commissione Trasporti alla Camera è stato approvato, in prima lettura, il disegno di legge di modifica del Codice della Strada. Il testo passa ora, dunque, all’esame dell’Aula di Montecitorio per poi andare a Palazzo Madama per essere approvato definitivamente, nelle intenzioni della maggioranza di governo, entro il prossimo autunno. Tante le novità inserite nel testo base della proposta normativa con l’obiettivo di migliorare il trasporto delle persone e di aumentarne la sicurezza, soprattutto dei soggetti vulnerabili.

Abbiamo compiuto un ulteriore passo in avanti verso la mobilità sostenibile e il miglioramento degli spostamenti dei cittadini Abbiamo previsto zone a traffico limitato o aree pedonali davanti alle scuole, almeno negli orari di ingresso e di uscita degli alunni. Abbiamo raddoppiato le sanzioni per chi occupa un parcheggio dei disabili senza averne facoltà. Abbiamo previsto l’obbligo di installazione di cinture di sicurezza sugli scuolabus e abbiamo inasprito le multe per chi non rispetta i segnali di stop ai passaggi a livello mettendo così in pericolo la propria vita e quella altrui. Tutte norme di buonsenso a tutela dei più deboli che mancavano e che era doveroso inserire.

Non mancano, poi, le novità introdotte per incentivare la mobilità ciclistica e personale. Si prevede la circolazione in autostrada di moto elettriche, ad oggi escluse, e per le biciclette viene inserita la ‘casa avanzata’ in prossimità dei semafori e l’obbligo del rispetto di distanza laterale dalle bici in fase di sorpasso. Infine, con l’avallo del Governo, sono state introdotte anche norme di semplificazione: si permetterà, in caso di deterioramento della targa, di restituirla ed averne un duplicato senza dover affrontare le più onerose spese di re-immatricolazione nonché si allunga da sei mesi ad un anno la validità del foglio rosa, così da poter sostenere fino a tre prove di esame per la patente.
Share on:


Con il Governo del Cambiamento è boom immatricolazioni di mezzi elettrici!

Le vendite di autovetture e fuoristrada con alimentazione elettrica nei primi 4 mesi del 2019 si sono moltiplicate in tutta Italia, registrando un vero e proprio aumento significativo di immatricolazioni: ad oggi si registra addirittura un +6596! Un trend molto positivo e promettente, indubbiamente frutto dell’eco-incentivo voluto dal Movimento 5 Stelle e sostenuto dalla maggioranza di Governo che prevede fino a 6mila euro per chi acquista un veicolo elettrico o ibrido oltre agli altri contributi in caso di rottamazione. Una tendenza che sta riguardando anche la nostra Puglia e che mi auguro coinvolga pure Polignano visto che possiamo contare già su 3-4 colonnine Enel di ricarica per strada.

Sono arrivati i fondi per i “Voucher per consulenza in innovazione”. Di cosa si tratta?

Il Ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio ha stanziato 75 milioni di euro per il triennio 2019-2021 per sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale delle piccole e medie imprese e delle reti di impresa di tutto il territorio nazionale. Figura chiave sarà quella dell’Innovation Manager in grado di implementare le tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0 nonché di ammodernare gli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali. Le micro e piccole imprese potranno contare su un contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 40mila euro; per le medie imprese è del 30% fino a 25mila euro mentre per le reti di imprese è al 50% fino ad un massimo di 80mila euro. Si tratta di un’interessante opportunità per traghettare nel futuro le aziende pugliesi e per questo mi auguro che il nostro territorio colga questa occasione.

In Senato è stata approvata definitivamente la legge a tutela delle ferrovie storico-turistiche.

In paesi d’Europa come la Francia, la Gran Bretagna e l’Irlanda, le ferrovie cosiddette “turistiche” sono parte fondante dell’offerta che viene fatta ai visitatori. Degli “asset” decisivi per connettere siti di particolare interesse culturale, paesaggistico e storico. In Italia sono diverse le tratte che vengono utilizzate ad esclusivo fine turistico, ma le normative cambiate negli ultimi anni le equiparavano in troppi aspetti a quelle ordinarie. Soprattutto, venivano richiesti requisiti tipici del trasporto ferroviario ordinario agli operatori e ai gestori del servizio. Un’anomalia che ha finito col mettere a rischio tanti binari “storici” del nostro Paese. Grazie all’iniziativa legislativa del Movimento 5 Stelle, si è riusciti a scongiurare l’addio a tante di queste piccole preziose ferrovie, con particolare riferimento al “Trenino Verde” della Sardegna, diventato il simbolo di questa battaglia. Queste ferrovie potranno continuare ad operare senza preoccupazioni e impedimenti normativi o burocratici già a partire da quest’estate.

In Commissione Trasporti prosegue, intanto, l’Indagine Conoscitiva sulla tecnologia 5G

Nell’ambito della Indagine Conoscitiva della Camera dei Deputati sulle nuove tecnologie delle telecomunicazioni, con particolare riguardo verso il 5G ed alla gestione dei big data, abbiamo audito i rappresentanti di Samsung Electronics Italia nonché il professor Mario Rasetti, presidente della Fondazione ISI – Istituto per l’Interscambio Scientifico.

Il nostro lavoro di informazione e approfondimento prosegue con meticolosità per comprendere a fondo se vi sono problematiche legate a queste tecnologie di nuova generazione così da scongiurare qualsiasi eventuale pericolo. Un lavoro condotto da tutte le forze politiche con serietà e dedizione e con la scienza come punto fermo alla base.

In questa settimana, poi, ho preso parte con i miei colleghi alla missione in cui abbiamo fatto visita ad Open Fiber, l’azienda pubblica che sta realizzando l’infrastruttura della fibra in tutta Italia. Avremo un unico gestore e tanti fornitori differenti sul mercato. Si tratta di una infrastruttura essenziale per lo sviluppo del 5G. Open Fiber, inoltre, prevede di portare la banda larga ovunque. È previsto, infatti, un piano di copertura delle aree grigie e bianche del Paese, quei piccoli comuni dove gli operatori commerciali non avrebbero guadagno di mercato a fare investimenti. Open Fiber ci arriva rendendo tutti i cittadini italiani uguali e con uguali servizi quantomeno per le connessioni a banda larga. Un altro importante tassello che porta l’Italia nel futuro.
Share on:


Con uno stanziamento di 75 milioni di euro per il triennio 2019-2021, il Ministero dello Sviluppo economico ha finanziato la misura “Voucher per consulenza in innovazione”, un intervento che mira a sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale delle piccole e medie imprese e delle reti di impresa di tutto il territorio nazionale. Figura chiave sarà quella dell’Innovation Manager in grado di implementare le tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0 nonché di ammodernare gli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.

Le micro e piccole imprese potranno contare su un contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 40mila euro; per le medie imprese è del 30% fino a 25mila euro mentre per le reti di imprese è al 50% fino ad un massimo di 80mila euro. Si tratta di un’interessante opportunità per traghettare nel futuro le aziende pugliesi e per questo mi auguro che il nostro territorio colga questa occasione. Saranno ammissibili spese sostenute a fronte di prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione qualificato, indipendente e inserito temporaneamente, con un contratto di consulenza di durata non inferiore a 9 mesi, nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete. Gli innovation manager faranno parte di un apposito elenco costituito dal Ministero dello Sviluppo economico e si tratta, anche questa, di un ulteriore sbocco lavorativo per tanti liberi professionisti che invito ad iscriversi.

La consulenza deve essere finalizzata ad indirizzare e supportare i processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale delle imprese e delle reti attraverso l’applicazione di una o più delle tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale impresa 4.0. Dai big data e analisi dei dati al cloud, fog e quantum computing; dalla cyber security all’integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale; dalla simulazione e sistemi cyber-fisici alla prototipazione rapida; dai sistemi di visualizzazione, realtà virtuale e realtà aumentata alla robotica avanzata e collaborativa; dall’interfaccia uomo-macchina alla manifattura additiva e stampa tridimensionale; dall’internet delle cose e delle macchine all’integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali; dai programmi di digital marketing, quali processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (c.d. branding) e sviluppo commerciale verso mercati ai programmi di open innovation.

Share on:
  • ← Previous post
  • Next Post →
Facebook Twitter Instagram Youtube

Post più popolari

  • #M5S Fondo per il Microcredito: Istruzioni per l'uso
  • #M5S Istituti Italiani di Cultura all’estero: Il miraggio della meritocrazia
  • Adozioni internazionali, M5S: la Boschi attui i nostri 5 punti

Cerca nel blog

latest posts

Archivio Post

  • ►  2020 (6)
    • ►  febbraio (2)
    • ►  gennaio (4)
  • ▼  2019 (66)
    • ►  dicembre (5)
    • ►  novembre (5)
    • ►  ottobre (5)
    • ►  settembre (2)
    • ►  agosto (2)
    • ▼  luglio (11)
      • Una settimana in Parlamento - 43
      • Stanziati 8 miliardi per le opere ferroviarie al Sud
      • Trasporti | Sbloccati 2,4 mld di euro per i PUMS
      • GM | Gente in Movimento
      • Una settimana in parlamento - 42
      • TRASPORTI: FAVORIRE L’INTERMODALITÀ PER MIGLIORARE...
      • Una nuova mobilità più sicura, moderna e sostenibile
      • Una settimana in parlamento - 41
      • Nuovo Codice della Strada approvato in Commissione...
      • Una settimana in Parlamento - 40
      • Imprese | Arrivano i fondi per la consulenza in in...
    • ►  giugno (12)
    • ►  maggio (13)
    • ►  aprile (2)
    • ►  marzo (1)
    • ►  febbraio (4)
    • ►  gennaio (4)
  • ►  2018 (21)
    • ►  dicembre (3)
    • ►  novembre (2)
    • ►  ottobre (6)
    • ►  settembre (1)
    • ►  agosto (1)
    • ►  luglio (2)
    • ►  giugno (1)
    • ►  marzo (2)
    • ►  febbraio (2)
    • ►  gennaio (1)
  • ►  2017 (18)
    • ►  dicembre (3)
    • ►  novembre (3)
    • ►  ottobre (3)
    • ►  settembre (2)
    • ►  agosto (1)
    • ►  luglio (2)
    • ►  giugno (1)
    • ►  marzo (2)
    • ►  febbraio (1)
  • ►  2016 (30)
    • ►  dicembre (1)
    • ►  novembre (2)
    • ►  ottobre (1)
    • ►  agosto (2)
    • ►  luglio (5)
    • ►  giugno (3)
    • ►  maggio (2)
    • ►  aprile (1)
    • ►  marzo (4)
    • ►  febbraio (4)
    • ►  gennaio (5)
  • ►  2015 (57)
    • ►  dicembre (4)
    • ►  novembre (5)
    • ►  ottobre (12)
    • ►  settembre (9)
    • ►  agosto (1)
    • ►  luglio (5)
    • ►  giugno (2)
    • ►  maggio (4)
    • ►  aprile (3)
    • ►  marzo (2)
    • ►  febbraio (3)
    • ►  gennaio (7)
  • ►  2014 (53)
    • ►  dicembre (2)
    • ►  novembre (6)
    • ►  ottobre (8)
    • ►  settembre (5)
    • ►  agosto (3)
    • ►  luglio (5)
    • ►  giugno (5)
    • ►  maggio (4)
    • ►  aprile (1)
    • ►  marzo (4)
    • ►  febbraio (8)
    • ►  gennaio (2)
  • ►  2013 (33)
    • ►  dicembre (5)
    • ►  novembre (10)
    • ►  ottobre (11)
    • ►  settembre (1)
    • ►  luglio (4)
    • ►  giugno (2)
Powered by Blogger.
"Un'idea non è di destra né di sinistra. È un'idea. Buona o cattiva."

Gianroberto Casaleggio


"Voglio vedere la gente di 30 anni prendersi questo paese."

Beppe Grillo

"Non dobbiamo permettere ai politici di agire senza controllo, e visto che non ci danno gli spazi per esercitare questo controllo, dobbiamo prenderceli."

Dario Fo

  • home
  • mi presento
  • attività
  • eventi
  • news
  • trasporti
  • osce
Copyright © Emanuele Scagliusi