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A Montecitorio è stato approvato il provvedimento sulla cyber security di cui sei stato relatore.

Oggi che l’innovazione tecnologica sta acquistando sempre più importanza e spazio nella nostra società, lo spazio cibernetico diventa sempre più strategico per il nostro Paese. Siamo stati i primi ad utilizzare strumenti digitali al fine di permettere a tutti i cittadini di esercitare forme di democrazia diretta e conosciamo bene, dunque, il potere e la pervasività della rete nonché i rischi e i pericoli che si annidano in essa.

Questo decreto contiene una serie di misure ad hoc in grado di rafforzare le nostre difese informatiche e prevenire attacchi a infrastrutture di interesse nazionale. Il Perimetro di Sicurezza Nazionale Cibernetica rappresenta uno sforzo senza precedenti da parte del Governo italiano, sulla strada della creazione di un ecosistema di governance e di responsabilità comune e condivisa nel settore della cybersecurity.

Questo provvedimento rappresenta finalmente una risposta strutturale, che tiene conto di tutte le parti in gioco e definisce metodiche e standard condivisi per la risoluzione dei problemi. La tutela delle reti e dei dati che vi transitano dev’essere un impegno costante e inderogabile per qualsiasi Paese e comporta un continuo ed efficace aggiornamento dell’impianto normativo. Il decreto sulla sicurezza cibernetica mette l’Italia nella condizione di affrontare con gli strumenti giusti questa nuova e delicata sfida e di essere in grado, in qualunque momento, di affrontare attacchi informatici e altre possibili criticità.
La Camera dei Deputati ha licenziato, in prima lettura, anche il Ddl Salvamare.

Si tratta di uno strumento prezioso di cui potremo disporre per tutelare e ripulire dai uti i nostri mari, laghi, e fiumi. Quando sarà approvata in via definitiva, l'Italia avrà la prima legge nella sua storia volta a tutelare l'ecosistema marino e le acque interne. Una legge che abbiamo voluto dedicare ad Angelo Vassallo, il Sindaco pescatore di Pollica, nel Cilento, barbaramente assassinato il 5 settembre 2010 che amava dire che “la vera ricchezza è il luogo in cui si vive” e che, pertanto, dobbiamo preservare e custodire.

Con questo provvedimento inauguriamo una grande stagione di pulizia e al tempo stesso un'opera di sensibilizzazione culturale e responsabilizzazione collettiva dinanzi ad una vera e propria emergenza: oltre tre quarti dei rifiuti presenti nel Mediterraneo è plastica, tra Ionio e Adriatico si trovano 300 chili di rifiuti in un chilometro quadrato di fondale, che diventano 983 chili a sud del delta del Po.

Eppure oggi un pescatore che voglia riportare a riva i rifiuti impigliati nelle sue reti non può farlo: rischia una sanzione o di dover pagare come se quei rifiuti li avesse prodotti lui sulla sua imbarcazione. Ora poniamo finalmente fine a quest'assurdità trasformandola in un’azione virtuosa.

Ma Salvamare è anche tanto altro: la legge introduce ad esempio una premialità per i pescatori che si rendono protagonisti del recupero e conferimento dei rifiuti in porto. Nel corso dell'esame in commissione abbiamo anche ottenuto che la possibilità di raccogliere liberamente i rifiuti valga anche in laghi, fiumi, lagune. E abbiamo previsto che le associazioni di promozione sociale, quelle sportive di subacquei e i centri diving potranno essere protagoniste della pulizia. Lo stesso varrà anche per la flotta del consorzio Castalia, che oggi opera in convenzione con il Ministero dell'Ambiente solo per la pulizia dei mari da idrocarburi: quando Salvamare sarà legge, Castalia potrà anche raccogliere rifiuti solidi galleggianti, inclusa la plastica.

Grazie a un emendamento condiviso all'unanimità dalla commissione Ambiente, insieme alle altre biomasse vegetali spiaggiate, anche la Posidonia, preziosa pianta marina, potrà essere raccolta correttamente e rimessa in natura, salvaguardando il recupero di sabbia e altri materiali di origine antropica. Abbiamo anche esteso il provvedimento per la pulizia degli argini di laghi e fiumi dal legname, favorendo il recupero di questi materiali.


Il Sottosegretario al Mise, Mirella Liuzzi, in Commissione Trasporti ha affrontato la questione del decreto voucher per il Digitale terrestre. Di cosa si tratta?

Per favorire il processo di trasformazione tecnologica delle reti televisive - con il passaggio dallo standard DVB-T a quello DVBT-2 - e limitare i disagi ai cittadini, nella scorsa legge di bilancio 2019 abbiamo previsto contributi a favore dei cittadini per l'acquisto di decoder e smart tv. Parliamo di un totale di 151 milioni di euro fino al 2022 e, per la maggior parte, concentrati al 2020, anno di maggiore picco.

Il decreto interministeriale che definisce tempistiche, criteri di accesso e di erogazione dei contributi in esame è stato firmato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e inviato per la registrazione alla Corte dei Conti. Questo permetterà di far partire l’erogazione dei voucher per fine novembre/inizi dicembre 2019

Il decreto prevede che i soggetti beneficiari della misura di sostegno, siano i cittadini con ISEE fascia 1 e 2, rientranti nelle cosiddette fasce deboli, e che il valore massimo del contributo sia pari a 50 euro. Si intende estendere l’entità del contributo erogabile, richiedendo in legge di Bilancio un nuovo finanziamento della misura per allargare la platea dei soggetti beneficiari. La misura, inoltre, sarà accompagnata da apposite campagne per informare i cittadini e minimizzare l’impatto di questa trasformazione tecnologica sulle famiglie italiane. Un’azione necessaria e fondamentale per accompagnare il Paese durante questa fase di necessario cambiamento.
In Commissione avete iniziato anche l’esame dello Schema di contratto di programma 2020-2024 tra il Ministero dello Sviluppo economico e Poste Italiane SpA.

Il contratto di Programma, rappresenta, come noto, lo strumento attraverso il quale vengono disciplinate le modalità di erogazione del servizio postale universale e sulla base del quale sono stabiliti altresì gli obblighi della società affidataria, i servizi resi agli utenti, i trasferimenti statali, la disciplina concernente l’emissione delle carte valori e le disposizioni in materia di rapporti internazionali.

Nel frattempo, è proseguito anche il lavoro nell’ambito della discussione congiunta delle risoluzioni relative all’applicazione del regime IVA sulle prestazioni didattiche per il conseguimento della patente di guida e sostegno delle autoscuole con l’audizione dei rappresentanti della Confederazione autoscuole riunite e consulenti automobilistici (CONFARCA) e dell'Unione nazionale autoscuole studi consulenza automobilistica (UNASCA).


Finalmente lo Stato fa la voce grossa verso i cosiddetti “pesci grossi”.

È inutile vessare i piccoli e lasciare che i grandi squali della grande evasione facciano quello che vogliono, portando magari i soldi nei paradisi fiscali. Adesso ai grandi evasori oltre a mandarli in carcere gli confischiamo più di quello che hanno evaso! In Italia si è sempre detto di voler combattere l’evasione fiscale, ma poi i partiti politici non hanno mai voluto mandare in carcere i grandi evasori. Perché?

Con il MoVimento 5 Stelle al Governo abbiamo anche tolto i vitalizi ai condannati in via definitiva come Nicola Cosentino (ex sottosegretario di Forza Italia) ed Enrico Cavaliere, ex deputato della Lega Nord Salvini. I soldi delle tasse dei cittadini non possono finire sui conti in banca di politici condannati.

Del resto, sui vitalizi la nostra posizione è ben chiara. Il prossimo 4 novembre la Commissione Contenziosa del Senato deciderà sui ricorsi che sono stati presentati dagli ex parlamentari. “La rivolta di intoccabili e indagati”, 772 ex senatori che chiedono di mantenere il loro ingiusto privilegio. Per il MoVimento 5 Stelle il taglio dei vitalizi è un segnale di civiltà politica e sociale: non arretriamo di un passo e ci auguriamo che una legge valida per tutti gli italiani rimanga valida anche per i parlamentari. Altrimenti significa che ci sono cittadini di serie A ed altri di serie B. In nessuna democrazia compiuta ciò è accettabile!
Quanto manca alla fase 2 del Reddito di Cittadinanza?

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, ha firmato il Decreto ministeriale, concertato con i Comuni, che definisce l'attivazione dei lavori di pubblica utilità che i beneficiari di Reddito di cittadinanza dovranno effettuare presso il Comune di residenza.

I Comuni potranno progettare ed attivare i lavori da far svolgere a chi percepisce il Reddito. Nuove opportunità per il reinserimento nel mondo del lavoro e per le nostre comunità che avranno nuova forza lavoro a disposizione.

Con questo atto, i Comuni interessati avranno la possibilità di avviare la progettazione e definire le attività che i beneficiari del Reddito andranno a svolgere.

Il Comune è il titolare dei Progetti Utili alla Comunità, che possono essere svolti in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, contribuendo alla costruzione di una comunità migliore. Ci auguriamo che i Sindaci possano cogliere questa occasione, ad iniziare da quello di Polignano.
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La Camera ha approvato, in prima lettura, il provvedimento concernente disposizioni urgenti per la sicurezza nazionale cibernetica.

Oggi che l’innovazione tecnologica sta acquistando sempre più importanza e spazio nella nostra società, lo spazio cibernetico diventa sempre più strategico per il nostro Paese. Il MoVimento 5 Stelle è stato il primo movimento politico in Italia a utilizzare strumenti digitali al fine di permettere a tutti i cittadini di esercitare forme di democrazia diretta. Conosciamo bene dunque il potere e la pervasività della rete, ma anche i rischi e i pericoli che si annidano in essa. Ecco perché riteniamo necessario prendere delle contromisure adeguate: questo decreto contiene una serie di misure ad hoc in grado di rafforzare le nostre difese informatiche e prevenire attacchi a infrastrutture di interesse nazionale.

Il Perimetro di Sicurezza Nazionale Cibernetica rappresenta uno sforzo senza precedenti da parte del Governo italiano, sulla strada della creazione di un ecosistema di governance e di responsabilità comune e condivisa nel settore della cybersecurity. Questo provvedimento rappresenta finalmente una risposta strutturale che tiene conto di tutte le parti in gioco e definisce metodiche e standard condivisi per la risoluzione dei problemi. La tutela delle reti e dei dati che vi transitano dev’essere un impegno costante e inderogabile per qualsiasi Paese e comporta un continuo ed efficace aggiornamento dell’impianto normativo. Il decreto sulla sicurezza cibernetica mette l’Italia nella condizione di affrontare con gli strumenti giusti questa nuova e delicata sfida e di essere in grado in qualunque momento, di affrontare attacchi informatici e altre possibili criticità.





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Lo scorso fine settimana hai partecipato all’incontro autunnale dell’assemblea parlamentare dell’Osce in Marocco. Di cosa si è discusso? 

Nella riunione di Marrakech si è sviluppata una comprensione più profonda delle sfide che la regione euromediterranea deve affrontare, compresi i cambiamenti climatici, le migrazioni, il terrorismo e la necessità di combattere l'intolleranza religiosa. Oltre 300 partecipanti, tra cui 190 parlamentari, provenienti da circa 50 Paesi. 

Il relatore principale della sessione, Mbarka Bouaida, presidente della regione di Guelmim-Oued Noun in Marocco, si è concentrato sui recenti sviluppi in Marocco e nella regione nordafricana tra cui lo sviluppo economico e lo sviluppo sociale. Come prima donna eletta leader regionale marocchina, ha anche discusso di questioni relative al genere. 

Il vicepresidente dell'AP dell'OSCE Nilza de Sena (Portogallo) ha aperto la seconda sessione, con il tema “La regione euromediterranea e le sfide poste dai cambiamenti climatici: sviluppo economico e migrazione ambientale”. De Sena ha preso atto dei legami tra cibo e sicurezza idrica, massicci flussi migratori, tensioni sociali e degrado ambientale, sottolineando che la crescita economica, lo sviluppo sostenibile e la protezione dell'ambiente si rafforzano a vicenda. 

Moustapha Cisse Lo, portavoce del Parlamento della Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale (ECOWAS), ha descritto le drammatiche conseguenze dei cambiamenti climatici e ha sottolineato l'urgente necessità di attuare l'accordo di Parigi. Ha parlato del cambiamento climatico come una delle maggiori sfide per l'Africa, osservando che aggrava i problemi esistenti nella regione, come la mancanza di buon governo, la cattiva gestione delle risorse idriche e gli enormi movimenti migratori. 

Nella discussione, si è ricordata l'importanza di parlare proattivamente contro l'intolleranza e il potere dell'educazione nel contribuire al rispetto e alla lotta contro l'intolleranza. 

Prosegue il lavoro del MoVimento 5 Stelle sul 5G, questa innovativa tecnologia che affascina molti e spaventa alcuni. Proprio in questi giorni alla Camera è stata approvata la mozione a tua prima firma. 

La mozione impegna il Governo a proseguire con l'approfondimento degli studi e delle ricerche sull'elettromagnetismo, ad adoperarsi per rivedere e migliorare l'impianto normativo alla base della realizzazione delle infrastrutture di telecomunicazione nazionali di rete mobile e a tener conto dello sviluppo tecnologico in atto nel settore delle telecomunicazioni e delle opportunità di crescita che tale sviluppo offre al Paese. 

Che il mondo sia in continua evoluzione è sotto gli occhi di tutti e, si sa, le nuove tecnologie e le nuove scoperte scientifiche ci accompagnano a passo sempre più spedito nel nostro vivere quotidiano. Il 5G è una tecnologia dalle grandi potenzialità che potrà essere applicata in diversi settori, dalla medicina ai trasporti, passando per l’istruzione, l’agricoltura e anche la pubblica amministrazione. 

Il compito della politica è quello di guidare questi cambiamenti nel modo migliore, avendo come priorità il benessere dei cittadini. Per questo, proseguiremo sulla strada dell’innovazione, sempre mantenendo alta l’attenzione sugli studi e sulle ricerche relative all’elettromagnetismo, facendo in modo che l’opinione pubblica sia sostenuta da un’informazione chiara ed esaustiva, evitando le strumentalizzazioni. Vogliamo farlo nel modo più sicuro possibile e per migliorare la vita dei cittadini. 

Allo stato attuale non c’è alcun motivo di preoccupazione per la salute che sia comprovato scientificamente. Per questo, continueremo sempre a promuovere lo sviluppo tecnologico in atto nel settore delle telecomunicazioni come un’opportunità di crescita economica, di competitività, di occupazione e anche di inclusione sociale, miglioramento dei servizi di pubblico interesse e di aumento della qualità della vita dei cittadini italiani. 

In Commissione Trasporti, poi, sei stato relatore sul decreto Cyber Security. Di cosa si tratta? 

Le minacce di cyberterrorismo, spionaggio e criminalità in Rete sono ormai una realtà con cui dobbiamo fare i conti, investendo fondi e competenze per potenziare le difese informatiche del Paese. Non possiamo più permetterci di pagare i danni economici e sociali degli attacchi informatici. Per questo, con il decreto legge sulla sicurezza cibernetica, istituiamo un perimetro di sicurezza nazionale, garantendo i necessari standard di sicurezza volti a minimizzare i rischi di un attacco cibernetico. Si tratta di un provvedimento al quale teniamo molto, perché mira a garantire la sicurezza del Paese e di tutti i cittadini, guardando a ciò che accade oggi e che potrà accadere sempre di più in futuro. 

Nelle ultime due settimane abbiamo svolto una serie di audizione sul provvedimento. Le più importanti hanno coinvolto Huawei Italia; ZTE Italia Srl; Leonardo Spa; Confindustria digitale; Federico Cafiero de Raho; Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo; Microsoft Italia; AGID Agenzia per l’Italia Digitale; il sottosegretario Liuzzi (Mise) e la ministra per l’Innovazione Paola Pisano. 

In Aula a Montecitorio è approdata anche la mozione sulla Gronda di Genova. 

È chiara ed evidente a tutti la strumentalizzazione politica e mediatica sulle nostre posizioni in merito alle grandi opere. Ci hanno dipinto come il “Movimento del no” quando, con il decreto “Sblocca Cantieri”, abbiamo fatto ripartire centinaia di opere ferme da anni. Noi diciamo no agli sprechi di denaro pubblico e alle opere che non servono ai cittadini. 

In merito alla Gronda, è importante valutare insieme a cittadini e portatori di interesse il nuovo studio di fattibilità commissionato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il nostro obiettivo è lavorare insieme per Genova e per la Liguria affinché ci sia piena condivisione su soluzioni utili ai cittadini e che non impattino negativamente sul territorio. 

A proposito di Genova, sono state pubblicate nuove carte dall’inchieste sul Ponte Morandi e sulle altre infrastrutture gestite dai Benetton. 

Sono emerse nuove intercettazioni ed email che coinvolgono alti dirigenti e tecnici impegnati a falsificare report sullo stato di salute dei ponti, anche dopo la tragedia del Ponte Morandi. Tutto per evitare ad Autostrade per l’Italia costosi interventi di manutenzione e garantire extra profitti. 

I fatti che stanno emergendo dalle indagini non lasciano dubbi: per quanto ci riguarda è di primaria importanza difendere la salute e tutelare la dignità di tutti i cittadini, facendo pagare chi ha sbagliato e non permettendo di lucrare sulla pelle degli italiani. 

Se sul lato penale ci penseranno i magistrati, su quello politico l’unica strada è togliere la gestione delle infrastrutture pubbliche dalle mani dei Benetton e aumentare la manutenzione e la sicurezza di ogni tratta autostradale, stracciando lo sciagurato contratto con Autostrade firmato dal Governo Berlusconi-Salvini e lasciandosi definitivamente alle spalle una tragica pagina di malapolitica italiana. 

Questi sono stati poi i giorni dell’attesissimo taglio dei parlamentari. 

Con la quarta e definitiva lettura alla Camera, abbiamo tagliato 345 poltrone: 115 senatori e 230 deputati. Portiamo così il rapporto eletti/elettori alla media degli altri Paesi Ue più evoluti e permettiamo agli Italiani di risparmiare 500 milioni di euro a Legislatura. 

Era un punto fondamentale del nostro programma e lo abbiamo imposto all’agenda della politica e dei partiti, andando avanti nonostante lungo la strada abbiamo dovuto superare resistenze e tentativi di sgambetto. 

Il prossimo weekend, infine, ci sarà Italia 5 Stelle. 

Sarà un evento eccezionale, nello splendido scenario della Mostra d’Oltremare a Napoli. Parleremo delle tematiche che il MoVimento 5 Stelle sta portando avanti ad ogni livello, dall’Europa ai singoli Comuni delle nostre Amministrazioni. Ma, soprattutto, parleremo di ciò che ci aspetta per gli anni a venire. Un’agorà che si svilupperà nel corso dell’intero weekend si chiamerà per l’appunto “Io Sono Futuro” e avrà al centro la sostenibilità ambientale e l’innovazione tecnologica al servizio di un nuovo modello di società. Su di esso si alterneranno esperti, giornalisti, membri del governo e parlamentari. Ospite d’eccezione il padre dell’economia circolare, l’economista e scrittore Gunter Pauli.
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Promesso in campagna elettorale, il taglio dei parlamentari è definitivamente realtà. Con il via libera in quarta lettura, a Montecitorio è stata approvata la riforma che riduce le poltrone di 345 unità: 115 senatori e 230 deputati. Dai tempi delle politiche “lacrime e sangue” dell’epoca Monti che cercava di porre rimedio ai conti disastrati lasciati dai Governi Berlusconi, si è aperta la breccia della riduzione dei costi della politica. E con il Movimento 5 Stelle si è assistito dapprima alle restituzioni dei parlamentari, che si sono (e continuano a farlo) dimezzati lo stipendio, e oggi al tanto atteso taglio delle poltrone. 

Si tratta di un risultato storico per il quale ci battiamo da anni e grazie al quale facciamo risparmiare ai cittadini 100 milioni di euro all’anno (circa 300 mila euro al giorno), consentendo alle due Camere di lavorare meglio. Abbiamo sempre considerato sacro il ruolo del Parlamento e, proprio perché in passato era stato svilito, era necessario intervenire. La riduzione di deputati e senatori era un punto fondamentale del nostro programma e lo abbiamo imposto all’agenda della politica e dei partiti, andando avanti nonostante lungo la strada abbiamo dovuto superare resistenze e tentativi di sgambetto. Non sono mancate le fake news tutte smentite alla prova dei fatti. Evidentemente continuiamo ad essere scomodi, non viene tollerato il fatto che agiamo nell’esclusivo interesse del Paese e dei cittadini e non degli interessi particolari. Ed è proprio per questo che siamo nati e continuiamo ad andare avanti, orgogliosi di quello che stiamo facendo e di poter festeggiare con gli italiani questa giornata, che ci restituisce un Paese più giusto ed efficiente.

La questione sollevata dai critici relativa alla rappresentatività, oltre che essere stata smontata già negli anni ‘80 da autorevoli personaggi politici come la Presidente Nilde Iotti, perde di senso dinanzi all’attualità. Quando fu scritta la Costituzione non fu né sacralizzato né cristallizzato il numero di deputati e senatori perché si era ben consapevoli che la Carta deve vivere nel tempo in cui c’è. Alcuni numeri potevano avere un senso in un momento storico diverso da questo, oggi non lo hanno più perché ai cittadini è consentito un rapporto diretto con i propri rappresentanti. I canali della comunicazione, l’informazione, torna il tema della capacità del Parlamento di portare a termine un processo decisionale, una politica capace di non fare politica fine a se stessa e per se stessa, ma capace di dare risposte ai cittadini che sono fuori dai palazzi.

#1miliardodimotivi è l’hashtag lanciato dai 5 Stelle per sostenere il taglio dei parlamentari e chiudere l’era dei privilegi. 1 miliardo di risparmi (pari a due legislature) equivale infatti a 1 miliardo da investire in trasporti, scuole, ospedali. Il rapporto eletto/elettori diviene pertanto equiparato a quello degli altri Paesi europei più evoluti.
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Dopo la triste notizia di Catania di un altro bimbo deceduto in auto dimenticato in auto sul seggiolino nel sedile posteriore, finalmente qualcosa si muove.

Il Consiglio di Stato, infatti, ha dato parere favorevole sul regolamento tecnico che definisce gli standard funzionali e tecnici dei seggiolini anti-abbandono. Ora si può dare seguito all'applicazione dell'obbligo di usare tali sistemi di allarme per scongiurare il rischio di dimenticare in auto i nostri bambini minori di 4 anni.

Sin dal primo giorno ci siamo battuti per questa norma. Anche alla luce degli ultimi tristi fatti di cronaca, l'obbligo di usare un sistema di allarme per scongiurare il rischio di dimenticare in auto i nostri piccoli ormai non è più rimandabile. La tecnologia ce lo permette ed è giusto non perdere altro tempo.


Con le restituzioni ha raggiunto la ragguardevole cifra di 258mila euro.

A tanto ammonta la cifra che, dal 2013 ad oggi, ho ridato ai cittadini italiani tagliandomi l’indennità e restituendo i rimborsi non spesi.
Grazie al contributo dei portavoce nazionali, con la chiusura della rendicontazione di maggio siamo a 82 milioni e quattrocento mila euro tra Camera e Senato.
Abbiamo rinunciato a indennità e rimborsi per circa 47 milioni di euro, finanziato il fondo del microcredito per 26 milioni di euro, sostenuto le popolazioni colpite dalle alluvioni per circa 2 milioni di euro, incrementato il fondo di ammortamento dei titoli di stato con 1 milione e 650 mila euro, favorito il contrasto della povertà educativa minorile con 1 milione di euro, sostenuto il fondo contro la violenza sulle donne per 440 mila euro circa, e sostenuto altre iniziative come la ricostruzione della palestra di Mirandola per circa 550 mila euro.
Un impegno preso dal Movimento 5 Stelle nella campagna elettorale del 2012, che continua nel tempo e che segna una netta discontinuità con la politica del passato. Non siamo perfetti e sicuramente facciamo degli errori. Ma se la politica in Italia sta riconquistando dignità, credo sia anche merito nostro e di questo esempio concreto.

Lunedì è 7 ottobre e si avvicina il tanto atteso taglio dei parlamentari.

Non vogliamo più che l’Italia si distingua in negativo dagli altri Stati su questioni come sprechi, inefficienze o privilegi e con il taglio di 345 parlamentari possiamo adeguarci ai più virtuosi standard internazionali. In Germania il Parlamento conta circa 700 membri; nel Regno Unito 650; in Francia 577; in Spagna 558 e negli Stati Uniti 535 membri. Con la nostra riforma i senatori diventano 200 e i deputati 400, con un risparmio di 1 miliardo di euro in due Legislature. Il tema fu sostenuto in passato anche da autorevoli esponenti come Nilde Iotti ora, invece, vede la Lega di Salvini sfilarsi dalla votazione in Commissione Affari Costituzionali dopo che aveva promesso il voto favorevole. La serietà e la coerenza la valuteranno gli italiani alle urne.

Lo Sblocca Cantieri, voluto dal ministro Toninelli, intanto sembra dare i suoi frutti.

Nel solo mese d’agosto sono state messe a gara opere per ,9 miliardi di euro, il 26% in più del mese precedente.

Sono i dati emersi da uno studio Cresme-Sole 24 Ore, che evidenziano come la legge Sblocca Cantieri e il Decreto Crescita del Movimento 5 Stelle stiano già segnando una forte ripresa del mercato. Si parla di 24,2 miliardi di euro finora per il 2019, il 42% in più del valore complessivo dei bandi pubblicati nello stesso periodo del 2018!

La notizia dell'apertura di cantieri vecchi e nuovi dimostra la volontà di andare avanti sugli stessi obiettivi: investimenti, lavoro, sostenibilità.


Si avvicina anche il consueto appuntamento annuale con Italia 5 Stelle.

A Napoli, il 12-13 ottobre, daremo un “passaggio” al futuro. Le piazze del “Fridays for Future” hanno lanciato un segnale chiarissimo: è giunto il momento di prenderci cura dell’ambiente in cui viviamo non soltanto a parole, ma con fatti concreti e politiche che vadano in questa direzione in modo deciso.
In questo contesto così stimolante gioca un ruolo centrale la mobilità sostenibile. Dobbiamo iniziare a pensare ad una mobilità completamente diversa da quella a cui siamo abituati.

C’è bisogno di un sistema, prima di tutto “integrato”, che possa far coesistere in maniera virtuosa la cosiddetta “mobilità dolce” (pedonale, ciclabile) con quella pesante e tradizionale. Allo stesso tempo, però, dobbiamo sfruttare le nuove tecnologie, l’innovazione e gli esempi sempre più virtuosi che vediamo moltiplicarsi in tutti gli angoli del mondo.

Parleremo di Sharing mobility, trasporto pubblico locale, mobilità elettrica e nuovi modelli di condivisione. Temi cari alla collettività e alle nostre vite quotidiane. Vogliamo condividere con tutti voi le pratiche virtuose che ci consentono di tutelare il nostro territorio e di garantire un futuro sostenibile al nostro pianeta.


Il primo ottobre è stata una data simbolo per la città di Genova.

Sì, è stata una giornata speciale. Come previsto, martedì è stato posato il primo pezzo del nuovo viadotto sulle pile 5 e 6. La tragedia del 14 agosto rimarrà per sempre nei nostri occhi e nei nostri cuori. Ma dopo gli eventi drammatici come questo bisogna saper ripartire ed è quello che sta facendo la città di Genova grazie ai genovesi e al grande lavoro svolto da Danilo Toninelli che, fino all’ultimo giorno del suo incarico da Ministro, ha messo Genova al primo posto delle sue priorità. Il varo del primo impalcato del nuovo ponte rappresenta un altro passo verso la normalità per cittadini e imprese. Ad oggi gli sfollati hanno tutti una nuova casa e il porto registra numeri record di merci movimentate. Ma dobbiamo continuare a lavorare con la stessa determinazione; per tutte le vittime di quello sciagurato 14 agosto.
Su cosa si sono incentrati i lavori in Commissione Trasporti a Montecitorio?

La discussione sul DL 105/2019 concernente disposizioni urgenti in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica, di cui sono relatore per la IX Commissione Camera, ha vito l’audizione dei rappresentanti di Assotelecomunicazioni, del Col. Cesare Forte, direttore della direzione telematica del Comando generale della Guardia di Finanza e rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, della dottoressa Nunzia Ciardi direttrice del Servizio di polizia postale e delle comunicazioni del Ministero dell’Interno, dei rappresentanti di Poste Italiane SpA, del Prefetto Gennaro Vecchione, Direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS), dei rappresentanti di Fastweb SpA, di Enel SpA e di Terna SpA.

Abbiamo lavorato poi sulle risoluzioni congiunte relative all’applicazione del regime IVA sulle prestazioni didattiche per il conseguimento della patente di guida e sostegno delle autoscuole.

Abbiamo audito l’ingegner Paolo Mario Mega, indicato dal Governo come presidente dell’Autorità di sistema portuale dello Stretto

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