Si tratta di un risultato storico per il quale ci battiamo da anni e grazie al quale facciamo risparmiare ai cittadini 100 milioni di euro all’anno (circa 300 mila euro al giorno), consentendo alle due Camere di lavorare meglio. Abbiamo sempre considerato sacro il ruolo del Parlamento e, proprio perché in passato era stato svilito, era necessario intervenire. La riduzione di deputati e senatori era un punto fondamentale del nostro programma e lo abbiamo imposto all’agenda della politica e dei partiti, andando avanti nonostante lungo la strada abbiamo dovuto superare resistenze e tentativi di sgambetto. Non sono mancate le fake news tutte smentite alla prova dei fatti. Evidentemente continuiamo ad essere scomodi, non viene tollerato il fatto che agiamo nell’esclusivo interesse del Paese e dei cittadini e non degli interessi particolari. Ed è proprio per questo che siamo nati e continuiamo ad andare avanti, orgogliosi di quello che stiamo facendo e di poter festeggiare con gli italiani questa giornata, che ci restituisce un Paese più giusto ed efficiente.
La questione sollevata dai critici relativa alla rappresentatività, oltre che essere stata smontata già negli anni ‘80 da autorevoli personaggi politici come la Presidente Nilde Iotti, perde di senso dinanzi all’attualità. Quando fu scritta la Costituzione non fu né sacralizzato né cristallizzato il numero di deputati e senatori perché si era ben consapevoli che la Carta deve vivere nel tempo in cui c’è. Alcuni numeri potevano avere un senso in un momento storico diverso da questo, oggi non lo hanno più perché ai cittadini è consentito un rapporto diretto con i propri rappresentanti. I canali della comunicazione, l’informazione, torna il tema della capacità del Parlamento di portare a termine un processo decisionale, una politica capace di non fare politica fine a se stessa e per se stessa, ma capace di dare risposte ai cittadini che sono fuori dai palazzi.
#1miliardodimotivi è l’hashtag lanciato dai 5 Stelle per sostenere il taglio dei parlamentari e chiudere l’era dei privilegi. 1 miliardo di risparmi (pari a due legislature) equivale infatti a 1 miliardo da investire in trasporti, scuole, ospedali. Il rapporto eletto/elettori diviene pertanto equiparato a quello degli altri Paesi europei più evoluti.
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