Emanuele Scagliusi
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Quali novità dai lavori della Commissione Trasporti della Camera?

C’è stata l’informativa del ministro dello Sviluppo economico Patuanelli sulle crisi aziendali, ad iniziare dall’ex ILVA e Alitalia. Abbiamo dato il nostro parere alla proposta di legge Brunetta sulle Disposizioni per la valorizzazione della produzione enologica e gastronomica italiana.

Nell’ambito dell’esame della proposta di legge, approvata dal Senato, recante disposizioni per la sostituzione di automezzi e attrezzature azionati da motori endotermici con automezzi e attrezzature ad alimentazione elettrica, ibrida o ad idrogeno negli aeroporti abbiamo audito Assaeroporti Associazione Italiana Gestori Aeroportuali, Assohandlers - Associazione Nazionale Operatori Servizi Aeroportuali di Handling nonché l’Amministratore delegato di ADR-Aeroporti di Roma, ingegner Ugo De Carolis.


Con quest’ultimo abbiamo anche parlato della sperimentazione nell’aeroporto di Fiumicino della nuova tecnologia di riconoscimento facciale dei passeggeri.

Prosegue, inoltre, la discussione sulle risoluzioni relative ad iniziative sulla sicurezza stradale e sull’introduzione di incentivi per l’attivazione di servizi di connessione alla rete Internet ad alta velocità.


La banda ultralarga di Open Fiber procede a rilento, come intendete agire?

I dati pubblicati da Infratel ad inizio Novembre, e riportati qualche giorno fa dal Sole 24 Ore, sull’avanzamento nel Paese del progetto di rete pubblica di telecomunicazioni a banda ultralarga disegnano uno scenario in chiaroscuro. Dopo aver introdotto molti strumenti normativi necessari a sbloccare questa opera strategica che coinvolge circa 7.450 comuni, risulta che la rete sia collaudata e operativa in soli 5 Comuni.

Chiameremo immediatamente in audizione in commissione Trasporti e Telecomunicazioni alla Camera i responsabili di Open Fiber per conoscere le ragioni di questo ritardo e comprendere come imprimere un’accelerazione ulteriore e portare la cosiddetta fibra ultraveloce in tutto il Paese.

Audiremo anche Infratel chiedendo una puntuale verifica del rispetto delle condizioni dei bandi aggiudicati dal concessionario. In ballo c'è lo sviluppo economico e sociale dei nostri territori, e anche il rischio di perdere i fondi europei che cofinanziano l'infrastruttura.



Il Decreto Clima è stato definitivamente approvato dal Senato. Quali le novità?

Grazie al Decreto Clima riduciamo la plastica usa e getta e ripuliamo le nostre strade. Con questa legge, la prima in Italia che spinge l’acceleratore sulla questione ambientale, stanziamo 27 milioni di euro per i Comuni che dovranno dotarsi delle nuove macchinette “mangia-plastica”, le apparecchiature che offrono bonus in cambio delle bottiglia di plastica. Lo scopo, ovviamente, è quello di raccogliere e riciclare quanta più plastica possibile! L’Italia diventa, così, un Paese virtuoso e all’avanguardia sul piano internazionale.

Il Decreto Clima prevede, inoltre, 20 milioni di euro per l’acquisto di autobus ecologici; 255 milioni di euro per rottamare vetture inquinanti e incentivare la mobilità sostenibile; il rifacimento delle corsie preferenziali per facilitare il trasporto pubblico; 30 milioni di euro per la creazione di foreste urbane; 40 milioni di euro ai commercianti per realizzare i green corner e promuovere la vendita di prodotti sfusi a scapito degli imballaggi usa e getta; la creazione di un portale web per rendere trasparenti e accessibili a tutti i dati ambientali dei soggetti pubblici e dei concessionari dei servizi pubblici.



Continua imperterrita la battaglia su Autostrade e le concessioni ai Benetton.

Per Autostrade è arrivato il momento di abbassare i pedaggi e maneggiare con rispetto i soldi dei cittadini. Esaminando i bilanci di Atlantia, la società dei Benetton che gestisce Autostrade, risulta che in 13 anni di vita si è portata a casa 10 miliardi di euro secchi, per la gioia di tutti i suoi azionisti. Una montagna di soldi spesi per fare shopping all’estero.

Ecco dove sono finiti i soldi di milioni di italiani, sottratti alla manutenzione di strade e viadotti solo nel 2018: -29,3 miliardi per l'acquisto del controllo di Abertis in Spagna; -2,4 miliardi per l'acquisto del 23,8% di Hochtief in Germania; -1 miliardo di euro per l'acquisto del 15% del tunnel sotto la Manica.


Il bilancio del 2016, invece, certifica un esborso di 1,36 miliardi per l'acquisto degli aeroporti della Costa Azzurra.

Nel 2018 gli utili dell’azienda ammontavano a 6,9 miliardi di euro. Un aumento del 122,5% rispetto al 2006, quando i ricavi di Autostrade Spa, si attestavano intorno ai 3,1 miliardi.

Un iperbolico incremento degli incassi a cui non ha fatto seguito un altrettanto importante impegno negli investimenti, anzi! Mentre il fatturato saliva, le spese in sicurezza e manutenzione diminuivano sempre di più: da 1,17 miliardi a 592 milioni, una riduzione del 49,5%!



Hanno fatto scalpore le vicende legate alla Fondazione Open dell’ex premier Matteo Renzi.

Il giochino lo conosciamo: io ti finanzio la campagna elettorale e poi tu mi fai un favore, mi dai quell'appalto o mi assumi quella persona.

Lo conosciamo perché in tutta Italia, da nord a sud, le inchieste che provano la presenza di clientelismo e voto di scambio sono all'ordine del giorno. Ma a dircelo sono soprattutto le condizioni delle nostre strade, dei nostri ospedali e dei nostri trasporti.

Il MoVimento 5 Stelle chiede già da tempo una commissione d'inchiesta sui fondi ricevuti dai partiti nei decenni in cui il nostro Paese è stato lentamente e inesorabilmente messo in ginocchio da politiche poco trasparenti e spesso ingiustificabili. Vogliamo vederci chiaro, con la consapevolezza di non avere nulla da nascondere.

Vogliamo sapere se chi ha governato l'Italia, ma soprattutto Comuni e Regioni, lo abbia fatto nell'interesse dei cittadini o per arricchire le tasche di qualcuno in attesa della prossima campagna elettorale. Non c'è più tempo da perdere!

C’è grande fermento nel MoVimento 5 Stelle e nella sua organizzazione interna.

Sono passati dieci anni da quando il MoVimento 5 Stelle esiste. Dieci anni e la politica italiana si è radicalmente trasformata. Pertanto va tracciata la nuova traiettoria da seguire e va messa alla prova la nuova organizzazione del M5S.

Se dieci anni fa abbiamo avuto la capacità di superare il modello partitico novecentesco e proporre una alternativa moderna ed efficiente, oggi siamo chiamati a superare noi stessi, la stessa forma che la nostra creatura ha assunto.
Siamo in evoluzione continua e quello che faremo insieme è solo un altro passo avanti. Il MoVimento cambierà ancora e tra dieci anni ci saranno nuove parole guerriere e nuovi contributi.

In questo momento si stanno costituendo i team del futuro e sono molto felice di far parte del Team Infrastrutture e Trasporti guidato dal Senatore Agostino Santillo con il consigliere regionale della Lombardia Simone Verni e il consigliere comunale Roberto Malanca. I nostri incontri in giro per l’Italia stanno suscitando grande interesse alla luce delle proposte che vengono presentate ai cittadini. Siamo fiduciosi e convinti di aver elaborato un progetto che possa coinvolgere sempre più persone e portare dei veri miglioramenti alla qualità della vita dei cittadini.



Infine novità per i Vigili del Fuoco.

Dopo 40 anni diamo risposte concrete ai Vigili del Fuoco. Abbiamo, infatti, trovato le risorse necessarie per equiparare gli stipendi alle altre Forze dell’ordine: 75 milioni per il 2020; 155 milioni per il 2021 e 220 milioni per il 2022. Da troppo tempo va avanti questa ingiustizia ed è giunto il momento di dare risposte concrete ai Vigili del Fuoco.

Intanto, da ottobre, sono ripartite le assunzioni. Per far fronte alla drammatica carenza di personale e tutelare il lavoro e la sicurezza dei nostri Vigili del Fuoco da ottobre sono partite 938 assunzioni straordinarie!

Lo Stato è al fianco di chi ogni giorno lavora al servizio dei cittadini. Si tratta di un segnale importante e di un risultato concreto per il Corpo dei Vigili del fuoco e per i cittadini.
Il nostro impegno è quello di garantire la sicurezza di tutti.

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Il Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli ha firmato il decreto che disciplina i termini e le modalità di concessione ed erogazione delle agevolazioni in favore delle Piccole e Medie Imprese e reti d'impresa per investimenti innovativi, al fine di rafforzare la competitività dei sistemi produttivi e lo sviluppo tecnologico nei territori delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

L'obiettivo è quello di sostenere la trasformazione digitale delle imprese attraverso l'utilizzo delle tecnologie previste nell'ambito del piano Impresa 4.0 o di favorire la loro transizione verso l'economia circolare. Le risorse finanziarie messe a disposizione dal provvedimento sono complessivamente pari a 265 milioni di euro, di cui il 25% riservato alle micro e piccole aziende. Invito, pertanto, il territorio pugliese a cogliere questa occasione.

Possono beneficiare delle agevolazioni le PMI e le reti d'impresa che, alla data di presentazione della domanda, siano regolarmente costituite e iscritte nel registro delle imprese e non abbiano effettuato, nei due anni precedenti, una delocalizzazione verso l'unità produttiva oggetto dell'investimento, impegnandosi a non farlo anche fino ai due anni successivi al completamento dell'investimento. Alle agevolazioni potranno accedere anche i liberi professionisti.

I programmi di investimento dovranno avere una durata non superiore ad un anno, prevedere spese ammissibili di importo non superiore a 3 milioni di euro ed essere realizzati, mediante l’acquisto di impianti, attrezzature e macchinari nuovi di fabbrica, in unità produttive localizzate nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Con successivi provvedimenti del Ministero verranno rese note le modalità operative per la presentazione delle domande, valutate e gestite da Invitalia con il procedimento a sportello.

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Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto interministeriale siglato dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, prende il via il bonus per l’acquisto di smart Tv e decoder. Il testo, infatti, disciplina le modalità per l’erogazione dei contributi a favore dei cittadini per l’acquisto di televisori e decoder di nuova generazione, con l’obiettivo di supportare la transizione del sistema radiotelevisivo verso la nuova tecnologia DVBT-2/HEVC.

La misura rientra nell’ambito delle numerose azioni messe in campo dal Mise per accompagnare il processo di trasformazione digitale del settore Tv. Per il ‘Bonus Tv’ abbiamo stanziato durante l’ultima Legge di Bilancio risorse finanziarie pari a 151 milioni di euro: i beneficiari di questi fondi, per un valore massimo di 50 euro, saranno le famiglie con reddito ISEE fino a 20.000 euro. Il contributo sarà disponibile dal 18 dicembre 2019 al 31 dicembre 2022 anno in cui si concluderà il processo di transizione alle reti digitali terrestri in DVBT-2 e sarà riconosciuto sotto forma di sconto praticato dal venditore dell’apparecchio sul relativo prezzo di vendita. Invito, pertanto, le famiglie pugliesi a cogliere quanto prima questa opportunità per innovare il proprio impianto tv.

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Grazie a un nostro emendamento al decreto fiscale, prevediamo che le sanzioni per chi non monta a bordo del veicolo i dispositivi antiabbandono per bambini fino a 4 anni si applicheranno dall'1 giugno 2020. L'obbligo è in vigore dal 7 novembre, ma si rende necessario prevedere un periodo cuscinetto sia per informare adeguatamente l’utenza, anche con apposite campagne e iniziative mirate a raggiungere le famiglie, sia per consentire ai produttori di portare tali dispositivi sul mercato. 

L’emendamento non solo revoca l’efficacia delle sanzioni eventualmente comminate dal 7 novembre, ma nel caso un automobilista avesse pagato, gli consente di chiedere la restituzione della somma indebitamente versata. Ribadiamo che l’obiettivo di questa legge che abbiamo fortemente voluto non è quello di comminare sanzioni, ma quello di salvare le vite dei bambini dal rischio che un genitore possa volontariamente dimenticarlo in auto. Non a caso è previsto anche un incentivo di 30 euro per l’acquisto.
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Per il Ministero dei Trasporti, il decreto micromobilità non si applica ai ciclomotori e, pertanto, i monopattini elettrici non rientrano in questa categoria e non vi possono essere equiparati. La delucidazione ministeriale pone così fine alla polemica sorta negli ultimi giorni in merito alle sanzioni comminate a diversi utenti della strada che circolavano in monopattino elettrico.

Per i casi fuori dalla sperimentazione dei comuni sulla micromobilità, come ha specificato il Sottosegretario delle Infrastrutture e dei Trasporti, Roberto Traversi, si applica il Codice della Strada di conseguenza i monopattini rientrano nella categoria ‘veicoli atipici o acceleratori’ e non si può quindi applicare la stessa sanzione prevista per un ciclomotore, come successo a Bari per esempio. Sono tantissimi gli utenti della strada che hanno accolto con entusiasmo la sperimentazione dei comuni sulla micromobilità voluta da Danilo Toninelli. Forti di questo primo grande risultato, il MoVimento 5 stelle continuerà a lavorare per una mobilità sempre più moderna, sostenibile e sicura.
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